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Hutchinson come Hailwood. Almeno al Tourist Trophy, s’intende, anche se la storia personale di Hutchy, con il grandioso en plein del 2010, il successivo incidente e la sua rinascita agonistica bastano a proiettarlo nell’olimpo del motociclismo. Per ora, The Bingley Bullet si accontenta, se così si può dire, di salire alla pari di Mike the Bike per numero di affermazioni sul Mountain perché con la vittoria nella seconda gara in Supersport (che porta a tre quelle di quest’anno, le due in SS e quella in Superstock con la BMW S1000RR del team Tyco-BMW) il suo totale sale a 14, di cui otto – e quattro di fila – proprio nella categoria Supersport
Anche questa quattordicesima vittoria è maturata con un dominio totale: in sella alla Yamaha YZF-R6 del team CAME BPT/Traction Control, Hutchinson ha preso il comando a Glen Helen e non l’ha più lasciato fino a fine gara, affermandosi con 17”5 su Michael Dunlop. Dean Harrison ha completato il podio di una gara partita in ritardo a causa della nebbia che copriva diverse zone del tracciato.
Anche stavolta, Dunlop ha accusato problemi tecnici: il suo destino è apparso segnato già al primo passaggio al Grandstand, con Hutchinson ormai in fuga grazie ad un giro a 127,451 miglia orarie che gli ha fruttato quattro secondi di vantaggio, con Michael a sua volta davanti a Dean Harrison per 7”6. A seguire sono passati Anstey, Cummins e Hillier; tutti i primi otto hanno girato sopra le 125 miglia orarie.
Hutchinson ha poi incrementato gradualmente il suo vantaggio, guadagnando qualcosa anche al pit stop dopo il secondo giro, che ha visto la situazione immutata anche nelle immediate retrovie, tranne purtroppo che per il ritiro di John McGuinness a Braddan Church.
Terzo e quarto giro non hanno fatto che consolidare la situazione, con Hutchinson vincitore davanti a Dunlop, Harrison, Hillier, Anstey, Johnston e Cummins. La vittoria di Hutchinson lo vede già matematicamente vincitore del Joey Dunlop Championship grazie a 95 punti complessivi che lo mettono al riparo da potenziali assalti di Harrison (67 punti) e Hillier (50).
La Lightweight è invece stata appannaggio di Lintin, vincitore già nel 2015, davanti a Hillier e Jessopp. Anche in questo caso la vittoria è stata figlia di una gara condotta quasi ininterrottamente, con il pilota del team Devitt RC Express Racing in testa già a Glen Helen davanti a Hillier, Rutter e soprattutto il nostro Stefano Bonetti in sella alla Paton.
Hillier ha preso la testa a Ramsey davanti a Lintin, Johnson e Bonetti a causa del ritiro di Rutter a Brandywell. I primi due hanno lottato vicinissimi per tutto il secondo giro, uscendo dai box con Lintin davanti a Hillier; Ivan è riuscito ad allungare un po’ grazie ad una sosta più rapida passando a Glen Helen con 8”2 sul rivale mentre il nostro Bonetti è riuscito a riconquistare la quarta posizione, purtroppo solo temporaneamente: sul traguardo ha comunque firmato una bella quinta piazza, suo miglior risultato al TT.
Foto: IOMTT.com, Dave Kneen, Maria Guidotti