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De Petri Adventure: lo scorso anno con questo nome Alessandro 'Ciro' De Petri aveva organizzato una gara su un percorso di 15 chilometri di dune, proprio alle porte di Douz, in Tunisia, con una quarantina di piloti al via fra enduristi e crossisti.
Quest'anno la formula è cambiata, in attesa delle elezioni politiche nel Paese, e di una situazione politica più abbordabile, De Petri ha deciso di trasformare questa gara in una sorta di viaggio turistico, riservato ad auto, quad, e moto, della durata di 5 giorni, sempre in Tunisia, con partenza ed arrivo da Douz.
70 i partecipanti, di cui oltre 35 su quad e dodici in moto, per una manifestazione che è stata un successo per la sua formula innovativa e semplice.
Aereo diretto da Milano Malpensa a Touzeur, poi trasferimento sul pulmino guidato dallo stesso De Petri: il primo giorno piscina e verifiche, oltre che organizzazione dei mezzi e poi via per 4 giorni nel deserto attraverso Timbain, in un bivacco da sogno, e poi la classica tappa ai Laghi, ritorno su Timbain con i passaggi sulle grandi dune, e di nuovo la classica tappa fino all'oasi di Ksar Ghilane e poi rientro a Douz.
Un totale di circa 350 chilometri con una speciale, ogni giorno a fine tappa, di massimo 5 chilometri con una serie di WPT disseminati sul tracciato. La vittoria per chi ha percorso ogni giorno meno strada – calcolata al metro – e una bella Magnum di champagne ogni sera per il vincitore di ogni singola categoria.
Tre cuochi bergamaschi, pastasciutta e servizio degno di un ristorante di lusso, in mezzo al deserto, tende allestite con letti e lenzuola, aperitivi al calar del sole fanno di questo evento una specie di incontro fra amici e appassionati che a qualsiasi età – c'erano veramente persone di ogni età e provenienza – vogliono misurarsi con il deserto.
E che il deserto tunisino sia bello e soprattutto impegnativo lo hanno dimostrato le tante ore passate dalle auto partecipanti sulle dune, spalando e togliendosi d'impaccio, laddove le moto e i quad passano invece con disinvoltura e tranquillità. Molti partecipanti erano alla prima esperienza e più di qualche sessantenne ha deciso di correre con il quad, per vedere se era ancora in grado di farlo. Non essendoci cronometri a scandire il passare del tempo la solidarietà e la goliardia sono le due caratteristiche di questi viaggi. Si viaggia in gruppo e ci si ferma sotto le grandi dune, o in cima agli erg per sfidarsi e per vedere chi affronta meglio un passaggio piuttosto che un altro, e le macchine fotografiche saltano fuori dalle tasche per fissare un ricordo, o per confrontarsi con gli altri su chi salta più alto.
I prezzi sono contenuti perchè vanno dai 2150 euro per hotel, bivacchi, volo aereo, gadgets, trasporto mezzo (quad o mezzo) e benzina ai bivacchi ai 2800 euro comprensivi di noleggio moto o quad, più tutto il resto. La gara moto è stata vinta da Simone Agazzi in sella alla sua Husqvarna, mentre il secondo posto è andato ad Andrea Besana (Ktm 520) davanti a Gianluca Gilardi (Ktm 450).
Nei quad ha vinto Fiorenzo Farina, su Can Am Renegade 800 4x4 davanti a Marco Sangalli su Can Am e a Marco Balboni su Honda TRX 700.