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La pista nella foresta delle Ardenne non è più quella mitica degli anni Settanta: da quei 14 velocissimi chilometri è stata ridotta a meno di sette. Dal ’90 (vittorie di Rainey in 500, Kocinski in 250 e Spaan in 125) non fa più parte del calendario moto, ma resta molto spettacolare e piena di insidie. Valentino Rossi l’ha scoperta un mese fa con un primo test sulla sua Audi.
Dunque battesimo di Spa-Francorchamps per il nove volte campione del mondo in moto, e contemporaneamente l’esordio in una 24 Ore, gara complicata e stressante anche per gli esperti. Il team Fanatec GT World Challenge ha iscritto, con il Dottore, i piloti Nico Muller e Frederic Vervisch.
Saranno trentasette le auto al via: Mercedes, Ferrari, Porsche e naturalmente Audi tra le favorite. Le previsioni meteo anticipano pioggia per la giornata di sabato e tradizionalmente da quelle parti le condizioni cambiano in fretta: nel 2019 si registrò una nevicata… La pista è stata recentemente modificata in diversi settori e c’è una nuova via di fuga alla Eau Rouge. Sky passerà in diretta parte delle prove libere, le qualifiche e molti momenti della gara.
Lo scorso anno, la corsa fu pesantemente condizionata dal maltempo, che portò anche a diverse interruzioni e che regalò un finale emozionante.
Valentino, che sta crescendo in fretta anche in questa casse GT3 e ha chiuso al quinto posto l’ultima gara sprint, dovrà affrontare una serie di esperienze molto impegnative: la notte, la nebbia, i doppiati, le noie meccaniche sempre in agguato in una gara così lunga.