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Contesto di questa ennesima affermazione l’arena di Budapest, che con i suoi 5.400 presenti ha sicuramente scaldato gli animi dei piloti selezionati per questo primo freddo appuntamento stagionale. Il percorso di gara, al solito molto ben valorizzato da sapienti giochi di luce, si è caratterizzato dall’uso esclusivo di manufatti in cemento per le sei zone previste: passaggi molto tecnici ad altezza ragguardevole, che però non hanno aggiunto nulla di nuovo a quanto già visto lo scorso anno. Speriamo che l'innegabile fantasia del simpatico Bernard Estripeux possa regalarci qualche novità già dalla prossima attesissima prova di Barcellona il 3 febbraio.
Come già detto, la nevicata che ha colto al risveglio i piloti prima dell’evento pomeridiano ha contribuito a gelare le speranze dei rivali di King Bou, che, giunti qui carichi di aspettative, si sono dovuti inchinare alla sua solita, disarmante supremazia.
Nemmeno le costole rotte recentemente durante i festeggiamenti HRC in Giappone hanno fermato questo inesauribile campione, che già durante la manche di qualifica ha regolato senza problemi il gruppo ed ha escluso dalla semifinale l’intramontabile Fujinami su Honda, Dabill su Beta ed il giovane Dan Peace su Sherco.
Interessante la semifinale a 6 divisi in due gruppi, che ha visto come sempre gli spagnoli farla da padrone, con il solo francese Bincaz su Beta stoicamente impegnato a tentare di rompere l’egemonia iberica. Ecco allora uscire da questo confronto serrato i due finalisti, Toni Bou su Honda e Adam Raga su TRRS, mentre la novità di quest’anno è stata la finalina per il terzo posto, giocata su quattro delle sei zone previste e appannaggio del duo Gas Gas composto da Jeroni Fajardo e Jaime Busto, finiti nell’ordine.
Nonostante la vittoria, con l’eterno rivale Adam Raga pure rientrante da un periodo di stop forzato per l’intervento al gomito destro, nella finalissima, sua maestà Bou ha sofferto la prestazione del pilota TRRS, che portatosi temporaneamente in vantaggio in zona uno lo ha costretto ad un recupero importante siglato da un magnifico 1 nella difficilissima zona 4, che chiudeva di fatto le velleità all’inossidabile Adam: sicuramente una finale un po' più animata delle ultime viste in questi anni, e speriamo che questa coppia di super campioni continui a darsele di santa ragione anche nelle prossime gare!
Toni Bou (1°): "Il modo migliore per iniziare la stagione è vincere, ma oggi la finale è stata sicuramente molto dura, con un paio di sezioni in particolare che sono state davvero impegnative. In realtà, l'intera X-Trial è stata ardua. Questa vittoria è particolarmente gradita dopo aver perso l'X-Trial Budapest nel 2018 per infortunio. Sono rimasto abbastanza soddisfatto delle mie condizioni fisiche dopo il mio recente incidente di dicembre, e sono quindi sicuro di poter competere a pieno regime a Barcellona la prossima volta".
Adam Raga (2°): "E' un peccato che mi sia mancata la vittoria per così poco, ma sono riuscito a impegnare il mio rivale fino alla fine, che è la cosa principale. Il secondo posto è un buon modo per iniziare la stagione, e soprattutto ho avuto un buon feeling con la moto in alcune sezioni davvero impegnative".
Jeroni Fajardo (3°): "Ero a un solo punto dalla finale dopo una caduta nel secondo round, ma sono contento di aver recuperato rapidamente, e il terzo posto è una buona ricompensa. La mia prestazione e la vittoria nella finalina dimostrano che ora posso lottare per il podio in ogni round".
I concorrenti ora guardano in avanti per X-Trial Barcellona, tra due settimane, nel mitico Palau Sant Jordi.