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E' stato uno spettacolo finalmente all'altezza della sua tradizione, quello offerto ai 10.000 presenti assiepati in ogni ordine di posto sulle tribune del palazzo olimpico barcellonese. Sette zone tutte diverse, con ostacoli che variano dai classici manufatti in cemento con coefficiente di aderenza zero, passando da tronchi di ogni dimensione e dalla vasca costellata di grosse pietre da superare, fino alla mitica risalita sulle tribune centrali, sono stati il campo di battaglia di questa epica 42ª edizione.
Ma veniamo alla gara, che come consuetudine ha visto partire la gara alle “cinco de la tarde”: per primo è partito il nostro Luca Petrella, presente in questa occasione come wild card ed alla sua prima uscita con la Beta ufficiale. Una prestazione decisamente positiva per Luca, che deve servire a spronarlo verso traguardi sempre più prestigiosi. A seguire si sono esibiti Fujinami (Honda), detentore del record di partecipazioni con 18 presenze, e Jorge Casales, su Vertigo, entrambi non particolarmente brillanti e rimasti subito esclusi dalla semifinale.
A mettersi in luce in questa prima fase sono stati, al solito, Bou e Raga, che regolavano un ottimo Bincaz ed una sequenza di piloti a pari merito con 14 penalità, con nell'ordine Fajardo, Gelabert e Busto, quest'ultimo ancora autore di una prestazione altalenante. Semifinale quindi con due round, formati da Bou, Fajardo, Gelabert e da Raga, Busto e Bincaz, ad aprire le danze di questa accesissima fase. Sono proprio questi ultimi ad affrontare le sei zone previste,mentre Raga si porta subito in vantaggio gestendo sapientemente i punti rispetto ai due giovani contendenti, che invece se le suonano di santa ragione, con Busto a prevalere su Bincaz solo all’ultima zona, dove il francese vanifica con due penalità un’ottima gara.
Nella seconda heat di accesso alla finale, Bou parte fortissimo regolando senza problemi un Fajardo come al solito altalenante, e Gelabert autore di una brutta caduta dai tamburi di metallo in zona due. Unica nota negativa il brutto volo di Toni alla zona 4, dove atterrando male sul cemento rimedia una grossa botta alla schiena, fortunatamente protetta dalla provvidenziale protezione obbligatoria: un episodio che forse in parte ha condizionato lo sviluppo della gara, minando un poco la sicurezza del campionissimo. Finalina nuovamente appannaggio dei piloti Gas Gas con un testa a testa tra Fajardo e Busto, con quest’ultimo a prevalere sul più esperto compagno.
Ma eccoci alla finale, che ha letteralmente tenuto col fiato sospeso il bellissimo e caliente pubblico catalano: Toni e Adam, praticamente i dominatori del Trial da quindici anni, ancora una volta hanno dimostrato di essere i migliori senza se e senza ma. Parte subito bene con due penalità Adam, mentre Toni in zona uno si complica la vita con un "cinque" pesante; la zona due rimette le cose a posto e vede un maestoso zero di Toni, che pare chiudere le speranze di vittoria del pilota TRRS. Via quindi alla zona tre, dove accade il colpo di scena, con Raga che senza scomporsi segna un precisissimo zero, mentre inaspettatamente "King Bou" sbaglia in uscita cadendo malamente in avanti, e lasciando il comando al rivale. Zona 4 e 5 vedono pari punteggio tra i due contendenti, che si presentano all’ultima sezione con Raga in vantaggio di sole 3 penalità su Toni.
Parte Adam, ed è subito una penalità nel grosso step in entrata: continua la sezione, ed al passaggio centrale un difficilissimo muro di metallo da fare in salita sulle gradinate arriva di piastra troppo corto, ed è cinque!
Tocca a Toni, i diecimila si ammutoliscono mentre il campione si prepara alla zona della vita: deve fare meno di tre penalità, e questo è sicuramente alla sua portata. Primo ostacolo, il motore della Honda sale al massimo regime e parte, salita quasi perfetta scende il primo piede, discesa nella vasca e passaggio difficile, dove Adam precedentemente aveva messo giù un piede: posizione, gas e via, la moto sale a fatica, il passaggio è veramente difficilissimo, Toni è corto, aggancia prima la piastra paramotore in modo leggero ma evidente, e poi cala un piede a tirare su la moto: il conto delle penalità sale a tre, ma il giudice di zona continua a segnare due con la mano; intanto, mentre Toni si prepara per l’ultimo step, i tifosi si scaldano mentre dietro di me Tarres parte come un fulmine per segnalare al giudice l’errore.
Toni sale dove Adam aveva sbagliato ed il pubblico esplode convinto che Bou sia per la dodicesima volta “Ganador de Barcelona”: sono secondi lunghissimi, e mentre il nostro Moreno Piazza, ottimo giudice internazionale, conferma il punteggio di tre penalità per Toni, Adam eslpode letteralmente di gioia, torna a vincere a Barcellona dopo undici anni di dominio del rivale, regalando una grandissima emozione a questa manifestazione e ai numerosissimi tifosi di Raga, che in barba all’età di 37 primavere sale ancora una volta sul tetto del mondo con la sua efficacissima TRRS.
Adam Raga (1°): "Questa di oggi è stata una vittoria molto importante. Ho dato il massimo, ed è stato nelle sezioni più tecniche in cui ho costruito il mio vantaggio. Vincere a Barcellona è sempre speciale, ma evidentemente battere Toni è un risultato speciale. Questo è un successo prezioso nel contesto di un campionato dove le vittorie sono molto importanti."
Toni Bou (2°): " Prima di tutto voglio congratularmi con Adam per la vittoria. E 'stato un evento particolarmente difficile a causa di una caduta al secondo turno che mi ha lasciato in cattive condizioni, e ha richiesto un'iniezione di antidolorifico prima della Finale. Ciononostante, so di aver dato tutto, ed ero solo a un punto dalla vittoria nell'ultima sezione. Quindi, considerato che non ho vinto, la serata è comunque stata positiva."
Jaime Busto (3 °): " Salire sul podio è fantastico, specialmente a Barcellona. Ma non sono pienamente soddisfatto della mia guida, perché penso che avrei potuto fare di più. Spero di far meglio la prossima volta, in particolare perché Bilbao è il mio evento di casa".
In conclusione, una bellissima gara pregna di tradizione, a ulteriore testimonianza che il Trial, seppur nato in Inghilterra, trova nella terra catalana il suo spirito più limpido e caratteristico: non me ne voglia nessuno, ma il Trial parla spagnolo ora, e ciò varrà ancora per molti anni a venire.
Appuntamento a tutti per la terza gara, in programma a Bilbao il 16 febbraio prossimo.