Yamaha al CIV

Yamaha al CIV
Piccoli campioni crescono nella Yamaha R Series Cup 2010 e grandi campioni si confermano nelle maggiori categorie del CIV
3 maggio 2010


CIV


In una giornata condizionata dalla pioggia la Yamaha ha ribadito la propria superiorità nel CIV (Campionato Italiano Velocità). Fabio Massei (Piellemoto Villasandra) ha fatto il bis nella Stock 600 under 25 prendendo il volo in classifica generale. Strepitoso il rientro di Luca Boscoscuro, campione in carica rilanciato dalla RCGM 2B: uscito fuori pista, ha risalito il gruppo giocandosi la vittoria in volata con Massei.  Si conferma al vertice anche Berardino Lombardi (Martini Corse) al terzo podio di fila.
In una difficilissima Supersport, causa l’asfalto prima bagnato e poi asciutto, le squadre satellite Yamaha hanno retto l’urto. Ferruccio Lamborghini (Media Action Pro Race) ha acciuffato il terzo gradino del podio mentre Roberto Tamburini (Bike Service) ha sbagliato scelta di gomme arretrando in nona posizione. Ma i due ragazzi Yamaha (Lamborghini ha 18 anni, Tamburini 19) restano in piena corsa per il successo finale.

MASSEI MAGICO NELLA STOCK 600

Sulla pista di Vallelunga, a casa sua, aveva dominato e stavolta ha fatto centro giocando d’astuzia e abilità: Fabio Massei (Piellemoto Villasandra) è sempre più padrone della Stock 600. La gara era partita con asfalto umido in alcuni tratti, poi la pioggia ha complicato tutto provocando la scivolata di Lorenzo Zanetti (TNT Racing) autore di un avvio sprint e la fuga dell’ottimo Berardino Lombardi (Martini Corse), 19enne campano che sta destando un’ottima impressione anche nell’Europeo di categoria. Negli ultimi due giri però il tracciato si è asciugato sovvertendo di nuovo la classifica. Luca Boscoscuro (RCGM 2B) e Fabio Massei si sono avventati sul battistrada con un ritmo insostenibile, superandolo nel corso della concitatissima ultima tornata. Al passaggio finale in Parabolica Massei ha resistito all’attacco di Boscoscuro, risalito dalla quindicesima posizione, acciuffando la seconda vittoria consecutiva. La Yamaha, oltre a monopolizzare il podio,  ha piazzato otto moto nella top ten con Roberto Fanelli (Gomme & Service) quinto, Federico Biaggi (Trasimeno) sesto, Daniele Moschini settimo, Federico Monti ottavo e William Marconi decimo.

FABIO MASSEI: “All’inizio la pista era in condizioni molto difficili e ho preferito aspettare. Poi nel finale ho preso confidenza risalendo posizioni e giocandomi la vittoria. Sono uscito dalla Ascari davanti a Boscoscuro, sapevo di essere in una posizione molto scomoda ma in Parabolica ho frenato più tardi che potevo ed è andata come volevo. Dedico questo secondo successo 2010 al team Piellemoto Villasandra che ha fatto anche stavolta un lavoro magnifico.”

ANDREA BOSCOSCURO:Non salivo in moto dallo scorso ottobre e a Lesmo 2 mi sono insabbiato arretrando in quindicesima posizione ad una vita dai primi. Ma non potevo arrivare quindicesimo! Mi sono messo giù in carena, a testa bassa, e ho provato a fare il miracolo. Purtroppo nell’ultima curva Massei è stato bravissimo. Spero di avere altre opportunità come questa.”

BERARDINO LOMBARDI: “Sulla pioggia andavo molto bene, Zanetti mi faceva da riferimento e poi è caduto lasciandomi in testa con cinque secondi di margine. Là davanti da solo però ho perso il ritmo e quando sono arrivati da dietro era troppo tardi per replicare. Il terzo posto comunque non è male, mi rifaccio alla prossima.”

RISULTATI STOCK 600 (10 giri, km. 57,770): 1. Fabio Massei (Yamaha) in 30’36”946 media 168,133 km/h; 2 Boscoscuro (Yamaha) a 0”158; 4. Lombardi (Yamaha) a 0”843; 4. Marcheluzzo (Honda) a 1”914; 5. Farinelli (Yamaha) a 4”560; 6. Biaggi Federico (Yamaha) a 10”329.
CLASSIFICA (dopo due round su sette): 1. Massei punti 50; 2. Lombardi 32; 3. Farinelli 21; 4. Boscoscuro 20; 5. Zanetti 20; 6. Marcheluzzo 19.

LA PIOGGIA SOVVERTE I PIANI SUPERSPORT


La pista né asciutta né bagnata ha imposto una difficile scelta di gomme al via della Supersport. Ferruccio Lamborghini (Media Action Pro Race) non si è fatto tradire dalle nuvole minacciose ed ha puntato su due coperture da asciutto riuscendo a compiere un gran recupero: dalla terza fila ad un preziosissimo terzo posto. Roberto Tamburini (Bike Service), secondo nell’apertura di Vallelunga,  invece ha optato per l’anteriore “rain” ma  dopo qualche tornata l’asfalto era di nuovo in condizioni ideali, ed il 19enne riminese è stato costretto a remare fino al termine accontentandosi del nono posto. In una corsa pesantemente condizionata dal meteo la Yamaha ha piazzato comunque cinque YZF-R6 nelle prime dieci posizioni grazie al quinto posto di Giuseppe Barone, al sesto di Cristiano Erbacci (TNT Racing) e al decimo di Danilo Paoloni, fratello maggiore di Andrea trionfatore al mattino del secondo round della R6 Metzeler Cup. La gara è stata vinta da Gianluca Vizziello (Honda) ma Lamborghini e Tamburini si mantengono in piena corsa per la vittoria finale.

FERRUCCIO LAMBORGHINI: “In qualifica abbiamo avuto un po’ di problemi e temevo che la partenza in terza fila (decimo tempo, ndr) potesse essere un grave handicap. Invece sono risalito forte, grazie anche al team Media Action Pro Race che aveva lavorato tutta la notte precedente la gara per venire a capo della situazione. E’ un podio insperato, in classifica siamo tutti molto vicini e guardo al futuro con grande speranza.”

RISULTATI SUPERSPORT (11 giri, km 63,457): 1. Vizziello (Honda) in 2’44”587 media 183,811 km/h; 2. Migliorati (Kawasaki) a 0”175; 3. Lamborghini (Yamaha) a 11”232; 4. Giansanti (Triumph) a 15”081; 5. Barone (Yamaha) a 15”748; 6. Erbacci (Yamaha) a 16”689.
CLASSIFICA (dopo due round su sette): 1. Vizziello punti 34; 2. Migliorati 31; 3. Dionisi 29; 4. Lamborghini 29; 5. Tamburini 27; 6. Ciavattini 16.

L’OSPITE VINCE LA STOCK 1000


La sfortuna continua a bersagliare i piloti delle squadre Yamaha nel CIV Stock 1000. Riccardo Della Ceca (Rosso & Nero) che ha azzardato un anteriore “rain” al via, è uscito di scena nel corso del sesto passaggio (una volta asciugatasi la pista) di una gara condizionata, come le precedenti, dalle bizze del meteo, con pioggia a tratti. Monza senza gloria pure per Vittorio Bortone (Bwg Racing) e Gino Salvatore (Trasimeno). La corsa è andata ad Ayrton Badovini schierato dalla Bmw come wild card.
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RISULTATI (10 giri, km. 57,770): 1. Badovini (Bmw) in 18’08”217 media 191,113 km/h; 2. Goi (Aprilia) a 3”994; 3. Verdini (Honda) a 4”06; 4. Colucci (Ducati) a 5”588; 5. Petrucci (Kawasaki) a 11”989; 6. Magnoni (Honda) a 12”024. 
CLASSIFICA (dopo due round su sette): 1. Goi punti 45; 2. Badovini 25; 3. Bussolotti 24; 4. Dell’Omo 24; 5. Alfonsi 17; 6. Verdini 16.

CIACCI SI DIFENDE IN SBK


Anche stavolta è stato Francesco Ciacci il migliore dei piloti Yamaha impegnati nel secondo round del CIV Superbike, categoria nella quale la  YZF-R1 è campione iridata. Il cosentino dl team DMR è arrivato dodicesimo. La corsa, interrotta per pioggia e poi comunque ripartita con tutti i piloti gommati slick, è stata vinta da Alex Polita (Ducati).

RISULTATI (14 giri, km. 80,878): 1. Polita (Ducati) in 24’53”487 media 194,954 km/h; 2. Petrucci (Kawasaki) a 0”716; 3. Cruciani (Ducati) a 5”331; 4. Borciani (Ducati) a 9”442; 5. Conforti (Ducati) a 10”490; 6. Aldrovandi (Suzuki) a 25”675.
CLASSIFICA (dopo due round su sette): 1. Polita punti 45; 2. Cruciani 41; 3. Petrucci 30; 4. Borciani 26; 5. Sandi 16; 6. Faccietti 13.

IL CALENDARIO - Il prossimo round del CIV si terrà al Mugello il weekend del 19-20 giugno per un doppio round che metterà in palio ben cinquanta punti.
Di seguito le prossime date: 19 giugno Mugello (FI); 20 giugno Mugello (FI); 4 luglio Misano A. (RN); 19 settembre Imola (BO); 17 ottobre Mugello (FI).

R SERIES CUP


Piccoli campioni crescono nella Yamaha R Series Cup 2010. Anche se il secondo round di Monza ha sancito il successo di due piloti esperti, sotto gli occhi di tutti sta emergendo una nuova generazione di piloti che hanno tutte le carte in regola per diventare i campioni di domani. Uno di questi, Riccardo Russo (Viscardo Motors), 17enne campano, è scivolato mentre si stava giocando il successo nella R6 Metzeler Cup, poi finita nelle mani di Andrea Paoloni (Imperiale Moto), 24 anni.  Nella stessa gara Manuel Grandi, 18 anni, (Moto Shop) è salito per la prima volta sul podio (terzo posto) al debutto in gara A, dopo che nel precedente appuntamento di Vallelunga aveva vinto gara B al primo impegno con la YZF-R6. Grandi viene dalla Yamaha R125 Cup, la stessa formula d’accesso che ha lanciato anche Federico Agnoletto, 16 anni, trionfatore a Monza della gara B, animata dalla linea verde: i primi cinque all’arrivo sono infatti tutti under 16. Nella R1 Leovince Cup Maurizio Prattichizzo (Fratelli Maggi) ha invece fatto il bis prendendo il largo nella classifica generale. Il prossimo round si disputerà il 20 giugno al Mugello.

A premiare sul podio i vincitori Prattichizzo e Paoloni è stato il presidente di Yamaha Motor Italia, Hiromu Murata: “Siamo molto orgogliosi di aver dato vita, ormai 12 anni fa, alla Yamaha R Series Cup. Nel 2009 abbiamo creato anche la R125 Cup tracciando un percorso di formazione per i giovani piloti che ci darà grandi soddisfazioni. Nel nostro monomarca si respira aria di Mondiale perché la R1 e la R6 sono campioni in carica nelle rispettive categorie. Le due moto sono state progettate e sviluppate da persone che hanno la stessa passione dei piloti in pista. Correre, emergere, divertirsi e vincere sono elementi del DNA del nostro marchio”.

R1 LEOVINCE CUP - PRATIKIRA FA IL BIS


Pronti via e Andrea Manici (Eros Motor) è schizzato subito prendendo un consistente margine. Maurizio Prattichizzo, però, cauto in partenza, ha recuperato velocemente agganciandosi al battistrada al terzo dei nove passaggi. Poche curve dopo, alla Ascari, ha puntato l’interno e la sfida è praticamente finita lì. L’ex protagonista del tricolore Superbike, 32 anni, ha guidato in scioltezza consolidando il primato in classifica generale. Nel finale Ugo Laudati ha strappato il secondo posto a Manici. Solo quarto posto per Sebastiano Zerbo: il vincitore delle ultime cinque edizioni di Yamaha R Series Cup continua a perdere terreno da Praticchizzo e dovrà assolutamente invertire la tendenza nel prossimo round al Mugello per nutrire ancora speranze di successo finale.


Maurizio Prattichizzo: “Monza è la mia pista di casa e se non avessi vinto gli amici mi avrebbero preso in giro per un bel pezzo. La YZF-R1 è una moto magnifica e mi sto trovando sempre meglio. Bastano pochissimi ritocchi per adattarla ai vari circuiti e non ho fatto grossi cambiamenti rispetto a Vallelunga che ha caratteristiche completamente diverse. E poi che tempi: nonostante lo scarico con il DB killer e nessuna modifica ammessa su motore, ho fatto il giro veloce in gara in 1’50”114, con il quale mi sarei qualificato nei primi venti nel concomitante CIV Superbike.

RISULTATI 2° ROUND (9 giri, km. 51,993): 1.Prattichizzo in 16’39”389 media 187,289 km/h; 2. Laudati Ugo a 1”761; 3. Manici a 2”081; 4. Zerbo a 13”854; 5. Mazzina a 18”894; 6. Rubino a 18”961.
CLASSIFICA DOPO 2 ROUND: 1. Prattichizzo punti 52; 2. Laudati Ugo 42; 3. Manici 28; 4. Zerbo 28; 5. Laudati Graziano 27; 6. Sanca 23.

R6 METZELER CUP - STREPITOSO SPETTACOLO IN GARA A

GARA A - La gara della R6 Metzeler Cup più incredibile di sempre ha visto in Gara A undici piloti giocarsi la vittoria a colpi di staccate al fulmicotone. Non sono mancati i colpi di scena: il primo ha visto protagonista Mitja Emili scivolato alla prima variante all’inizio del terzo dei nove giri; alla tornata successiva, alla variante Ascari, è volato fuori lo spettacolare Riccardo Russo (Viscardo Motor), diciassettenne di Aversa (Napoli) che aveva trionfato a Vallelunga. Entrambi si sono rialzati per fortuna senza un graffio. Protagonista di un recupero eccezionale è stato invece Manuel Grandi, diciottenne di Zola Predosa (Bologna) che è piombato al vertice quando mancava un solo giro alla fine. Nel concitatissimo finale però è stata decisiva la maggior esperienza di Andrea Paoloni, ventiquattrenne reatino che ha azzeccato la tattica giusta riuscendo a precedere di un soffio sia il coetaneo Andrea Agnelli che lo stesso Grandi. Quinto il ventunenne Gabriele Poma davanti al coriaceo sardo Franco Carta (Il Centauro) e al diciassettenne Luca Salvadori, altra rivelazione della corsa.

Andrea Paoloni:Qui a Monza le scie sono determinanti e ho studiato la tattica vincente. Sapevo che sarebbe stato fondamentale uscire dalla variante Ascari in seconda posizione, in modo da poter attaccare in Parabolica. Ha funzionato tutto alla perfezione e adesso mi godo il successo. La mia YZF-R6 è andata benissimo e devo dire grazie a Roberto Bevilacqua, un grandissimo tecnico. Mi dispiace che Russo sia caduto ma ero davanti e non credo di avere colpe”.

Manuel Grandi: “A Vallelunga avevo vinto gara B ma volevo qualificarmi in gara A e ci sono riuscito. Quando ho visto che stavo recuperando sul gruppo di testa quasi non ci credevo. Avevo perfino fatto un pensierino alla vittoria ma ho sbagliato il calcolo dei giri, così ho dato la scia determinante a Paoloni e Agnelli. Ma va bene anche così. La gara è stata fantastica, con tanti contatti, duri ma leali. Monza è speciale, festeggiare il primo podio proprio qui è il massimo”.

Rivalità – Storia nella storia di gara A con una sfida speciale tra Agnelli e Poma. Entrambi di Calcinate, in provincia di Bergamo, lo scorso anno i due piloti correvano nella stessa squadra. Adesso invece corrono uno contro l’altro e non si risparmiano punzecchiature e qualche provocazione come quella di Poma che aveva dichiarato prima del via di essersi iscritto alla Yamaha R Series Cup anche per battere l’ex compagno Agnelli. Il match monzese ha sorriso ad Agnelli che, con il secondo posto, ha tirato giù dal podio l’ex compagno arrivato quarto per tre decimi di secondo.  Rivincita al Mugello!

RISULTATI 2° ROUND GARA A (9 giri, km. 51,993): 1. Paoloni in 17’11”963 media 181,377 km/h; 2. Agnelli a 0”314; 3. Grandi a 0”439; 4. Poma a 0”586; 5. Carta a 0”754; 6. Salvadori a 1”050.

GARA B - Monza scopre un altro campioncino nella gara B che ha applaudito cinque piloti under 16 nelle prime cinque posizioni. Ha vinto Federico Agnoletto, 16 anni, rivelazione che arriva da Favara Veneto ed alla prima affermazione nel campionato monomarca Yamaha. Agnoletto ha preceduto il sedicenne Roberto Mercandelli, che giocava in casa abitando nella vicinissima Carate Brianza, e il quindicenne potentino Michele Cloroformio (Celestini). Alle loro spalle altri due quindicenni: il romano Federico Tomassini (Celestini) e il laziale Manuel D’Andrea (Moto Olimpia), altra promossa in arrivo dalla R125 Cup. Agnoletto ha registrato un tempo sulla distanza che gli avrebbe permesso di classificarsi al 19° posto di gara A.

Federico Agnoletto: “E’ la mia prima vittoria e sto volando dalla contentezza. Ho attaccato forte all’inizio ma non credevo di poterli staccare, temevo che all’ultimo tornassero sotto. Invece l’ultimo giro è stato tranquillo. A Mugello voglio correre assolutamente gara A”.

Duelli in rosa – Monza ha portato fortuna anche alle ragazze rimaste un po’ in ombra nella gara d’apertura a Vallelunga. Alessia Falzoni, romagnola di 24 anni, è arrivata undicesima battendo in volata la marchigiana Romana Fede (28 anni). Le ragazze della Yamaha R Series Cup non sono una nota di colore: lo scorso anno Paola Cazzola infatti vinse, tra la sorpresa generale, gara A di R6 Metzeler Cup a Vallelunga, prima donna in Italia a vincere  una competizione moto di questo livello. La Cazzola si è guadagnata il passaporto per il Mondiale Supersport, dov’è già andata a punti.

RISULTATI 2° ROUND GARA B (9 giri, km. 51,993): 1. Agnoletto in 17’32”298 media 177,872 km/h; 2. Mercandelli a 2”713; 3. Cloroformio a 6”778; 4. Tomassini a 6”954; 5. D’Andrea a 7”950; 6. Zanella a 10”459.

CLASSIFICA DOPO 2 ROUND: 1. Paoloni punti 342; 2. Avanzi 253; 3. Poma 228; 4. Agnelli 221; 5. Russo 201; 6. Carta 194.

TESTER DA CORSA


Michael Mazzina ha preso parte al secondo round di R1 Leovince Cup come inviato della rivista Euromoto e si è classificato quinto. In ciascuno dei sei appuntamenti Yamaha Motor Italia invita, infatti, in pista come wild card, un giornalista di una rivista di moto specializzata per fargli vivere da dentro la realtà tecnica e agonistica del campionato monomarca più competitivo del mondo. “E’ stata un’esperienza bellissima” spiega Michael “e devo un grande grazie alla Yamaha e al team Trasimeno che mi hanno supportato nel modo migliore. Non avevo mai gareggiato con la R1, è una moto fantastica. Racconterò le mie emozioni ai lettori e per il 2011 mi piacerebbe esserci in tutte le gare del campionato. Da pilota vero però...”

ZERBO E LA SHOW GIRL


Sebastiano Zerbo, 38 anni, catanese trapiantato in Toscana, è uno dei personaggi più vulcanici del paddock. E’ anche un pilota velocissimo, da cinque anni consecutivi mattatore del torfeo Yamaha R Series Cup. A Monza Zerbo ha fatto vivere l’emozione di un giro in pista (a tutta velocità!) a due personaggi del jet set: la “iena” Matteo Viviani e la show girl Ludmila Radchenko.
E’ stata una grande emozioneha commentato Ludmilla ma la pista non è un ambiente nuovo per me, ho girato io stessa con la moto e prossimamente farò un corso di guida veloce per perfezionarmi. Dubito però che riuscirò mai ad andare forte come Zerbo!”

BRAKING SPECIAL


Monza è il tracciato più veloce del calendario Yamaha R Series Cup 2010 e anche il più impegnativo per i freni. Ci sono tre staccate violentissime, in particolare quella al termine del rettilineo di partenza dove si passa dalla top speed di 295 km/h ai 70 km/h d’ingresso in prima variante. La Braking, azienda italiana che da anni fornisce assistenza ufficiale (dischi freno, pastiglie e tubazioni) per il campionato monomarca di Yamaha Motor Italia, ha messo a disposizione di tutti i piloti pastiglie speciali in carbonio realizzate per resistere alle particolari sollecitazioni di Monza. “Nel Mondiale Supersport si utilizzano pastiglie sinterizzate, per una frenata molto violenta, mentre nel monomarca Yamaha la maggior parte dei piloti preferisce quelle in carbonio che assicurano maggiore modulabilità” spiega Luca Trussardi, responsabile tecnico della Braking. “Monza è molto impegnativa per i freni: sui dischi si raggiungono temperature di 650 gradi mentre le pastiglie arrivano a 450.” Sia la YZF-R6 che la sorella maggiore YZF-R1 utilizzano pompe e pinze freno originali.

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