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Oggi analizziamo i dieci episodi decisivi della prima parte della stagione: io sono lo zam, questo è il 74esimo episodio di #atuttogas, il podcast domenicale di Moto.it.
Dopo undici gare, il campione del mondo - tre vittorie e sei podi complessivi - ha un vantaggio di 21 punti da amministrare sul più immediato inseguitore, Espargaro, l’unico pilota sempre a punti nella prima metà di campionato. Il miglior pilota Ducati in classifica è Zarco, che però non ha nemmeno un successo, mentre Bagnaia e Bastianini ne hanno tre ciascuno. Come si è arrivati a questa situazione? Vediamo i dieci momenti per me più significativi, in ordine di importanza, quindi non cronologico.
Si inizia con la Ducati GP22 non ancora perfettamente a punto
Dopo un finale di 2021 strepitoso, l’ingegnere Gigi Dall’Igna e i suoi uomini intervengono per migliorare ulteriormente la già super competitiva DesmosediciGP, ma fanno un errore di valutazione: i giorni per sviluppare la nuova moto sono davvero pochi, cinque in totale, dei quali tre su una pista totalmente inedita, quella di Mandalika. Così si inizia la stagione con una moto non ancora perfettamente a punto, con i due piloti della squadra ufficiale che fanno un passo indietro nella scelta del motore da utilizzare nel 2022: ci vuole più tempo del previsto per arrivare a eguagliare e superare le prestazioni della GP21.
Questo crea qualche nervosismo nei piloti, in particolare in Pecco Bagnaia, come conferma la famosa frase dell’italiano dopo la caduta in Qatar: “Non sono un collaudatore”. I primi tre/quattro GP segnano in maniera importante il 2022.
Quartararo cambia mentalità
Al di là del secondo posto sul bagnato in Indonesia, l’inizio di stagione di Fabio Quartararo è piuttosto difficoltoso: nono in Qatar, ottavo in Argentina, settimo negli Stati Uniti, con Fabio avvilito e demoralizzato per la poca competitività in rettilineo della sua Yamaha. Ma proprio negli Stati Uniti, al di là del risultato finale, Quartararo è protagonista di una avvincente sfida con Marc Marquez, sfida che gli ha da grande forza mentale e consapevolezza: da lì in poi, Fabio smette di lamentarsi, pensando solamente a sfruttare al meglio la sua M1. Con risultati eccellenti.
La caduta di Bagnaia
Detto delle difficoltà nei test invernali, Pecco Bagnaia inizia la stagione nervoso e ben lontano dallo stato di forma nel quale aveva terminato il 2021. In qualifica è solo nono, alla fine del primo giro è addirittura 14esimo. Prova a rimontare, risale fino al nono posto, ma alla prima curva del 12esimo giro sbaglia la frenata nel tentativo di superare Jorge Martin, perde il controllo della sua Ducati, cade, travolgendo anche il rivale spagnolo.
Così, il pilota che aveva finito il 2021 con 4 successi in cinque gare, inizia il 2022 con un grave sbaglio che lo mette già sotto pressione: è un momento chiave della prima parte della stagione.
La caduta di Quartararo
Secondo al Mugello, primo a Montmelò, primo al Sachsenring: il campione del mondo arriva in Olanda molto sicuro di sé, con la straordinaria possibilità di andare in vacanza molto tranquillo, perché anche ad Assen sembra poter vincere facilmente, si fa per dire, naturalmente. Parte dalla seconda posizione, ma si ritrova terzo dietro ad Espargaro, mentre Bagnaia è al comando: Quartararo forza per non farlo scappare, ma sbaglia e finisce a terra, dando la possibilità agli avversari di recuperare punti e fiducia. Il margine rimane importante, ma è un errore che potrebbe anche pesare molto sul campionato.
La vittoria di Aleix Espargaro
Pole position e vittoria, entrambe un inedito per l’Aprilia in MotoGP: una prestazione che certifica il netto cambiamento di mentalità e di prestazioni di Aleix Espargaro e che dà al pilota spagnolo e a tutta la Casa di Noale grandissime motivazioni. Da lì in poi, Espargaro e la RS-GP saranno costantemente nelle prime posizioni.
La vittoria di Bastianini
Il primo GP del 2022 viene vinto, inaspettatamente, da Enea Bastianini con la Ducati GP21 del rinnovato team Gresini. E’ un successo che evidenzia le qualità del campione del mondo 2020 Moto2 e che ha un grande valore per l’immediato e per il futuro: nel presente dà una grande carica ad Enea, che salirà altre due volte sul gradino più alto del podio, mentre in prospettiva comincia a far vacillare le certezze della Ducati, che aveva già puntato su Jorge Martin come futuro compagno di squadra di Bagnaia nel 2023.
Non si sa ancora ufficialmente come andrà a finire, ma è certo che quella prima vittoria di Bastianini ha avuto un grande significato.
La caduta di Bagnaia
Bagnaia, partito dalla pole, si porta al comando al quarto giro e sembra poter dominare alla sua maniera. Invece, Bastianini recupera inesorabilmente dalla quinta posizione e quando al 21esimo giro supera anche il compagno di marca, Pecco si fa prendere dalla foga e cade per provare a tenere il passo di Enea. Un errore tra virgolette gratuito, inaspettato e molto pesante per il mondiale.
Nakagami travolge Bagnaia e Rins
Il pilota della Ducati è un’altra volta velocissimo, sembra potersi giocare la vittoria, ma la sua gara finisce alla prima curva, a causa di una frenata sbagliata di Takaaki Nakagami, che cade coinvolgendo per l’appunto Bagnaia e Rins, che si fa male alla mano sinistra. Senza Pecco in pista, Quartararo vince facilmente, mentre Pecco deve incassare il terzo zero della stagione.
Suzuki si ritira
Inaspettatamente, si viene a sapere che la Suzuki lascerà la MotoGP a fine stagione. Una mazzata tremenda sul morale di tutta la squadra e dei piloti, che da lì in poi non saranno praticamente più competitivi. Probabilmente non si sarebbero comunque giocati il titolo, ma senza questa annuncio, Alex Rins e Joan Mir avrebbero fatto ben altre gare con conseguenze significative nella sfida per il titolo.
Marquez annuncia la quarta operazione
Sotto certi aspetti, non può essere considerato un momento chiave della prima parte della stagione, perché Marc Marquez era comunque fuori dai giochi, ma l’ennesima fermata forzata del campione della Honda non può essere dimenticata. Perché, diciamo la verità, a tutti piacerebbe vedere se e come cambierebbe il campionato con Marquez in forma. Non solo. Lo stop di Marc acuisce ancora di più i problemi della Honda, che senza un pilota di punta diventa nel 2022 la peggior moto in pista. Incredibile, ma vero.
#atuttogas torna domenica prossima: un’altra puntata tutta da ascoltare, anche sulle principali piattaforme podcast.