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Nell’era MotoGP, quindi dal 2002, quattro campionati si sono decisi all’ultima gara: nel 2006, quando si impose Nicky Hayden, davanti a Valentino Rossi; nel 2013 con Marc Marquez primo e Jorge Lorenzo secondo; nel vergognoso 2015, con Jorge Lorenzo campione e Rossi secondo; nel 2017, con Marquez davanti ad Andrea Dovizioso.
Mai, però, a tre gare dal termine si è arrivati con un distacco così contenuto tra i primi tre in classifica: nel 2006, Hayden aveva 21 punti di vantaggio su Rossi e 32 su Melandri; nel 2013 Marquez doveva difendere 33 punti di vantaggio su Lorenzo; nel 2015, Rossi ne aveva 18 su Lorenzo; nel 2017 Marquez aveva 11 punti in più di Dovizioso e 41 di Vinales. Nel 2020, la classifica era piuttosto corta con Mir che aveva 14 punti di margine su Quartararo e 19 su Vinales: lo spagnolo della Suzuki vinse comunque il titolo con un GP di anticipo.
Il 2022, quindi, è un anno veramente anomalo e particolare: tre piloti racchiusi in 20 punti non si erano mai visti. Probabile che il titolo venga assegnato nell’ultima gara di Valencia, ma, in ogni caso, a tre gare dal termine mai il campionato era stato così incerto ed equilibrato. Come andrà a finire? Lo abbiamo chiesto al più grande di tutti, a Giacomo Agostini: è il 15 volte iridato l’ospite della 86esima puntata di #atuttogas.