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Alla crisi (o presunta tale) della MotoGP sta facendo riscontro un periodo d’oro per la Superbike. Con tre piloti di tre case diverse a contendersi il titolo mondiale, le gare sono spettacolari ed incerte, e il pubblico sia televisivo che in autodromo, sembra premiare il lavoro che la Dorna ha svolto dal 2012, quando ha rilevato il mondiale delle derivate dalla serie.
La Superpole e gara1 il sabato, la gara sprint e gara2 la domenica, una formula vincente, così come è risultato vincente mantenere quella che è sempre stata una prerogativa del mondiale SBK: la vicinanza tra i tifosi ed i piloti. Il Paddock Show è il fulcro del weekend di gare per il pubblico, che può accedere al paddock, sentire i commenti dei piloti subito dopo le gare, per poi salutarli o chiedergli un autografo o un selfie. Una visione delle gare e del pubblico completamente diversa tra i due campionati e chi meglio di Alvaro Bautista poteva commentare questa differenza?
Dopo una vita trascorsa nel paddock della MotoGP, e dopo il titolo della 125 vinto nel 2006, dal 2019 lo spagnolo è uno dei protagonisti della Superbike, ed è attualmente in vetta alla classifica del campionato con 31 punti di vantaggio su Rea e 38 su Razgatlioglu.
"Le gare della SBK sono più spettacolari, ed il pubblico capisce che piloti e moto sono sempre al limite - ha dichiarato a Motorsport-Total - Inoltre chi va in circuito ha accesso al paddock ed assistere al podio ed ai nostri festeggiamenti”.
Secondo il pilota della Ducati la Dorna dovrebbe imparare dalla Superbike ed introdurre anche in MotoGP la disponibilità del paddock per i tifosi. Ora che nella classe regina non ci sono più gli idoli di una volta, come Rossi, Marquez, Lorenzo ed altri, è il momento di offrire qualcosa in più agli spettatori che vengono alle gare e anche a quelli televisivi.
"Il Mondiale Superbike cresce - ha detto Alvaro - perché ci sono tre case ufficiali molto forti e tre piloti provenienti da tre diversi Paesi che sono in lotta per la vittoria. Ecco perché i tifosi sono più interessati al Mondiale Superbike in questo momento".
Non è la prima volta che Bautista si esprime in toni entusiastici riguardo alla Superbike, anche confrontandola con la MotoGP. “Qui tra piloti ci si parla e possiamo entrare in tutte le hospitality - rispose nel 2019 a chi chiedeva delle differenze tra i due campionati - e il pubblico ci è molto vicino e conosce tutto di noi. In MotoGP a volte mi accorgevo che i tifosi mi chiedevano un selfie o un autografo solo perché avevo la tuta addosso e quindi ero un pilota, ma mi davano l’impressione di non sapere chi fossi”.