Cal Crutchlow: “La SBK è un grande campionato”

Cal Crutchlow: “La SBK è un grande campionato”
L’inglese ci ripensa: prima aveva detto che le derivate non gli interessavano, ma adesso la proposta Honda non gli dispiace così tanto. Dopo dieci anni di MotoGP, il suo sarebbe un ritorno alle origini
4 agosto 2020

Cal Crutchlow, il numero 35 della MotoGP, sta avvicinandosi al suo trentacinquesimo compleanno, ed è consapevole che nella classe regina le sue possibilità si sono ridotte drasticamente: la Honda ha deciso di fare a meno di lui e punterà sulla coppia Mac Márquez e Pol Espargaró nella squadra ufficiale, con Alex Márquez e Takaaki Nakagami nel team satellite LCR.

E così l’inglese è a piedi, con la residua speranza che Andrea Iannone venga condannato per la storia del doping e quindi liberi quel posto in Aprilia. Ma il tutto è aleatorio. Come solida alternativa, però, Honda HRC gli ha proposto di passare in Superbike con il nuovo CBR 1000 RR-R, fino ad ora Cal non ne sembrava così entusiasta, ma secondo il sito Motor Cycle News le cose potrebbe cambiare.

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“Fino a che esisteranno cose piacevoli che posso fare in MotoGP - ha dichiarato Cal - continuerò a correre lì.  E’ vero, recentemente ho detto che non sono interessato al mondiale Superbike, ma ora non ne sono più così sicuro: ho avuto una grande carriera nella MotoGP, però passare di là non sarebbe un passo indietro, perché anche il WSBK è un gande campionato. Quindi...mai dire mai”.

Crutchlow è in MotoGP dal 2011, in Honda da sei anni dopo aver guidato per un triennio le Yamaha del team Tech 3, e poi nel 2014 la Ducati ufficiale. Il suo palmarès è di tutto rispetto: in totale ha vinto tre GP, ha centrato quattro pole ed è salito 19 volte sul podio della massima categoria. E’ stato sul punto di abbandonare, l’anno scorso, poi però ha reagito con grande volontà all’incidente di Jerez, correndo con lo scafoide sinistro rotto e portando a termine la gara.
Che sia un tipo coriaceo non esistono dubbi.

E’ facile intuire che alla Honda serva un pilota con il suo carattere e la sua esperienza nel campionato delle derivate.
Tanto più che Cal non avrebbe certo bisogno di ambientarsi: ha vinto il campionato mondiale Supersport nel lontano 2009 e successivamente ha guidato la Yamaha R1 nel 2010, vincendo tre gare e salendo spesso sul podio (quinto in quel mondiale). Oggi la CBR 1000 di Bautista è ancora acerba, ma sta crescendouno come Crutchlow parrebbe perfetto per renderla vincente nel 2021.