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Parte in salita la trasferta francese per Alvaro Bautista e la sua Ducati: sulla pista bagnata, il primo turno delle libere vede lo spagnolo al tredicesimo posto.
Sarà sereno? Il dubbio viene dall’analisi di quanto è accaduto nell’ultima settimana e leggendo su Twitter l’ultima dichiarazione dell’amministratore delegato Ducati, Claudio Domenicali.
“Questa foto è stata l’inizio di una fantastica serie di vittorie” ha scritto Domenicali. “Ora Bau Bau dice che ha lasciato la Ducati per la Honda quando abbiamo deciso per Scott, e non era per i soldi. Ma gli abbiamo fatto un’offerta con 6 zeri per due anni e ha rifiutato, voleva di più, nient’altro. La vita è fatta di scelte.”
Il divorzio fra Bautista e Borgo Panigale farà discutere ancora a lungo e accende il finale del campionato.
Come era prevedibile, Ducati non ha invitato Bautista al primo test sul prototipo 2020, martedì scorso sulla pista di Valencia.
La nuova V4 è stata assaggiata soltanto da Chaz Davies, e naturalmente dal tester Lorenzo Zanetti.
E così è plausibile immaginare che lo spagnolo, quest’anno vincitore di quindici gare con la rossa, non avrà novità tecniche per Magny-Cours, e nemmeno per le ultime due tappe del mondiale in Argentina e in Qatar.
Nel box la tensione sarà palpabile considerando che anche il capo tecnico di Alvaro, Giulio Nava da metà novembre comincerà a lavorare per Honda HRC, nello stesso ruolo che occupa in Ducati.
D’altra parte, Bautista si è cacciato nei guai da solo, rilasciando a Dorna TV una serie di dichiarazioni poco adeguate per un pilota che sta difendendo le sue ultime chances mondiali in sella alla Ducati.
Alvaro ha parlato già da pilota Honda, entusiasta del nuovo progetto e delle persone che lo affiancheranno, dichiarandosi molto motivato in vista della prossima stagione.
E’ alla luce di questa intervista che si deve leggere il tweet polemico di Domenicali, e qualcuno a questo punto immagina che potrebbero addirittura sorgere conseguenze legali e economiche molto penalizzanti per il pilota.