2010-2019: Dieci anni di Superbike, da Biaggi a Rea

Dal dominio di Max con l’Aprilia al regno di Rea e della Kawasaki. Come è cambiata la SBK dal 2010: piloti, moto, gestione, diritti e format. I piloti che hanno lasciato un segno, le moto che hanno vinto fino alla V4 Ducati e alla sparizione delle bicilindriche. L'evoluzione delle prestazioni
2 gennaio 2020

Carlo Baldi segue il mondiale delle derivate dal 2008 e conosce bene moto, piloti e squadre. Con lui ripercorriamo in questo speciale il secondo decennio del nuovo millennio: 2010-2019. Le tappe fondamentali, i campionati vinti, i cambiamenti delle formule sportive. Siamo passati dalle due gare la domenica alle tre gare, con quella sprint della domenica mattina.
 

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Gli incidenti ci hanno portato via, purtroppo, Antonelli e Hayden. Ma nel complesso la SBK è cresciuta, ha mantenuto ottimi livelli di affluenza ai circuiti, ha una copertura televisiva più che sufficiente e regolamenti abbastanza chiari. Abbiamo perso le bicilindriche dal 2019, con l’arrivo della V4 Panigale. Le prestazioni son costantemente migliorate insieme ai pneumatici: il fornitore, Pirelli, ha fatto un ottimo lavoro e lo trasferisce bene sul prodotto di serie.

Oggi il mattatore è Rea con la Kawasaki: cinque titoli consecutivi per lui. Chi lo può scalzare? Per Carlo al primo posto c’è Bautista: la Honda, finalmente, sembra fare sul serio. Poi c’è sempre Ducati, con Davies e il nuovo acquisto Redding, e Yamaha con il talento di Ratzga…

 

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