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Concluso il terzo round, i team della Superbike sono rimasti al Motorland Aragón per una giornata di test. Oltre a provare alcune nuove soluzioni portate dalla Pirelli, piloti e team hanno avuto modo di lavorare sulle loro moto, alla luce di quanto era emerso nelle prove e soprattutto nelle due gare, vinte rispettivamente da Rea e Davies. Alla fine della giornata i più veloci sono risultati i due piloti della Kawasaki, con Sykes che ha prevalso su Rea. Va detto che mentre il primo si è ripreso dal virus intestinale che lo aveva ostacolato nel corso del weekend, per il secondo, che già domenica accusava un forte raffreddore, le condizioni fisiche sono peggiorate. Ma chi esce malconcio da questi test è senza dubbio Marco Melandri, caduto in mattinata dopo aver percorso meno di una ventina di giri. Il pilota della Ducati ha una contusione al torace e sente molto dolore al collo, ma per fortuna non ha nulla di rotto:
il collare che gli è stato applicato è solo a scopo precauzionale, e serve per far riposare i muscoli del collo. Il ravennate dovrebbe essere regolarmente in pista ad Assen, ma la caduta gli ha impedito di lavorare maggiormente sull’anteriore, che in gara ha dato problemi ad entrambi i piloti del team Aruba Ducati SBK.
«È un peccato aver chiuso i test in anticipo – ha dichiaro Melandri - Ho fatto solo tre turni, ma nonostante la caduta abbiamo raccolto alcune indicazioni importanti per quanto riguarda l’anteriore. Purtroppo sono scivolato alla curva 2, senza possibilità di evitare la caduta. Abbiamo già fatto diversi controlli al centro medico e altri ne farò al mio rientro in Italia, ma sembra sia tutto a posto. Dovrebbe trattarsi semplicemente di un problema muscolare, quindi mi aspetto di essere pronto a riprendere gli allenamenti nel giro di una settimana, per poi essere al 100% ad Assen”.
Sono stati test preziosi per Davies, dai quali il gallese ha tratto importanti e positive indicazioni. “Il test di oggi era molto importante – ha affermato Chaz – e io ero pronto a salire in moto già alle 8:30 e sono poi stato l’ultimo a lasciare la pista. Avevamo molte cose da provare: un nuovo forcellone, che Marco usa da inizio stagione, ma anche nuove configurazioni di elettronica e sospensioni, che ci serviranno a migliorare la trazione. Abbiamo valutato tutto con responsi positivi. Avevamo bisogno di migliorare il nostro pacchetto dopo le prime gare del 2017. Sento che abbiamo compiuto una svolta nella giusta direzione. Non vedo l’ora di correre ad Assen, sono molto motivato”.
Test positivi anche per i due piloti della Kawasaki, che non solo sono risultati i più veloci, ma che pur non utilizzando gomme da qualifica sono arrivati a 49 e 69 millesimi dal best lap di Davies in Superpole.
«Non ho usato gomme da qualifica oggi, e questo è ciò che mi rende felice – è la dichiarazione di Sykes - Le gomme da gara hanno funzionato benissimo e la moto ha fatto il resto. Non mi sento ancora in perfetta forma, anche se sto meglio rispetto ai giorni precedenti, e mi sono sentito meglio anche in moto. Non avevo intenzione di fare molti giri, ma mi sono divertito e ho fatto dei test positivi. Abbiamo provato tante piccole modifiche alla moto, lavorando molto con Showa, e sono soddisfatto dei nostri progressi. Stiamo sempre imparando e migliorando. Oggi la pista era in ottime condizioni e la mia Ninja ZX-10RR è stata davvero veloce. Finalmente qualche sorriso dopo un weekend difficile.»
Nonostante le sue precarie condizioni fisiche, Johnny Rea si è dichiarato soddisfatto dei test svolti. “Abbiamo utilizzato gomme SC0 perché oggi era più caldo di quanto non sia stato nel weekend di gare. Non mi sento meglio di ieri, anzi, mi sento molto peggio. Mi sono sforzato di fare del mio meglio nei giri che ho percorso, ed abbiamo provato tutto quello che c’era da provare. Le nuove soluzioni alle sospensioni anteriori sono state solo in parte positive. Abbiamo anche testato alcune nuove gomme anteriori, che ci aspettiamo ci vengano fornite da Pirelli per le prossime gare. Non ho fatto tanti giri, ma il mio passo era comunque buono, e non penso di essere mai sceso sotto l'1'51. Il nostro pacchetto al momento è molto valido e mi permette di fare un ottimo long run così come di fare un solo giro veloce. Siamo in una buona posizione, in questo momento.»
Sono stati test importanti per tutti, ma soprattutto per i due piloti della Honda, che più di ogni altro avevano bisogno di lavorare sulle loro nuove Fireblade. Bradl e Hayden hanno testato nuove geometrie della moto ed hanno lavorato sulle sospensioni, girando più velocemente di quanto non avessero fatto in gara, e questo è certamente un dato positivo. Con l’aiuto del loro staff tecnico, i due sono anche riusciti ad ottimizzare il consumo della gomma anteriore. Il team Red Bull Honda Racing proverà ancora tra due settimane sulla pista di Portimão.
Ecco la classifica a fine giornata dei test Superbike al Motorland Aragón
1) Sykes (Kawasaki) 1’49”368
2) Rea (Kawasaki) 1’49”388
3) Davies (Ducati) 1’49”536
4)Van der Mark (Yamaha) 1’50”074
5) Laverty (Aprilia) 1’50”306
6) Lowes A. (Yamaha) 1’50”438
7) Bradl (Honda) 1’50”685
8) Torres (BMW) 1’50”708
9) Hayden (Honda) 1’50”837
10) Forés (Ducati) 1’50”884
11) Melandri (Ducati) 1’50”886
12) Mercado (Aprilia) 1’50”978
13) Camier (MV Agusta) 1’51”047
14) Ramos (Kawasaki) 1’51”267
15) Krummenacher (Kawasaki) 1’51”403
16) Reiterberger (BMW) 1’51”596
17) De Angelis (Kawasaki) 1’52”317
18) Badovini (Kawasaki) 1’52”748.