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I medici di Melbourne parlano di 90 giorni di stop, ma attendiamo ulteriori visite mediche in Italia. Per le prossime gare il sostituto potrebbe essere Pirro, mentre il paddock australiano sogno di rivedere in pista Bayliss.
Giugliano è stato dimesso ieri sera dall’Alfred Hospital di Melbourne. I medici australiani hanno emesso una prognosi di 90 giorni. Lo sfortunato pilota italiano rientrerà in Italia lunedì e si sottoporrà ad ulteriori ed approfondite analisi per accertare lo stato delle fratture vertebrali e stabilire le cure necessarie per il suo pieno recupero.
Esiste anche la possibilità che le due micro fratture siano antecedenti alla caduta di martedì a Phillip Island e che non siano tate mai rilevate, ma siano emerse solo ora a seguito delle analisi effettuate dai medici australiani. Ovviamente nel dubbio Giugliano deve comunque restare a riposo, ma a nostro parere una diagnosi certa potrà essere emessa solo dopo le ulteriori visite che il pilota della Ducati sosterrà in Italia.
La cosa certa è che purtroppo Davide dovrà saltare le prime 3 o quattro gare del mondiale 2015. Una vera sfortuna per Giugliano che nei test invernali aveva chiaramente dimostrato di essere uno dei pretendenti al titolo mondiale. L’augurio è che si possa riprendere il più presto possibile e che possa tornare in perfetta forma alla guida della sua Panigale.
A Phillip Island. Sarà il tre volte campione del mondo Troy Bayliss ad affiancare Chaz Davies in sostituzione di Davide Giugliano, infortunato per la caduta di lunedì.
Per quanto riguarda invece le gare successive, a partire da quella in Thailandia del 22 Marzo, si fa ovviamente il nome di Michele Pirro, in quanto il pilota di San Giovanni Rotondo non solo ha già guidato la bicilindrica italiana, ma quest’anno la utilizzerà nel CIV con il chiaro obiettivo di vincere il titolo. La decisione finale spetterà al responsabile di Ducati Racing Paolo Ciabatti, che da ieri si sta consultando telefonicamente con Ernesto Marinelli, responsabile del progetto Ducati Superbike.
Davide Giugliano non prenderà parte al primo round del campionato mondiale Superbike che avrà inizio venerdì prossimo sulla pista di Phillip Island in Australia. L’high side alla curva 11 che ieri ha interrotto prematuramente i test del pilota della Ducati, ha avuto come conseguenza due piccole fratture alle vertebre L1 e L2. Due microfratture che per fortuna non sono gravi, ma che gli impediranno di salire in sella alla sua Panigale venerdì, quando inizierà il primo round del mondiale 2015 delle derivate dalla serie.
Subito dopo la caduta Giugliano è rientrato a piedi nel suo box, ma siccome avvertiva molto dolore alla schiena è stato subito accompagnato al centro medico del circuito per accertamenti. Dopo averlo visitato i medici hanno deciso di trasferirlo all’ospedale Alfred di Melbourne per sottoporlo ad una TAC di controllo che ha purtroppo evidenziato le due fratture vertebrali di cui sopra. Il pilota romano ha trascorso la notte all’ospedale di Melbourne e questa mattina, verso le 12 ora locale, è stato visitato da uno specialista che ha confermato una prognosi di una ventina di giorni, necessari a Giugliano per riprendersi completamente dall’infortunio.
Ernesto Marinelli responsabile del progetto Superbike Ducati, ci ha dichiarato che al momento non è intenzione del team sostituire Davide per il primo round di Phillip Island. Un eventuale sostituto potrebbe essere valutato solo nel caso che Giugliano non sarà in grado di correre in Thailandia, ipotesi che almeno per ora, sembra improbabile.
Davide è stato dimesso dall'ospedale di Melbourne in serata. Non potrà prendere parte al prossimo weekend di gare e rientrerà regolarmente in Italia lunedi sera per sottoporsi ad ulteriori controlli e nella speranza di poter gareggiare tra un mese nel secondo round del mondiale che si svolgerà in Thailandia.