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Così come era successo al Motorland Aragon, anche a Portimao il meteo ha messo i bastoni tra le ruote ai numerosi team della Superbike, che si erano dati appuntamento all’autodromo “do Algarve” di Portimao, per due giorni di test. Ieri la pioggia ha costretto tutti a percorrere soli pochi giri, mentre oggi dopo una mattinata trascorsa nei box, in attesa che la pista si asciugasse, nel pomeriggio i piloti hanno potuto sfruttare per qualche ora un tracciato finalmente asciutto.
Ieri l’unica notizia rilevante è stata la scivolata di Biaggi. Max ha battuto la spalla a terra, ma per fortuna senza gravi conseguenze, visto che oggi il sei volte campione del mondo era regolarmente al suo posto nel box del team Aprilia Red Devils. E come a salutare in modo benaugurale l’inizio della collaborazione tra il team di Andrea Petricca e la casa di Noale, è arrivato il miglior tempo assoluto di Leon Haslam, che fermando i cronometri sul tempo di 1’43”5 ha preceduto Lowes ed i due piloti Ducati, gli ufficiali Davies e Giugliano, che hanno chiuso nell’ordine. Certo stiamo parlando solo di una sessione di test, ma il fatto che anche a Portimao Haslam abbia confermato quanto di buono aveva fatto vedere a Novembre sulla pista di Jerez, in occasione del suo debutto assoluto sulla RSV4, riempie di ottimismo il team italiano, che deve difendere il titolo di campione del mondo. Oggi invece debutto assoluto per Jordi Torres. Per il giovane spagnolo è stata la prima volta in Superbike, sull’Aprilia,sulla pista di Portimao e con le gomme Pirelli. I suoi risultati si possono considerare più che soddisfacenti. Torres ha infatti dimostrato un grande potenziale e ora spera che a Jerez il meteo sia favorevole, per consentirgli di incrementare il feeling con la sua RSV4.
Ecco le dichiarazioni dei due piloti del team Aprilia Red Devils
Leon Haslam: «Di sicuro il tempo non è stato clemente nei nostri confronti in questi due giorni di test, ma sono comunque contento. Questo pomeriggio siamo stati veloci e sento crescere il feeling con la RSV4 giro dopo giro. C'è ancora molto lavoro da fare, ma non vedo l'ora di tornare in pista a Jerez per confermare i nostri progressi e puntare ad essere in forma per l'inizio del campionato».
Jordi Torres: «Non posso che essere contento di quanto ho fatto oggi. Abbiamo sfruttato al meglio la mezza giornata con pista asciutta. Il feeling è già buono, la moto lavora alla grande ed il team è perfetto. Ora dobbiamo girare il più possibile, devo prendere confidenza con gomme nuove, moto nuova e, qui a Portimao, anche con una pista che non conoscevo. Chiudere i test a poco più di 2 secondi da un pilota esperto e veloce come Leon mi fa ben sperare, ora speriamo di trovare bel tempo a Jerez per continuare a crescere».
La scivolata di ieri ha in parte condizionato le prestazioni di Max Biaggi nel secondo giorno di prove, ma il sei volte campione del mondo è riuscito comunque a portare a termine 47 giri in totale, iniziando a lavorare allo sviluppo della RSV4 in versione 2015.
Max Biaggi: «Il tempo a disposizione è stato veramente poco e poi bisogna anche considerare che la scivolata di ieri mi ha un po' limitato. Non sono ancora ai livelli di prestazione ottimali, ma abbiamo già iniziato a lavorare su alcuni dettagli. Tornare in pista è sempre bello ma devo riprendere confidenza. Ho bisogno di girare di più e quindi speriamo di trovare bel tempo a Jerez, per fare un bel lavoro».
Secondo tempo per Alex Lowes, anche se a pari merito con Chaz Davies, in quanto i due inglesi hanno fatto segnare lo stesso crono di 1’44”0. Il giovane pilota della Suzuki ed il suo compagno di team, il francese Randy De Puniet, che ieri avevano percorso solo qualche giro di pista, oggi hanno invece messo in carniere rispettivamente 50 e 40 tornate. De Puniet ha proseguito il suo apprendistato sulla GSX-R1000 potenziata Yoshimura, reso più complicato da una pista che non conosceva. I due hanno portato a termine un programma di lavoro che prevedeva lo sviluppo del nuovo motore Suzuki in versione 2015, il test di una nuova frizione e di alcuni set up.
A Portimao per la prima volta le Ducati Superbike ufficiali hanno portato in pista il logo del nuovo sponsor Aruba.it. Alla guida delle loro nuove Panigale, Davies e Giugliano hanno potuto testare alcune soluzioni elettroniche e nuove sospensioni. Nonostante il meteo avverso, i due sono riusciti a raccogliere dati importanti, ma anche loro sperano che tra pochi giorni a Jerez la pista sia asciutta ed il clima mite.
Davide Giugliano: «Sono stati due giorni di test compromessi dal maltempo. Abbiamo iniziato a lavorare sull’asciutto solo nel pomeriggio di oggi. E’ stato un primo assaggio con le moto in configurazione 2015. Ci siamo concentrati sulla ricerca di un set-up di base sia per l’elettronica che per la ciclistica, con gomme usurate non ci siamo mai preoccuparti più di tanto del tempo sul giro. Fortunatamente abbiamo altro due giorni di test a Jerez che ci serviranno per prepararci bene, prima di partire per Phillip Island. Speriamo di trovare un buon meteo che ci consenta di lavorare per tutti e due i giorni».
Chaz Davies: «E’ stato bello ritornare in moto dopo la pausa invernale. Sfortunatamente il meteo ha limitato il nostro lavoro e non abbiamo potuto valutare sino in fondo alcune nuove soluzioni, in quanto le condizioni della pista non sono mai state perfette. Il feeling con la moto è comunque già buono e questo è positivo. A questo punto spero veramente di trovare delle buone condizioni meteo nel prossimo test di Jerez, per continuare a lavorare e soprattutto per confrontarci con tutti gli altri team».
Buone le prestazioni di Sylvain Barrier con la sua S 1000RR in versione 2015. Il francese è stato costantemente veloce ed ha chiuso a soli tre decimi da Giugliano. Matteo Baiocco ha dimostrato di trovarsi a suo agio sulla Panigale del team Althea, forte dei numerosi test svolti lo scorso anno con la bicilindrica di Borgo Panigale. Sta facendo un po fatica invece il suo compagno di colori Nico Terol che ha chiuso all’ultimo posto della classifica dei tempi, ma giustamente lo spagnolo proveniente dalla Moto2 ha sfruttato questi test per prendere confidenza con la sua nuova moto, senza badare al tempo sul giuro.
Grazie a Niccolò Canepa nel team EBR si respira aria nuova. Il pilota genovese ha girato sullo stesso tempo di Torres. Dopo qualche giornata di prove svolte a dicembre in America, in questi due giorni Canepa ha dimostrato di poter dare una grande mano al suo team nello sviluppo di una moto che lo scorso anno si era messa in luce solo perché era sempre in fondo alla classifica. Il suo compagno di squadra nonché team manager, l’americano Larry Pegram, si è limitato a prendere confidenza con la pista di Portimao. Leandro Mercado ha fatto ritorno in pista dopo la frattura al polso rimediata a novembre nei test di Jerez e giustamente non ha voluto forzare, specialmente sul bagnato, in quanto una caduta avrebbe potuto compromettere la sua partecipazione alle gare di Phillip Island. Leon Camier è tornato alla guida della MV F4 che aveva già utilizzato lo scorso anno nelle due gare americane di Laguna Seca (in sostituzione di Corti) ed ha iniziato quel lavoro di messa a punto che dovrebbe portare la moto di Schiranna a risultati migliori rispetto a quelli ottenuti nel 2014.
E ora qualche giorni di riposo per i piloti, che risaliranno in moto a Jerez il 26 e 27, quando troveranno in pista anche i team Kawasaki ed il Pata Honda Ten Kate. Sarà un gustoso anticipo dei test ufficiali australiani del 16 e 17 Febbraio e del successivo primo round mondiale.
I migliori crono della due giorni di Portimao:
1)Leon Haslam (Aprilia) 1’43”5
2) Alex Lowes (Suzuki) 1’44”0
3) Chaz Davies (Ducati) 1’44”0
4) Davide Giugliano (Ducati) 1’44”5
5) Sylvain Barrier (BMW) 1’44”8
6) Matteo Baiocco (Ducati) 1’45”6
7) Leon Camier (MV Agusta) 1’45”6
8) Randy De Puniet (Suzuki) 1’45”7
9) Jordi Torres (Aprilia) 1’45”9
10) Niccolo Canepa (Hero EBR) 1’45”9
11) Max Biaggi (Aprilia) 1’46”4
12) Larry Pegram (Hero EBR) 1’47”1 –
13) Leandro Mercado (Ducati) 1’47”4
14) Nico Terol (Ducati) 1’47”4.