Il responso dei test SBK di Jerez

Il responso dei test SBK di Jerez
Nonostante anche l’ultima giornata sia stata rovinata dalla pioggia vediamo quali indicazioni sono emerse dai test di Jerez. Le dichiarazioni dei protagonisti. I test invernali riprenderanno il 19 Gennaio ad Aragon | C. Baldi
29 novembre 2014

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La pioggia non ha dato tregua ai team del mondiale Superbike che si erano dati appuntamento a Jerez per svolgere alcune sessioni di test. Anche ieri, nell’ ultimo giorno di prove, la pioggia non ha risparmiato la pista andalusa nella giornata che ha concluso i test invernali 2014. La pausa invernale terminerà a metà gennaio, quando prima al Motorland Aragon ed in seguito a Portimao e poi ancora a Jerez, potremo rivedere all’opera quasi tutte le squadre che daranno vita al prossimo campionato. 

Nonostante la pioggia ed una pista quasi sempre umida se non bagnata, le prove di Jerez  hanno fornito qualche utile indicazione. I team si sono presentati con le moto in versione 2015 e anche se i tempi sul giro vanno sempre presi con le molle, possiamo affermare che, come era prevedibile, le nuove regole sembra abbiano livellato i valori in campo.

Kawasaki e (soprattutto) Aprilia non sono più un gradino sopra gli altri come nelle ultime stagioni. Questo non significa che le due case giapponese ed italiana siano rimaste a guardare e non si stiano preparando per essere ancora protagoniste, ma hanno senza dubbio perso il vantaggio accumulato in anni di lavoro, esperienze ed investimenti. E’ ancora presto per esserne certi, ma il campionato 2015 sembra possa avere parecchi protagonisti, così come saranno molte le moto competitive. 

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La pioggia di Jerez ha senza dubbio bagnato le polveri della Panigale e solo a gennaio potremo vedere se effettivamente la Ducati sia la casa maggiormente avvantaggiata dal poter utilizzare moto più vicine alla serie. “Nonostante il meteo avverso sono stati tre giorni positivi – ha dichiarato Davide Giugliano - ed abbiamo comunque svolto molto lavoro. Sono contento del materiale a disposizione e penso che abbiamo una buona base per il campionato”. 

Anche la Suzuki ha mostrato segni di miglioramento tanto che Alex Lowes, nell’unica mezza giornata di pista asciutta, ha fatto segnare il miglior crono dei test (1’40”730). "E’ stata una buona settimana – ha confermato il giovane pilota inglese – Peccato non aver potuto provare tutto il materiale a nostra disposizione. Sono comunque contento di quanto abbiamo fatto a Jerez”. Era molto atteso il debutto di Randy De Puniet sulla GSX-R1000 ed il francese ha dichiarato : "E’ stato un test molto soddisfacente. Era ovviamente tutto  nuovo per me, ma mi sono adattato rapidamente alla moto ed al team. Sono contento perché siamo stati veloci sia sull’asciutto che sul bagnato. Devo modificare il mio stile di guida, ma sono davvero fiducioso”. Un inizio cauto per l’esperto pilota transalpino, che non impiegherà molto ad esprimersi ai livelli dei top rider della Superbike.

Tutto nuovo per De Puniet così come per il team Pata Honda Ten Kate, ad iniziare dai due piloti che hanno iniziato a prendere confidenza con la CBR1000RR. Questo il commento del campione del mondo Sylvain Guintoli: “E 'stato un primo contatto molto positivo con la mia nuova squadra e con la Fireblade. E 'chiaramente una moto diversa da quella che ho usato negli ultimi due anni ed ho provato molte cose diverse proprio per comprendere come si comporta la moto nelle varie situazioni. Ora sappiamo su cosa lavorare nei prossimi test”. 

Entusiasta il giovane Michael van der Mark: “Ho davvero apprezzato molto questo primo test. Ho iniziato a guidare la mia CBR senza elettronica per conoscerla meglio e comprenderne tutto il potenziale. Da mercoledì ho usato un poco di elettronica ed abbiamo iniziato ad apportare alcune modifiche per valutare i diversi comportamenti della moto. Sono stato molto contento dei miei tempi sul giro, ottenuti per lo più con gomme usurate, ma mi aspetta ancora una grande mole di lavoro”.

Il team Red Devils che ha portato in pista le nuove Aprilia RSV4 RR ha messo in mostra un Haslam galvanizzato dal cambio di marca ed al di la del tempo realizzato (il terzo della classifica generale) l’inglese ha mostrato di aver trovato subito un buon feeling con la moto di Noale e questo sarà senza dubbio un ottimo punto di partenza per la squadra di Andrea Petricca, rinforzata dall’innesto di alcuni tecnici Aprilia. Troppo poco il tempo a disposizione di Michel Fabrizio, che da oltre sei mesi non saliva su una Superbike.

In Kawasaki occhi puntati su Jonathan Rea ed il fatto che l’inglese abbia girato sempre sugli stessi livelli del suo compagno di squadra ci fa capire quale campionato potrà disputare Johnny alla guida della moto di Akashi. Vincoli contrattuali gli hanno impedito di rilasciare dichiarazioni, mentre ecco quelle di Sykes: "Abbiamo lavorato su una lunga lista di cose che dovevamo provare. Nonostante il meteo avverso abbiamo percorso alcuni giri veloci e capito cosa abbiamo bisogno di migliorare. In condizioni di asciutto, non siamo riusciti a mostrare tutto il nostro potenziale, ma sul bagnato la moto ha funzionato molto bene e questo è molto positivo, soprattutto considerando che in passato avevamo avuto dei problemi sotto la pioggia”.

Al di la delle prestazioni della Ninja in versione 2015, restiamo in attesa di capire come potranno convivere i due piloti inglesi, visti anche i precedenti nel team Kawasaki ufficiale. Poche indicazioni dal team MV di Camier e dal BMW Motorrad Italia SBK di  Barrier. Nei due giorni a loro disposizione la pioggia ha impedito di svolgere il programma stabilito. Si rifaranno nei test di Gennaio ad Aragon Portimao e Jerez, prima che moto e piloti partano alla volta di Phillip Island, per disputare i test ufficiali e le prime due gare di una stagione che si preannuncia avvincente e spettacolare. 

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