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Sono passati due mesi ed una settimana dall’ultima gara del mondiale Superbike, disputata sulla funambolica pista di Laguna Seca il 10 luglio e in questo weekend finalmente, dopo una lunghissima quanto assurda pausa estiva, le derivate dalla serie tornano in pista al Lausitzring in Germania, per disputare il decimo round del campionato 2016.
E’ dal 2007 che le derivate non corrono sulla pista dell’EuroSpeedway, quando a vincere furono Haga con la Yamaha e Bayliss con la Ducati (curioso il fatto che per entrambi quello sia stato il 60° podio in carriera), ma quell’anno a conquistare il titolo fu James Toseland, con la Honda CBR del team Ten Kate. L’inglese la spuntò per soli due punti su Noriyuki, secondo nella classifica finale davanti a Biaggi e Bayliss. Un quartetto di assoluto valore. Di tutti i piloti che gareggiarono in Superbike in quel lontano 2007 è rimasto in attività solamente Rolfo (che fu ottimo quinto in gara 1), che ora come sappiamo corre in Supersport.
Al momento la classifica generale del campionato vede in testa il dominatore Jonathan Rea con 368 punti, 46 in più del suo diretto inseguitore, nonché compagno di squadra e connazionale Tom Sykes. Quando mancano quattro round (8 gare) al termine della stagione la lotta per il titolo è ormai circoscritta a questi due piloti della Kawasaki, visto che il terzo è Chaz Davies, che dovrebbe recuperare 108 punti a Rea. La matematica non lo esclude (ci sono ancora 200 punti da assegnare) ma la logica si. Staccatissimi e quasi condannati anche dalla matematica sono Giugliano e VdDMark, quarti a pari punti (185) ma a 183 lunghezze dal leader Rea.
Il campione del mondo uscente non ha provato sul tracciato tedesco, ma ha avuto modo di girarci con una Ninja stradale. "Ho guidato al Lausitzring di recente per conto mio, su una Ninja ZX-10R stradale – ha affermato Johnny – ed è stato bello ed utile visto che questa è una pista nuova per me, mentre alcuni dei nostri avversari hanno avuto modo di effettuare dei test al Lausitzring. E 'stata una pausa estiva davvero lunga. Mi sono allenato in palestra, con la moto da cross ed in bicicletta. Ora si ricomincia e dovremo affrontare gli ultimi quattro round in rapida successione”.
Come ha affermato Rea sono stati molti i team che hanno approfittato della pausa estiva per testare il circuito tedesco, che quindi non sarà una novità assoluta per la maggior parte dei piloti, ma i due che probabilmente la conoscono meglio sono il padrone di casa Markus Reiterberger e lo spagnolo Xavi Fores, appena sceso dalla MotoGP lasciata libera da Baz per la gara di Misano. Entrambi hanno disputato molte gare all’EuroSpeedway quando correvano e vincevano nel IDM, la SBK tedesca.
Ma oltre che per la classifica, il round tedesco della Superbike ha molti motivi di interesse ad iniziare dal ritorno di Sylvain Guintoli che non saliva sulla sua R1 Yamaha dalle prove di Imola, quando rimase vittima di un tremendo high side. Il francese ha provato qualche settimana fa sulla pista di casa di Magny Cours, assieme ad un altro reduce della GP di Misano, l’inglese Alex Lowes. L’ex campione mondiale SBK del 2014 si è ormai completamente ripreso dalle fratture rimediate in riva al Santerno e si è detto pronto a gareggiare con la R1 ufficiale.
Anche Markus Reiterberger torna dopo una lunga pausa, dovuta ad un infortunio. Il tedesco del team Althea si era procurato una frattura vertebrale nel corso del round di Misano a fine Giugno, ma è guarito giusto in tempo per il round di casa.
Non ce l’ha fatta invece Fabio Menghi, che si è sottoposto ad un ulteriore intervento chirurgico e che verrà sostituito da Luca Scassa in tutti gli ultimi quattro round del mondiale.
Anche la Supersport e la Stock 1000 riprendono il loro cammino con rispettivamente ancora quattro e tre gare da disputare. Anche nella classe 600 dominano due piloti Kawasaki e sono il leader Kenan Sofuoglu ed il suo compagno di squadra Randy Krummenacher, che deve recuperare 40 punti al turco che sembra lanciato verso quelo che sarebbe il suo quinto titolo mondiale consecutivo. Più staccato, ma non ancora condannato dalla matematica, l’americano Jacobsen con la Honda, a 54 punti da Sofuoglu.
Nella Superstock 1000 FIM Cup sono Raffaele De Rosa e Leandro “Tati” Mercado a contendersi il titolo potendo vantare rispettivamente 82 e 77 punti, ma attenti al terzo incomodo Calia, con l’Aprilia RSV4. L’italiano è a soli 16 punti dal leader della BMW e a 11 dall’argentino della Ducati. Sembra invece tagliato fuori dalla lotta per il titolo Michael Ruben Rinaldi che deve recuperare 29 punti a De Rosa, ma anche in questo caso la matematica ancora non lo esclude.