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Molti dei team che prenderanno parte al mondiale Superbike 2015 sono scesi in pista la settimana scorsa all’autodromo di Jerez in Spagna, per iniziare la preparazione alla prossima stagione agonistica. Nei cinque giorni di test andalusi i due piloti Kawasaki Tom Sykes e Jonathan Rea hanno realmente impressionato, non solo per essere stati gli unici a scendere sotto il muro del 1’40 ma anche per aver costantemente girato su tempi di assoluto rilievo, inferiori a quelli stabiliti in gara dagli stessi piloti del dream team verde nero. Prima ad Aragon e successivamente a Jerez la nuova Ninja ha mostrato subito tutta la sua competitività. D’altronde nell’intervista che avevamo fatto a Sykes e Rea ad Eicma i due non si erano nascosti, ed avevano affermato di essersi trovati subito a proprio agio sulla nuova ZX-10R.
A Jerez il team KRT ha valutato diverse combinazioni di forcelle, set up elettronico e freni (Rea ha utilizzato freni Nissin). Un lavoro di messa a punto che ha avuto risultati più che soddisfacenti visto che il giovedì Sykes ha percorso 14 giri sul passo del 1'40 mentre Rea ne ha portati a termine nove con gli stessi tempi del suo compagno di squadra. Nella simulazione di gara i due non sono mai scesi sotto 1.42 basso. Infine nell’ultima giornata a loro disposizione, tanto per non spaventare gli avversari, i due hanno montato le gomme da tempo riuscendo ad infrangere il best lap della pista e ad avvicinarsi ai tempi delle MotoGP. Davvero impressionante.
E i loro avversari come hanno risposto? Tutte le squadre presenti sul tracciato spagnolo hanno iniziato il programma di lavoro e di sviluppo delle rispettive moto. Si sono viste ottime cose da parte del team Althea, che ha dimostrato di aver preso in fretta le misure della BMW S 1000 RR. Buone notizie anche in casa Honda con un Hayden subito veloce che si è migliorato costantemente, mentre un dolore al braccio ha fermato Michael VdMark. Il rinnovato team MV può contare su nuovi tecnici e sul lavoro di tester di Marco Melandri. Le Yamaha di Guintoli e Lowes non hanno montato il trasponder, concentrandosi sul lavoro di sviluppo della loro R1. La base di partenza appare buona, ma il lavoro da svolgere è certamente ancora notevole.
Tra i piloti Ducati alla fine il più veloce è stato il privato Xavi Fores, anche perché Davies non si è curato del tempo sul giro e Giugliano si è dovuto togliere di dosso la ruggine accumulata nei mesi di sosta forzata, conseguente alla brutta caduta di Laguna Seca.
Detto della supremazia del team Kawasaki, ecco nel dettaglio come sono andati gli ultimi test del 2015 per le altre squadre.
Complessivamente positivo il debutto in pista del team di Genesio Bevilacqua con la Superbike BMW. Jordi Torres ha iniziato a familiarizzare con la S 1000 RR mentre la giovane promessa Markus Reiterberger ha potuto spingere subito forte, avvicinandosi addirittura ai tempi dei “mostri” verdi. I tecnici del team Althea hanno inoltre iniziato a lavorare con Jan Witteveen, nuovo direttore tecnico, responsabile dello sviluppo della moto e del coordinamento degli ingegneri. BMW Motorrad Motorsport fornirà alla squadra italiana l’elettronica ed i motori e a Jerez non è passata inosservata la presenza nel box Althea di numerosi ingegneri della casa bavarese. Se il colosso tedesco supporterà adeguatamente la squadra italiana i risultati non tarderanno ad arrivare. Reiterberger e Torres ritorneranno in pista il 14 Dicembre a Vallelunga.
Tante novità nel team della casa di Schiranna ad iniziare da Marco Melandri, tester di prestigio che potrebbe però tornare nel ruolo di pilota nel corso della stagione. Il ravennate non ha utilizzato il trasponder e le voci del paddock parlano di tempi sul 1’42, così come ha d’altronde fatto anche Leon Camier che montava il trasponder. Grazie al lavoro di Melandri e dei nuovi tecnici Forward provenienti dalla MotoGP, le prestazioni della F4 sono certamente destinate a migliorare. Resta da superare lo scoglio del peso e della scarsa manovrabilità della quattro cilindri varesina. Non per niente Melandri e Camier hanno testato con successo un nuovo serbatoio, preparato nel tentativo di migliorare la distribuzione dei pesi e rendere la moto più agile.
Work in progress in casa Ducati. La squadra di Ernesto Marinelli è stata ulteriormente potenziata con l’ingresso di due tecnici provenienti dal team Aprilia: Aligi Deganello (capo tecnico) e Paolo Biasio (ingegnere elettronico). Negli scorsi anni i due hanno contribuito in maniera notevole al successo della RSV4 in Superbike ed il fatto che Ducati li abbia voluti inserire nel proprio team la dice lunga sull’impegno e gli sforzi anche economici che Aruba e la casa di Borgo Panigale stanno investendo nel mondiale delle derivate dalla serie. A Jerez Il cronometro è praticamente rimasto nel cassetto e Chaz Davies ha proseguito il lavoro iniziato nei precedenti test di Aragon. Davide Giugliano è finalmente ritornato in sella alla sua Panigale ed ha affermato di averla trovato migliorata e più performante. L’italiano ha mostrato una buona forma, destinata ovviamente a migliorare ora che si può finalmente allenare a dovere. Chi spera di non dover assistere anche nel 2016 ad un’altra galoppata trionfale di Rea deve puntare forte sul team Ducati, che ha tutte le carte in regola per inserirsi nella lotta per la vittoria in tutte le gare.
Un raggiante Xavi Fores ha fatto il suo debutto con i colori del team Barni Racing. Con il pilota spagnolo la squadra di Marco Barnabò è destinata a fare un notevole balzo in avanti i termini di competitività e di risultati. Il team Barni sarà l’unica squadra privata Ducati e di conseguenza gli appassionati e capaci tecnici del team italiano potranno beneficiare del lavoro di sviluppo svolto dal team ufficiale sulla Panigale R.
Ottimo il debutto di Nicky Hayden in Superbike. Dopo il primo test di Aragon, sul tracciato di Jerez l’americano ha iniziato a lavorare con il suo staff tecnico (potenziato con l’ingresso di Dino Acocella, lo scorso anno responsabile tecnico del team BMW Italia) sulla sua CBR. Quando ad Eicma avevamo chiesto a Sykes come avesse visto Hayden ad Aragon, Tom ci aveva risposto : “Tutti dicono che stia solo prendendo confidenza con la Honda, ma secondo me va già molto forte”. Nei test Nicky si è concentrato sulla messa a punto della sua Honda, ma è anche stato autore del tempo più veloce nella giornata di giovedì. Se il buongiorno si vede dal mattino…
Sfortunato il suo compagno di squadra VdMark che avendo accusato un dolore al braccio destro ha dovuto rientrare prematuramente in Olanda, per sottoporsi ai controlli del caso.
La squadra inglese ha (giustamente) scelto di non utilizzare i trasponder. Tecnici e piloti si sono concentrati sullo sviluppo della nuova R1 e quindi sarebbe stato inutile registrare i tempi sul giro di Guintoli e Lowes. Quella di Jerez è stata la seconda uscita per il team Yamaha. Ad Aragon Lowes aveva compiuto una simulazione di gara, dichiarando di essersi trovato subito a proprio agio sulla YZF-R1, ma successivamente una brutta caduta e la conseguente lussazione ad una spalla, hanno interrotto i suoi test. Tutto il lavoro è quindi pesato sulle spalle di Sylvain Guintoli, che ha percorso moltissimi giri raccogliendo dati che saranno senza dubbio utili ai suoi tecnici per rendere più competitiva la R1 in versione Superbike. Andrea Dosoli, Road Racing Project Manager della casa dei tre diapason, ci ha confermato che la base di partenza della R1 è certamente ottima, ma anche che il lavoro per mettere Lowes e Guintoli in grado di lottare con i big della Superbike è ancora molto e richiederà del tempo lungo. Il giudizio sul team e sui piloti va quindi rimandato non solo ai prossimi test invernali, ma alle prime gare del campionato 2016.
Ecco la classifica dei migliori tempi sul giro fatti registrare dai piloti Superbike presenti a Jerez nei cinque giorni di test:
TOM SYKES | 1 39 319 |
JONATHAN REA | 1 39 524 |
XAVI FORES | 1 40 148 |
NICKY HAYDEN | 1 40 193 |
MARKUS REITERBERGER | 1 40 531 |
CHAZ DAVIES | 1 40 774 |
JORDI TORRES | 1 41 002 |
DAVIDE GIUGLIANO | 1 41 047 |
LEON CAMIER | 1 41 219 |
MICHALE VD MARK | 1 42 556 |