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Dominio Aprilia a Jerez in gara uno, con un bravissimo Marco Melandri ed un Guintoli coriaceo, che alla fine però si è dovuto arrendere all’italiano. Il ravennate era partito cauto e nei primi giri aveva lasciato sfogare i suoi avversari, ma in seguito ha imposto il suo ritmo ed ha scalato la classifica, sino ad arrivare alle spalle del suo compagno di squadra che in quel momento comandava la gara. Nel corso del sedicesimo giro Marco lo ha superato ed in due giri è stato in grado di staccarlo di quasi due secondi, per poi andare a vincere in scioltezza. Guintoli si deve accontentare della seconda posizione e di venti punti, dopo una gara nella quale il suo avversario nella lotta per il titolo, Tom Sykes, si è dimostrato in difficoltà e ha chiuso al quinto poto limitando i danni. Ora sono 35 i punti che separano Guintoli da Sykes, e avrebbero potuto essere 30 se in Aprilia avessero deciso di dare ordini di scuderia senza dubbio antipatici, ma estremamente realistici. Terzo posto per Davies che compensa la Ducati dalla delusione Giugliano, caduto nel corso del tredicesimo giro. Qui a Jerez la Panigale ha mostrato problemi di grip alla distanza.
Chaz è riuscito a gestirli, mentre Davide non si è accontentato ed è caduto mentre stava dando l’assalto a quel terzo posto che il suo compagno di squadra è poi riuscito a conquistare. Rea, sempre più vicino alla Kawasaki, ha fatto molto meglio rispetto alle prove ed è riuscito a tenersi alle spalle Sykes. L’inglese della Kawasaki è stato autore di una gara anonima, a causa della difficoltà della verdona in ingresso di curva. Gara difficile per il team Kawasaki racing che oltre alle difficoltà incontrate dal leader della classifica lamenta la caduta di Baz che, superato da Melandri, ha toccato la gomma posteriore della RSV4 ed è scivolato nella via di fuga. Buona la gara di Laverty che alla fine fa meglio del suo rampante compagno di squadra che parte come missile ma poi fa la gara del gambero e scivola nella stessa curva fatale a Giugliano, un giro dopo l’italiano della Ducati.
Risultato deludente quello di Elias, che sulla pista di casa si aspettava molto di più. Invece ha dovuto lottare a denti stretti per avere la meglio sui due assatanati EVO Salom e Barrier che hanno chiuso nell’ordine, dopo aver dato spettacolo a colpi di carena e di staccate a ruota posteriore alzata. E per quanto riguarda lo spagnolo, primo delle EVO, la vittoria è doppia perché oltre ai suoi avversari ha saputo sconfiggere il dolore alla mano destra operata di recente. Buono il dodicesimo posto di Andreozzi, quarto EVO, mentre Canepa va a punti, ma il quattordicesimo posto dietro a Morais non è certo risultato al quale mirava il pilota Ducati. Un punto anche per Corti e la MV. Oltre ai già citati Giugliano, Lowes e Baz hanno concluso la loro gara con una scivolata anche Staring e Yates.