Michel Fabrizio: lo sport si fermi e chieda la pace

Michel Fabrizio: lo sport si fermi e chieda la pace
Carlo Baldi
L’ex pilota SBK e SS lancia un grido d’allarme invita lo sport mondiale a fermarsi per convincere Biden e Putin a trovare una soluzione alla crisi in Ucraina
2 febbraio 2022

Dopo aver annunciato il proprio ritiro dalle competizioni in segno di protesta per gli incidenti che nel 2021 hanno causato la morte di giovani piloti motociclisti, Michel Fabrizio lancia un altro messaggio, questa volta rivolto alla crisi che in Ucraina rischia di scatenare un conflitto su larga scala e che vede coinvolte le due tra le maggiori potenze mondiali: USA e Russia.

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“Le notizie drammatiche che arrivano dall’Ucraina non sono affare esclusivo di decisori politici e grandi potenze – ha scritto l’ex pilota del mondiale Superbike e Supersport - Tutti i cittadini del Mondo sono con il fiato sospeso, a causa del rischio imminente di una possibile terza guerra mondiale. La pandemia e lo spirito di collaborazione internazionale sembrano non averci insegnato nulla: è ora che ognuno dia il proprio contributo per sostenere il dialogo e impedire la catastrofe”.

Per farlo Michel si appella agli sportivi di tutto il mondo. “Il mondo dello sport, da sempre luogo di valori universali, non può voltarsi dall’altra parte e deve far sentire la propria voce. Chiedo agli sportivi di tutto il Mondo di interrompere le competizioni e che si attivino in prima persona per difendere la pace. Creiamo una delegazione con personalità sportive di primo piano - suggerisce Michel - per parlare direttamente con Biden e Putin, al fine di scongiurare un conflitto. Il dialogo deve prevalere su tutto e lo sport internazionale può fare molto."

E secondo Fabrizio l’occasione potrebbe essere colta in occasione delle prossime Olimpiadi Invernali di Pechino. “Sono un’ottima occasione per ribadire la ferma contrarietà all’escalation militare in Europa orientale. Gli sportivi si fermino in segno di protesta contro la guerra, boicottando le Olimpiadi, una manifestazione che non può svolgersi con il rischio imminente di un conflitto mondiale. Chiediamo quindi alla NATO e alla Russia di ritirare le truppe dai confini ucraini”.

Vediamo se l’appello dell’ex pilota cadrà nel vuoto o se invece qualcosa si smuoverà nel mondo sportivo e speriamo soprattutto che la crisi in Ucraina volga al termine al più presto.

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