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A volte nei test può succedere che i tempi delle Superbike si avvicinino a quelli delle MotoGP. Negli anni passati sulla pista di Jerez Jonathan Rea fermava i cronometri su tempi simili a quelle dei prototipi. Ieri a Portimao è stato invece Alvaro Bautista a completare un giro in 1’39”035 che non è solo quello più veloce mai fatto segnare da una moto derivata dalla serie sul tracciato dell’Algarve, ma che si avvicina moltissimo al giro veloce della MotoGP, stabilito da Francesco Bagnaia nel 2021 in 1’38”725. Solo 310 millesimi tra la Panigale V4R e la Desmosedici GP.
La prestazione di Bautista assume un valore particolare soprattutto perché è stata fatta a Portimao, una pista veloce. Quando a fare scalpore erano i crono di Rea, erano in molti a sostenere che uno dei motivi fosse che a Jerez le MotoGP non possono scatenare tutta la loro cavalleria e nemmeno sfruttare tutto il loro potenziale. Questa tesi va però a cadere su una pista come quella portoghese, che ha un rettilineo di quasi un chilometro e una sola frenata considerata impegnativa (a detta di Brembo). E’ quindi chiaro che le prestazioni delle migliori Superbike siano molto vicine a quelle delle migliori MotoGP, che nel caso specifico sono entrambe Ducati. Non dimentichiamo inoltre che la Panigale V4 è figlia della tecnologia e del know how che la casa italiana ha sviluppato nel mondo GP.
Non sottovaluterei poi le capacità di Alvaro Bautista che, come il vino, migliora invecchiando. Sino allo scorso anno la principale caratteristica dello spagnolo è stata quella di saper mantenere un ritmo impressionante in gara, un passo che nemmeno due piloti come Rea o Razgatlioglu riuscivano a sostenere. Il giro secco non era certo la sua specialità considerando che nei suoi due anni con la Panigale V4 Bautista ha conquistato 32 vittorie ma solo 6 pole position.
Nei recenti test invernali sembra invece che ora Alvaro sia in grado di essere velocissimo anche nel giro secco, come dimostra il tempone di Portimao. Un crono che ha un valore assoluto molto elevato in quanto è stato ottenuto utilizzando al posteriore una gomma Pirelli SCX, vale a dire una gomma da gara.
Grande merito di Bautista quindi ma anche di Pirelli, in grado di fornire ai propri piloti una gomma in grado di battere i record, ma anche di essere utilizzata per oltre 20 giri.
Per quanto riguarda il paragone con le GP mi torna in mente una frase che ho sentito pronunciare da un Team Principal alcuni anni fa: “Forse un giorno qualcuno ci spiegherà perché una Superbike che costa circa 300.000 euro può girare ad un secondo (a Portimao a pochi decimi) da una GP che costa in leasing 1,5 milioni di euro”. Misteri del motociclismo.