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E’ stata la giornata di Sykes, che entra nella storia in quanto unico pilota ad aver conquistato tre doppiette consecutive sulla pista di Donington Park. Se in gara 1 per vincere Tom aveva dovuto fare a gomitate con Rea, nella seconda una paurosa sbandata al secondo giro, ha di fatto escluso Johnny dalla lotta per la vittoria. Da li in poi Sykes ha potuto imporre il suo ritmo. Con la pista libera davanti a se e con la sua Kawasaki tornata finalmente ad essere competitiva per tutto l’arco della gara, Tom ha chiuso in solitaria con oltre nove secondi sul leader della classifica generale, al quale rosicchia 10 punti. Troppo pochi per poter sperare di riaprire il campionato, ma una fantastica iniezione di fiducia per il vice campione del mondo.
Rea deve ringraziare la sua buona stella per non essere caduto nella tremenda sbandata al secondo giro, che lo ha fatto retrocedere sino al settimo posto, ma non gli ha impedito di cogliere l’ennesimo podio. Dopo aver capito che la sbandata era dovuta alla pista e non alla sua Ninja, Johnny è stato autore di una rimonta rabbiosa che ha macinato tutti i suoi avversari ad esclusione di Sykes, che aveva conquistato un vantaggio ormai incolmabile.
Il terzo posto di Davies ripropone lo stesso podio di gara uno. Il gallese è stato bravo a recuperare posizioni dopo una partenza non troppo veloce, ma soprattutto a tenere la ruota di Rea quando il nordirlandese lo ha superato ed assieme si sono messi alla caccia di Haslam che era in seconda posizione. Leon da parte sua ha fatto il massimo che ci si potesse aspettare da lui. Con due costole incrinate ed una moto ben messa a punto, ma che è apparsa comunque lontana dalle due Kawasaki, l’inglese dell’Aprilia è partito benissimo ed ha mantenuto la seconda piazza sino a che Rea, Davies e Giugliano non l’hanno ripreso. A quel punto però non si è dato per vinto, ha stretto i denti ed ha battagliato con Davide chiudendo ancora al quarto posto.
Da Giugliano ci si aspettava decisamente qualcosa in più, ma in entrambe le gare odierne il pilota della Ducati ha accusato un notevole calo di grip. In questa seconda manche non ha dovuto rientrare al suo box per cambiare le gomme, ma non è mai riuscito a tenere il passo dei suoi avversari diretti, cedendo anche ad Haslam nelle fasi finali. Una quinta posizione che va senza dubbio stretta a Davide.
Dopo essere partito bene, Lowes ha fatto la gara del gambero sino al sesto posto finale. Esattamente il contrario di quanto ha fatto Torres, che partito ancora una volta con cautela, ha recuperato nel finale, superando Guintoli ed andando a concludere al settimo posto.
Badovini non ha ripetuto la fantastica prima gara ed ha terminato nono, anche a causa di una sbandata che per fortuna il pilota della BMW ha saputo controllare. Decima posizione finale per Baiocco, il cui compagno di squadra è stato vittima di un brutto high-side dal quale per fortuna non ha riportato conseguenze fisiche, se non una contusione ad un tallone. Oltre a Terol sono caduti anche Ponsson (contusone alla spalla destra) e Camier, mentre si sono ritirati per problemi tecnici VD Mark e Canepa.