SBK 2015, Laguna Seca. Appena scesi dal podio

SBK 2015, Laguna Seca. Appena scesi dal podio
Ecco le dichiarazioni dei tre piloti che hanno monopolizzato il podio di Laguna Seca. Chaz sceglie la tattica giusta, Sykes non si accontenta, mentre Rea ammette di aver pensato alla classifica del campionato
20 luglio 2015

Chaz Davies: «Sono davvero molto felice, perché qui a Laguna abbiamo raccolto i frutti del nostro lavoro. Il tracciato americano tende a limitare i nostri punti deboli mentre ci permette di sfruttare i nostri punti di forza e quindi abbiamo potuto costruire due belle gare, che sono andate esattamente come avevamo programmato. Non pensavo che sarebbe stato possibile girare in 1’23 in gara, ma invece ho potuto fare una serie di giri molto veloci all’inizio della prima manche ed ho spinto forte per i primi 12 giri, dopodiché si è trattato di gestire il vantaggio acquisito. Avevamo cambiato qualcosa per la seconda gara e le modifiche si sono rivelate utili. Ho preso qualche rischio nei primi giri con la pista bagnata ed ho avuto paura di cadere, ma fortunatamente ha smesso di piovere subito e le cose sono andate bene fino alla fine. Ringrazio tutto il mio team, la Ducati ed i nostri sponsor. E’ stato un weekend molto positivo, ed ovviamente nettamente migliore rispetto a quello dello scorso anno!» (ndr - Chaz cadde in gara 1 ed i medici non lo fecero partire in gara due)

Tom Sykes: «E’ stata una grande lotta quella che abbiamo fatto io e Jonathan per tutta gara uno. Ho visto solo e sempre “zero” sulla mia pit board e quindi ho dovuto gestire da solo la situazione. Sentivo il calo della gomma posteriore ed ho dovuto compensare in alcune zone della pista, cercando di modificare la mia guida come meglio mi conveniva.  Secondo non è il risultato ideale, ma nel complesso sono contento delle mie posizioni odierne, considerando le circostanze. Abbiamo fatto due piccole modifiche per gara due ed è stato strano, perché all'inizio sentivo di avere una moto con un set up davvero buono sotto la pioggia, mentre Chaz si è preso un paio di rischi, ma alla fine ha avuto ragione lui, perché in quel frangente è riuscito a creare un grande divario e penso sia stato probabilmente il fattore decisivo della gara. In seguito ho avuto un paio di avvertimenti dalla mia moto e non sono più stato in grado di attaccare Chaz. Nel complesso, sono abbastanza soddisfatto, ma in realtà non siano mai stati così vicini a lui da poterlo impensierire. Due secondi posti sono accettabili, ma di fatto è stato un altro pilota a portare a casa i premi in questo fine settimana».

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Jonathan Rea: «Ho provato spesso, ma non c'era nulla che potessi fare per passare Tom in gara uno. Lui ha tenuto un buon ritmo, ma sono sicuro che io avevo un passo ancora più veloce del suo. Il problema è stato che non riuscivo a sorpassarlo. Ho provato un paio di volte, ma sono andato largo ed era chiaro che avrei dovuto essere ancora più aggressivo, ma negli ultimi giri non ne ho avuto l'occasione. Tom stava guidando in modo molto intelligente. Nell'ultima curva ero un po 'indietro ed è stato uno di quei momenti nei quali bisogna usare il cervello, per capire che 16 punti sono molto meglio di zero punti. Abbiamo tenuto un buon passo anche in gara due e se non sono risuscito a passarlo è stata solo per colpa mia, perché ho fatto troppi errori. Sia Tom che io abbiamo perso un sacco di tempo nei confronti di Chaz quando stava piovendo, ma poi abbiamo tenuto un buon ritmo sino alla fine. Oggi forse ho fatto troppi calcoli e la terza posizione è proprio quella che mi sono meritato».

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