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Ancora Davies. A Laguna Seca il pilota gallese si è rivelato imbattibile ed anche in gara due e non c’è stato nulla da fare per i suoi avversari, ad iniziare dal dominatore di questo campionato, Jonathan Rea, preceduto come in gara uno anche dal suo grintosissimo compagno di squadra Tom Sykes.
Un Davies perfetto consegna una doppia vittoria alla Ducati, cosa che non succedeva dal 2012 quando a Imola fu Carlos Checa a salire per due volte sul gradino più alto del podio. Ma lo spagnolo guidava la pluri vittoriosa 1198, mentre Davies ha portato al doppio successo la tanto discussa Panigale. Nel box Ducati però si festeggia solo a metà, perché nel giorno del trionfo di Chaz, bisogna annotare una brutta caduta di Davide Giugliano. Nel corso del secondo giro l’italiano della Ducati è caduto, rotolando più volte nella sabbia della via di fuga. Trasportato al centro medico Davide se l’è cavata con una doppia contusione al ginocchio ed al tallone della gamba destra, oltre ovviamente ad un brutto spavento e ad un morale sceso sotto le scarpe. Sykes ancora davanti a Rea quindi, dopo una battaglia serrata, vinta dal vice campione del mondo che rosicchia otto punti al suo compagno di colori che ne mantiene però ben 125 su Sykes e 144 sul dominatore di questo weekend, Chaz Davies.
Dietro alle due Kawasaki ecco le due Aprilia e, così come in gara uno, la prima RSV4 e quella di Torres. Lo spagnolo non è partito bene come aveva fatto nella prima manche, ma grazie ad un ottimo ritmo ha recuperato terreno nei confronti del suo compagno di squadra, per poi superarlo e conquistare un buon quarto posto. Haslam paga senza dubbio una messa a punto non ottimale della sua moto, ma l’aver perso per ben due volte il confronto con il suo giovane ed irreverente compagno di squadra non ha certamente fatto piacere a Leon, che cercherà di rifarsi a Sepang, ai primi di agosto.
Dopo i problemi tecnici ed il ritiro in gara uno, Badovini si rifà in questa seconda manche, con un sesto posto inaspettato, davanti a VD Mark e Canepa. L’italiano del team Althea, che aveva fatto vedere buone cose nelle qualifiche, chiude ottavo, mentre il suo compagno di squadra Baiocco non va oltre il tredicesimo posto.
Mercado, Camier, De Puniet e Ramos concludono esattamente nelle stesse posizioni ottenute in gara uno, mentre vanno a punti anche Vizziello e Ponsson. Oltre a Giugliano è caduto anche Guintoli a causa di un malinteso con Lowes. Il pilota della Honda non si è accorto che Lowes stava rientrando al suo box, lo ha tamponato ed è caduto, danneggiando irreparabilmente la sua moto. L’inglese del team Crescent invece è tornato al box per montare le gomme rain. Decisione incomprensibile che ha compromesso la sua gara costringendolo al ritiro. Giornata da dimenticare per Salom ritiratosi anche in gara due per problemi tecnici.
Seconda vittoria stagionale per Davies che domina dal primo all’ultimo giro e precede le Kawasaki di Sykes e Rea. Giugliano è quarto davanti a Torres. Caduta per Haslam
Grandissima gara di Chaz Davies a Laguna Seca, che parte in testa e spinge come un matto, tanto da tenersi dietro i due piloti Kawasaki, ad iniziare dal cannibale Rea, che oggi raccoglie il suo peggior risultato stagionale, un terzo posto che però di fatto gli fa fare un altro passo verso il titolo mondiale.
Sulla tortuosa pista californiana è davvero difficile superare e se ne sono accorti sia Rea che Giugliano. Il primo ha tentato varie volte di superare il suo compagno di squadra, senza mai riuscirci, mentre l’italiano della Ducati ha impiegato tredici giri per disfarsi di un coriaceo Torres e per farlo ha dovuto prendersi dei rischi. Cosa che invece Johnny ha giustamente preferito evitare, visto che lui pensa ormai più al titolo che non alla vittoria in gara. Davies ha vinto meritatamente ed ha trovato due alleati in Sykes e Torres, che hanno stoppato Rea e Giugliano e gli hanno consentito una fuga più agevole, anche se va detto che probabilmente in questa prima manche Davies avrebbe vinto comunque, anche se il nordirlandese e l’italiano avessero avuto pista libera davanti a loro.
Primo gradino del podio per Davies quindi, che porta a sei le sue vittorie in Superbike, bissa la vittoria di Aprile ad Aragon e porta a due le vittorie della Panigale nel mondiale delle derivate dalla serie. A fare da valletti ecco un beffardo Sykes che è riuscito a tenersi dietro un rabbuiato Rea. Ma Johnny si può consolare guardando la classifica, che lo vede saldamente al comando con 129 punti su Sykes, 153 su Davies e 162 su Haslam. Il pilota Aprilia è stato autore di una delle sue peggiori gare stagionali e la sua caduta a cinque giri dalla fine lo ha relegato ad un misero tredicesimo posto finale. Bella gara invece per Torres che chiude quinto davanti a Lowes ed alla coppia Honda composta da Guintoli e uno spento VD Mark, che al contrario di Torres (entrambi erano al debutto su questo tracciato) non ci ha ancora capito molto di questa pista. Con il suo nono posto Mercado fa meglio in gara di quanto non avesse fatto in prova e precede la MV di Camier che chiude la top ten. Vanno a punti anche l’abulico De Puniet, un costante Ramos, il gia citato Haslam ed i due piloti Kawasaki Ponsson e Vizziello che raccoglie il suo primo punto mondiale, soprattutto perché sono ben sei i piloti che non hanno visto la bandiera a scacchi. Tra questi Ayrton Badovini ritiratosi dopo pochissimi giri per problemi tecnici, così come Canepa. Gara da dimenticare per Baiocco che prima non è riuscito a partire e poi si è insabbiato nella via di fuga. Sfortunatissimo Salom la cui Kawasaki si è fermata nel corso dell’ultimo giro.
Doppietta Ducati nella Superpole di Laguna Seca con Davies che precede Giugliano. Sorprendete terza posizione per Torres. In seconda fila le due Kawasaki, con Sykes davanti a Rea
Ducati davanti a tutti a Laguna Seca, con Davies che si aggiudica la sua prima Superpole in carriera e precede il compagno di squadra Giugliano, che molti davano per favorito in questa Superpole a stelle e strisce, assieme alle due Kawasaki, che invece si devono accontentare della seconda fila. Il gallese della Ducati non è riuscito a migliorare il giro record di Sykes dello scorso anno (1’21”811) ma con il tempo di 1’22”101 lo ha avvicinato di molto. Bravo Chaz che però deve ringraziare Giugliano che se non avesse commesso qualche errore di troppo forse ora starebbe festeggiando la sua sesta Superpole. Ma con i “se” ed i “ma” non si va da nessuna parte e quindi onore a Chaz che si conferma uno dei favoriti per le due gare di domani.
Qualche errore di troppo per Davide che domani non ne dovrà commetterne se non vorrà perdere il contatto con Davies e con le due Kawasaki. Sykes e Rea partiranno dalla seconda fila rispettivamente in quarta e quinta posizione, ma questo non significa che non abbiano (specialmente il nordirlandese) un ottimo passo di gara che domani potrebbe fare la differenza sulla distanza. Tra le Ducati e le Kawasaki si inserisce a sorpresa l’Aprilia numero 81 di Torres. Lo spagnolo ha come sempre impiegato poco tempo per imparare una pista molto particolare come quella californiana, anche perché il tracciato si addice al suo stile di guida. Il resto l’ha fatto il talento di Jordi, che ha finalmente imparato a sfruttare la gomma da tempo, cosa che sino ad ora non gli era mai riuscita. Bravo Torres, ma sarà difficile per lui tenere il passo delle rosse bicilindriche e delle verdone di Akashi. L’altra RSV4, quella di Haslam, partirà di fianco a Rea. Leon ha lavorato molto proprio sul ritmo di gara, ma così come il suo compagno di squadra anche l’inglese sembra un gradino indietro rispetto a Ducati e Kawasaki.
La terza fila sarà aperta da un bravissimo Canepa che anche in Superpole ha dimostrato di poter stare vicino agli ufficiali e che domani cercherà di approfittare di ogni loro più piccolo errore per portare a casa un risultato a sorpresa. Al suo fianco Lowes e Guintoli. L’inglese della Suzuki è stato autore di un “quasi contatto” con Giugliano sul rettilineo dopo i box. Davide lo ha portato fuori traiettoria ed Alex si è arrabbiato molto, ma la cosa non ha avuto strascichi. Guintoli aveva fatto vedere buone cose in qualifica e sperava certamente in un risultato migliore questo pomeriggio, ma si è invece dovuto accontentare della nona piazza. Quarta fila per un generoso e coraggioso Camier che si è conquistato la Superpole due grazie al secondo posto in Superpole uno, dietro a Badovini. Il pilota della BMW si è aggiudicato la prima delle Superpole con il tempo di 1’23”476, ma poi in quella decisiva ha fermato i cronometri sul 1’24”663, che significa l’ultima posizione della quarta fila, dietro anche a Salom, undicesimo con la Kawasaki semi ufficiale di Pedercini.
Baiocco, il sofferente Mercado (frattura ad un dito del piede) e VD Mark vanno a comporre la quinta fila, mentre De Puniet è solo diciassettesimo, tonando così agli scarsi risultati ai quali ci ha abituati da quando corre in Superbike.
L’inglese della Kawasaki chiude in testa le cronometrate di Laguna Seca, davanti alle Ducati di Davies e Giugliano. Salgono al quarto e quinto posto le Aprilia di Torres e Haslam
Sykes sente odore di Superpole, migliora il suo tempo di ieri e chiude in testa le ultime cronometrate di questa nona prova del mondiale Superbike, che si sta disputando sul circuito di Laguna Seca. Ancora una Kawasaki davanti a tutti quindi, ma ancora una volta le due Ducati la tallonano da vicino. Daves è secondo a 90 millesimi dal vice campione del mondo, mentre Giugliano è terzo a quasi tre decimi. Tutto secondo le previsioni, con la sola variante di Rea sesto, a quattro decimi dalla vetta della classifica.
Ma questo turno serviva soprattutto per definire i dieci piloti che potranno accedere direttamente alla Superpole 2 di questo pomeriggio (il via alla mezzanotte italiana) e Johnny non si è quindi dannato più di tanto per migliorare il suo crono di ieri.
Risalgono la classifica i due piloti Aprilia Torres e Haslam. Secondo un copione già visto i piloti di Noale seminano il venerdì per poi raccogliere il sabato. Haslam sistema al meglio la sua RSV4 mentre Torres impara in fretta circuiti quasi sempre sconosciuti. Anche a Laguna Seca il simpatico spagnolo ha dimostrato di imparare molto in fretta e se dovesse finalmente riuscire a sfruttare la gomma morbida da tempo, oggi pomeriggio potrebbe dire la sua. Dietro ai sei ufficiali ecco un ottimo Canepa, anche oggi velocissimo ed autore di un settimo tempo che lo catapulta direttamente in Superpole 2, assieme a Lowes, Guintoli e Salom.
Il primo degli esclusi è Badovini, undicesimo a soli sette millesimi da Salom. Il pilota della BMW dovrà lottare in Superpole 1 e vedersela principalmente con De Puniet, Baiocco, Camier, VD Mark e Mercado.
Il francese della Suzuki che sembrava aver ripreso almeno in parte la passata competitività, nel turno di questa mattina è ricaduto nell’anonimato, mentre a giustificare la posizione di Baiocco c’è il fatto che il pilota di Osimo non conosce la pista. Con il suo quattordicesimo posto Camier conferma come la sua MV non gradisca molto il tortuoso circuito californiano. VD Mark, forse deconcentrato da voci di mercato ancora da valutare, che lo vogliono ora in Yamaha SBK e subito dopo in MotoGP, è solo quindicesimo davanti a Mercado. L’argentino nella caduta di ieri si è fratturato un dito di un piede e corre quindi in condizioni menomate. L’ultimo italiano in classifica è Gianluca Vizziello che chiude ventunesimo e resta escluso da entrambe le Superpole.