SBK 2015, Misano. Biaggi: “Il mio favorito è Rea”

SBK 2015, Misano. Biaggi: “Il mio favorito è Rea”
Non è più in testa alla classifica, ma ha dimostrato che anche a 44 anni può competere con i primi della classe.I top rider della Superbike hanno affilato gli artigli ed hanno frantumato il best lap della pista romagnola
21 giugno 2015

Non è più in testa alla classifica, ma ha dimostrato che anche a 44 anni può competere con i primi della classe. Stimolati dalla sua presenza i top rider della Superbike hanno affilato gli artigli ed hanno frantumato il best lap della pista romagnola. Max è ancora sereno ed appagato da quanto ha fatto sino ad ora, ma sa che il momento difficile delle due gare da 21 giri ciascuna e a poco più di un ora l’una dall’altra sta per arrivare. Però  come si dice in questi casi : “comunque vada sarà un successo”.

Come è andata oggi?

«Tutto sommato sono soddisfatto di come è andata oggi. Le qualifiche e la Superpole sono state davvero molto combattute. In Superbike non mi ricordo di distacchi così esigui. Tra me (quinto) ed Haslam (secondo) ci sono solo 37 millesimi. Se con la gomma da tempo avessi rischiato qualcosa in più nelle prime due curve, forse ora sarei più avanti in griglia. Però non conoscevo le gomme da qualifica e non potevo saperlo». 

Haslam ti ha ringraziato per il tuo lavoro di tester, per come hai sviluppato la nuova RSV4

«Grazie al lavoro che ho fatto nei test qui a Misano, ho fornito ad Aprilia dati che hanno fatto guadagnare tempo anche ad Haslam e a Torres. Se non devi pensare ai rapporti ed alle sospensioni risparmi tempo e parti con un leggero vantaggio sugli altri. Abbiamo lavorato bene, ma la perfezione non esiste e quindi si può ancora migliorare. Però serve tempo».

Questa mattina non ti sei migliorato. Hai lavorato per la gara?

«Nella sessione di questa mattina non sono riuscito a migliorarmi perché le temperature erano più fresche rispetto a ieri e poi io non sono partito per fare il tempo, ma per sistemare la moto in funzione delle gare. Alla fine è saltata fuori questa seconda fila che mi soddisfa abbastanza. Certo se penso che con pochi millesimi di differenza avrei potuto fare addirittura meglio un poco mi spiace, ma mi dispiaceva di più quando correvo. Ora va bene così».

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Sykes dice che tu sei più veloce in uscita dalle curve, nelle ripartenze.

«Tutti i piloti dicono che gli altri sono più veloci nelle ripartenze, ma non sempre è vero. Torres ed Haslam me lo dicevano che in accelerazione perdevano terreno rispetto alle Kawasaki, ma da fuori non me ne accorgevo. Ora capisco che avevano ragione perché sono proprio le Kawasaki ad avere una grande accelerazione. Penso che il loro quattro cilindri sia quello con più coppia».   

Com’è il tuo passo di gara?

«Il mio passo di gara è buono, ma ho visto che sono in molti ad avere un buon passo di gara.  Le gomme ora riescono ad offrire un ottimo grip per tutti i giri della gara ed in molti riescono ad essere costantemente veloci. Penso che domani assisteremo a due gare molto combattute. Io partirò senza particolari tattiche e mi aspetto due gare certamente difficili».

Cosa ti aspetti dalle gare di domani?

«Ieri è stata una giornata fantastica che ricorderò per sempre. Oggi è andato tutto bene. Meglio di quanto pensassi perché alla fine il mio distacco dalla vetta è veramente minimo. Però la gara sarà un'altra cosa. Pensare di stare davanti a tutti è veramente chiedere troppo a se stessi. I miei avversari hanno i tempi giusti, sono più reattivi, conoscono bene le gomme e sanno cosa aspettarsi nell’arco della gara. Tutte cose che io non ho. Ho provato molto e fatto qualche simulazione, ma non è la stessa cosa. Non dobbiamo poi dimenticare che ora la pausa tra le due gare è molto diminuita rispetto a quando correvo io. Meno di un ora e quindi il tempo per recuperare è davvero poco. Sarà molto dura per me».

Cosa ne pensi di Torres che ha detto che domani ti starà dietro per imparare?

«Penso che più che dietro cercherà di starmi davanti. Non sono tanti i piloti spagnoli, a parte Checa, che hanno fatto bene in Superbike. Jordi l’ho visto bene. E’ bravo». 

Chi vedi favorito per domani?

«Guardando cosa è successo nelle gare precedenti appare chiaro che Rea ha dimostrato di avere qualcosa in più. E’ in piena forma ed è dotato di una grande intelligenza tattica. Nonostante abbia un notevole vantaggio in classifica continua a spingere forte e a vincere. A Portimao è caduto nella Superpole, ma poi in gara ha fatto una doppietta. Il mio favorito è lui».

Sei emozionato al pensiero delle gare?

Anche oggi ero un po' emozionato perché la Superpole era una tappa importante

«Io sono sempre stato abbastanza freddo nell’affrontare le gare, ma ora che ho perso l’abitudine a correre un poco di emozione c’è. Anche oggi ero un po' emozionato perché la Superpole era una tappa importante e lo consideravo uno dei momenti più difficili del mio weekend. Era facile commettere un errore e poi io non conoscevo la risposta della gomma da tempo. Alla fine penso di essermela cavata bene, anche se la posizione in griglia poteva essere migliore».

Come hai vissuto questa tua esperienza multimediale, con tante telecamere, microfoni e addirittura cardio frequenzimetri?

«E’ stata una cosa nuova. Quando correvo non era certo mia abitudine concedere spazio a cose che non riguardavano le prove o la gara, ma qui a Misano volevamo fare qualcosa di assolutamente innovativo e quindi mi sono prestato a queste iniziative che penso siano spettacolari».

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