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E’ stata una gara noiosa a causa dallo strapotere di Rea che fa doppietta a Portimao e porta a dieci le sue vittorie stagionali. Se Donington Park ci aveva mostrato un Rea battibile, queste due gare portoghesi ci restituiscono un Johnny incontenibile che annichilisce i suoi avversari e domina il campionato. Partito dall’ottava casella della griglia, Rea era quarto alla prima curva, terzo all’inizio del secondo giro e primo all’inizio del quarto. Un rullo compressore, ostacolato solo da un generoso (come sempre) Davide Giugliano, che è stato in testa e gli ha dato del filo da torcere dal terzo al nono giro.
Vinta la resistenza dell’italiano della Ducati, Johnny ha potuto imprimere alla gara un ritmo che nessuno è stato in grado di sostenere e che gli ha permesso di accumulare in pochi giri un vantaggio incolmabile. Giugliano porta a casa un secondo posto importante per lui e per la sua squadra, dopo una gara tutta all’attacco e con una moto che sta migliorando, ma non è ancora al livello delle Kawasaki. Haslam soffre e stringe i denti, sia per le sue costole incrinate, ulteriormente danneggiate dalla caduta in gara 1, che per un’Aprilia che su questa pista non ha trovato un assetto ottimale e quindi il terzo gradino del podio è un premio veramente meritato. Davies non solo non ripete il podio di gara uno, ma chiude a oltre dieci secondi da Rea e a quattro da Haslam, senza mai riuscire a lottare per la vittoria.
Rivedono la luce le due Honda, con VD Mark quinto davanti al compagno di squadra Guintoli. Su di una pista per lui completamente nuova Torres raccoglie un settimo posto davanti a Sykes. Il vice campione del mondo è precipitato in pochi giri dalla seconda all’ottava posizione a causa di un problema al pneumatico posteriore. La sua Kawasaki ha urtato un cordolo ed ha rotto il cerchio, che a sua volta ha danneggiato lo pneumatico che si è sgonfiato e se la gara fosse durata anche solo un giro in più Tom non avrebbe tagliato il traguardo. Mercado è nono davanti a Baiocco, ad un sorprendente Ramos e a Badovini, solo dodicesimo a causa di alcuni problemi alla sua BMW. Gara da dimenticare per Lowes, così come per Terol e De Puniet, con il francese che manca addirittura la zona punti e chiude sedicesimo. Non hanno tagliato il traguardo Barragan, Camier e Salom tutti per problemi tecnici. L’inglese della MV ha percorso solo pochi giri, come gli era successo anche in gara uno, mentre lo spagnolo è partito dai box, ma si è dovuto ritirare dopo poche tornate.