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Difficile accettare un secondo posto dopo una gara senza errori, su una pista difficile e scivolosa e dopo essere stato in testa per 14 giri su 20. Questa volta Sykes non ha nulla da rimproverarsi, ma ha comunque perso il braccio di ferro con il suo terribile compagno di squadra Jonathan Rea. Anche qui a Buriram così come a Phillip Island, il campione del mondo si dimostra cinico ed implacabile. Parte in testa per poi lasciar passare il suo compagno di squadra ed infilarlo a 3 giri dal termine, incrementando il ritmo per non dargli scampo. Siamo solo alla terza di 28 gare, ma al momento non si vede chi possa battere Johnny il cannibale che rischia di fagocitare anche questo campionato 2016.
Ci si aspettava forse qualcosa in più da VdMark, che dopo aver battuto le Kawasaki nella Superpole2 è stato l’unico in gara a tenere il passo delle Ninja ufficiali. Un piccolo problema al cambio nel corso del sesto giro, gli ha fatto perdere il contatto con i primi ed in seguito per il pilota della Honda è stato impossibile recuperare nei confronti dei due scatenati inglesi che lo precedevano. Michael porta comunque a casa un altro terzo posto dopo i due ottenuti in Australia e si conferma al secondo posto della classifica generale.
Gara da dimenticare per il suo compagno di squadra Nicky Hayden che si è dovuto ritirare per problemi tecnici nel corso del decimo giro, quando era ottavo nel gruppo degli inseguitori.
Che questa non fosse una pista per le Ducati era emerso sia lo scorso anno che nelle prove di ieri. I due piloti della Panigale hanno dato il massimo, ma mentre Davies ha chiuso al quarto posto, Giugliano è incappato in una scivolata innocua quanto devastante ai fini del risultato della gara. Risalito in moto, Davide ha chiuso fuori dalla zona punti in diciottesima posizione. Sorprendete il quinto posto del ventiduenne tedesco Reiterberger, non solo per il piazzamento, ma per i tempi che Markus ha fatto segnare nel corso della gara e che lo hanno portato a recuperare dalla nona posizione iniziale sino a precedere le due Yamaha di Lowes e Guintoli e la BMW del suo compagno di squadra Torres.
In casa Yamaha si sorride a denti stretti. Un sesto ed un settimo posto non sono da buttar via per una moto che ha alle spalle due sole gare in Superbike, ma dopo quello che ci aveva fatto vedere in prova era lecito attendersi di più da Guintoli che invece ha dovuto cedere anche al suo compagno di squadra Lowes. Visi finalmente sereni nel box Iodaracing, non solo perché per la prima volta entrambi i piloti sono giunti al traguardo (nono posto per De Angelis e decimo per Savadori), ma soprattutto perché il lavoro dei tecnici della squadra di Sacchi inizia a dare i suoi frutti, anche se le RSV4 nelle prove hanno lamentato qualche rottura di troppo. Camier raccoglie punti ed è undicesimo davanti a Ramos ed al solito generoso Baiocco che regala tre punti al team VFT, in veste di sostituto dello sfortunato Menghi. Forés ha stretto i denti per il dolore al dito fratturato in Australia ed operato di recente, ma non ha potuto fare più del quattordicesimo posto. Chiude la zona punti Brookes, mentre il suo compagno di squadra Karel Abraham è scivolato proprio nel corso dell’ultimo giro, quando era dodicesimo.
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