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Ed è arrivato anche il tanto atteso momento di Nicky Hayden. Ci voleva la pioggia malese per mettere le ali a Kentucky Kid che si è scrollato di dosso i sui avversari nel primo giro per poi tenere un ritmo che gli ha permesso di accumulare un vantaggio rivelatosi incolmabile. Solo nel finale uno strepitoso Davide Giugliano gli si è avvicinato e alla fine solo un secondo divide quelli che sono stati i due protagonisti di questa gara2 di Sepang. Per una volta quindi festeggia l’altro lato del box Ducati, quello di Giugliano che probabilmente se ci fossero stati due giri in più avrebbe raccolto la sua prima vittoria in SBK. Cosa che è invece toccata all’americano della Honda.
I due alla fine hanno fatto il gioco di Rea per quanto riguarda la classifica finale. Il campione del mondo uscente è prima riuscito a tenere il passo delle Ducati che si erano mese alla caccia di Hayden e poi nel finale ha sferrato il suo attacco a Davies. Una mossa vincente che per il nordirlandese significa dodicesimo podio in dodici gare e soprattutto altri tre punti guadagnati nei confronti di Davies che ora deve recuperargli 42 punti.
Quinto posto per uno dei più grandi esperti del bagnato che ci sia mai capitato di vedere, Anthony West. Quando piove l’australiano ha pochissimi rivali e lo ha confermato anche oggi portando ad un eccezionale risultato la Kawasaki privata di Pedercini. VdMark non ha l’esperienza e le capacità natatorie del suo compagno di squadra ma si è difeso alla grande ed ha chiuso sesto proprio davanti ad uno stoico Alex De Angelis. La guida fluida e dolce richiesta dalla pista bagnata ha reso meno penalizzanti le condizioni fisiche del pilota Iodaracing che si avvicina alle zone alte della classifica, in attesa che il suo braccio destro ritorni a funzionare a dovere.
Sykes passa dal Paradiso all’inferno e dopo il trionfo di gara1 mette in archivio una gara anonima chiusa con un mesto ottavo posto. Polveri bagnate anche per Camier e Reiterberger, primo dei piloti BMW, visto che il suo compagno di squadra Torres è solo tredicesimo, confermando le difficoltà della S1000RR sul bagnato. Correre sotto la pioggia non è mai facile e lo è ancora meno se sei un debuttante in Superbike ed hai visto solo due giorni fa la pista di Sepang. Non stupisce quindi più di tanto il quattordicesimo posto di Savadori che sull’asciutto aveva fatto vedere grandi cose, ma non conosceva le reazioni della sua RSV4 sotto la pioggia. Lorenzo porta a casa due punti, mentre non ne raccolgono Vizziello e Scassa, rispettivamente sedicesimo e diciassettesimo. Non hanno tagliato il traguardo Lowes e Abraham. Il primo era partito forte, ma poi aveva iniziato a perdere posizioni sino alla caduta. Il secondo si è ritirato per problemi tecnici alla sua BMW.