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Il responso delle prove e della Superpole era stato che le Kawasaki erano senza dubbio le moto da battere e la gara lo ha confermato. Peccato solo che i più agguerriti avversari delle verdone abbiano compromesso tutto nei primi tre giri. Pronti via ed alla prima curva una serie di contatti causa la caduta di Savadori e l’uscita di pista di Camier e Davies. Entrambi riescono a non cadere ed il gallese della Ducati rientra in ventesima posizione.
Rea e Sykes fanno il ritmo e Giugliano li segue, ma al terzo giro la gara perde altri due protagonisti. Il primo a scivolare è proprio Davide che risale in sella, ma rientra ultimo e la sua gara di fatto finisce li. Poche curve e a volare nella sabbia è Hayden, che danneggia la sua CBR e non può continuare. Da quel punto in poi la gara è vissuta sul duello di testa tra i due piloti ufficiali Kawasaki e sulla rimonta di Davies. Dietro ai due fuggitivi, troviamo a sorpresa il redivivo VdMark che deve guardarsi le spalle da un vivace Lowes. L’inglesino della Yamaha però non si smentisce e all’undicesimo giro commette un errore che lo relega al dodicesimo posto.
Con le prime tre posizioni in cassaforte, lo spettacolo è offerto dal gruppone degli inseguitori sui quali si avventa Davies che risale sino al quarto posto. Si arriva agli ultimi due giri, ma il tanto atteso attacco di Sykes non avviene e Rea porta a casa la sesta vittoria stagionale e sale sul gradino del podio che non frequentava da Assen (doppietta). Sykes si accontenta e consolida la sua seconda posizione in classifica davanti a Davies. Chaz compie un mezzo miracolo risalendo sino alla quarta posizione finale, alle spalle dell’olandesino della Honda che come Rea non saliva sul podio dalla seconda gara di Assen. Il gallese della Ducati è stato il più veloce in pista nel corso della sua furiosa rimonta e deve davvero imprecare alla sfortuna che lo ha buttato fuori pista alla prima curva. Senza quell’inconveniente Davies avrebbe certamente dato del filo da torcere alla due Kawasaki e visto come ha girato nella parte finale della gara avrebbe anche potuto mettersele dietro. Ma con i “se” ed i “ma” non si fa la storia.
Torres e Reiterberger chiudono quinto e sesto e lo spagnolo mostra quei lampi di classe che l’anno scorso lo portavano sul podio. Ora si deve accontentare della quinta piazza, ma la S1000RR (almeno ij queste condizioni) si mostra competitiva. Ottimo il lavoro di Canepa, alla sua prima gara con la YZF R1 ufficiale. Niccolò chiude al settimo posto una gara giudiziosa, senza errori e raccogliendo quell’esperienza che gli sarà utile domani in gara2. La rimonta di Camier non è stata roboante come quella di Davies, ma ha portato il pilota MV all’ottavo posto finale e non è certo cosa da poco visto che alla fine del primo giro Leon era penultimo. Chiudono nella top ten le Kawasaki private di Ramos e West, mentre De Angelis, partito dall’ultima casella dello schieramento, porta a casa quattro punti. Lowes paga con il tredicesimo posto uno dei suoi tanti errori e precede Giugliano, che non si è dato per vinto ed ha concluso a punti. Menghi chiude diciottesimo la sua prima gara in SBK, mentre Vizziello è ventesimo. Sfortuna nera per Fores, che nel finale accusa un guasto alla sua Panigale che lo costringe a gettare alle ortiche un ottimo sesto posto.