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E’ stata una gara meno spettacolare e più tattica rispetto a quella di ieri, ma alla fine il vincitore è stato lo stesso. Anche oggi Rea ha controllato la gara, ha atteso paziente che Sykes facesse l’andatura e quando il suo compagno di squadra ha sbagliato, si è messo sornione alle spalle del nuovo leader VdMark, con la calma di chi sa di avere qualcosa in più rispetto ai propri avversari. Per alcuni giri Johnny ha fatto le prove generali ed in fondo al rettilineo dei box chiudeva il gas per non superare subito l’olandesino della Honda. Era chiaro però che il sorpasso era nell’aria e infatti all’inizio del diciannovesimo giro Rea ha rotto gli indugi ed è andato in testa, seguito a ruota da Davies che ha, a sua volta, superato Vdmark per non lasciarsi sfuggire il nord irlandese. Si ripeteva così il duello che aveva infiammato la gara di ieri e le ultime dello scorso campionato. Questa volta però Davies non si è voluto accontentare, ha tentato il tutto per tutto ed ha esagerato, scivolando nella sabbia della via di fuga. Risalito in sella, ha concluso al decimo posto. A quel punto semaforo verde per Rea che è andato a vincere davanti ad un VdMark apparso molto concreto oltre che spettacolare. Ottima la gara del giovane pilota della Honda, che è rimasto sempre nelle prime tre posizioni ed alla fine è stato battuto solo dal cannibale Rea.
Davide Giugliano acciuffa per i capelli il terzo gradino del podio, strappandolo a forza a Nicky Hayden. L’italiano della Ducati è rimasto nelle prime posizioni sino al sedicesimo giro, quando nel tentativo di superare Sykes è arrivato lungo, con il risultato di ritrovarsi assieme a Tom in fondo al gruppo dei primi. Davide è stato bravo a crederci e a recuperare terreno sino al duello finale, vinto sull’ex campione MotoGP. Hayden questa volta non ha finito le gomme a metà gara come era successo ieri, ma è arrivato comunque abbastanza “impiccato” al confronto con Giugliano e si è dovuto accontentare del quarto posto.
Guintoli dimostra ancora una volta di saper sfruttare al massimo quello che ha a disposizione. Oggi la sua Yamaha è apparsa meno veloce rispetto a ieri (7-8 gradi più caldo) ma Sylvain non ha sbagliato nulla ed il quinto posto è certamente il massimo che oggi potesse ottenere. Sykes non ama questa pista e si è visto anche oggi. Tom si ostina a fare l’andatura all’inizio per poi perdere terreno o commettere errori nei momenti che contano. Oggi ha prima sbagliato una staccata e poi è stato….. accompagnato a bordo pista dal lungo di Giugliano.
Dietro al gruppo di piloti che hanno animato la gara si piazzano Torres e Reiterberger, rispettivamente settimo ed ottavo, ma staccati di oltre tredici secondi da Rea. Al nono ed undicesimo posto ecco le altre due BMW del padrone di casa Brookes e dell’ex MotoGP Karel Abraham. De Angelis che ieri si era fermato dopo pochi giri, oggi ha concluso la gara al tredicesimo posto raccogliendo i suoi primi punti in Superbike. Questa volta però a fermarsi è stata l’altra Aprilia, quella di Savadori, costretto ai box già al secondo giro. Stessa sorte per Camier ritiratosi un giro dopo l’italiano, mentre una scivolata ha costretto al ritiro la wild card Jones.