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Tom Sykes vince la gara più bella di questa stagione, resistendo alle due Ducati di Giugliano e Davies, che chiudono nell’ordine. Su tutti grava l’ombra del ritiro di Rea, quando Johnny era in testa alla corsa, a causa di un problema tecnico (probabile rottura del propulsore per la sua Ninja). Dopo il suo ritiro però lo spettacolo offerto da Sykes, Giugliano e Davies ci ha fatto dimenticare l’assenza del campione del mondo. La gara era stata interrotta con la bandiera rossa dopo soli cinque giri, a causa della caduta di Szkopek, con il pilota che restava fermo a bordo pista. Per fortuna nessuna grave conseguenza fisica per il polacco, che veniva trasportato in ospedale per ulteriori controlli.
In quel momento al comando c’era un determinatissimo Davide Giugliano, che dava l’impressione di voler resistere con le unghie e con i denti alle due Kawasakib che gli erano alle calcagna. La bandiera rossa però cancellava tutto, e si ripartiva per una seconda manche di 21 giri. L’italiano della Ducati partiva come un forsennato e dopo poche curve si portava in testa, seguito da Sykes e Rea.
Al terzo giro, il cavatappi era teatro di un sorpasso memorabile da parte di Rea, che superava tutti e due i suoi avversari e si portava al comando, mentre Davide da primo si ritrovava terzo. Ma la supremazia di Johnny durava poco, perché nel giro seguente il nordirlandese era prima costretto ad uscire sulla sabbia ed in seguito a fermarsi con la moto spenta. Sykes si ritrovava così in testa, con Giugliano alle sue spalle e Davies terzo, in piena rimonta. Negli ultimi giri Sykes tirava come un matto per tenersi alle spalle i due ducatisti, che si superavano varie volte senza però mai abbozzare un sorpasso nei suoi confronti. Quinta vittoria stagionale per l’inglese della Kawasaki, che grazie a questa prima posizione ed al ritiro del suo compagno di squadra riapre il campionato, portandosi a soli 46 punti da Rea.
Giugliano si conferma generoso e con tanta voglia di portare a casa il suo primo successo in Superbike, ma deve accontentarsi della seconda posizione, com'era già successo a Donington e a Sepang. Fantastica la sua lotta con Davies nei giri finali, con l’italiano che riesce a rintuzzare gli attacchi del gallese, svegliatosi troppo tardi, e lo relega al terzo posto.
Un’altra Ducati al quarto posto, ed è quella del bravissimo Xavi Forés, che regola il padrone di casa Hayden ed il connazionale Torres. VdMark si conferma genio e sregolatezza: va dritto al primo giro all’ingresso del cavatappi, e per poco non fa una frittata sfiorando l’incolpevole Lowes. Nella seconda manche parte ultimo, e compie una grande rimonta sino alla settima piazza.
Canepa continua a migliorare le sue prestazioni sulla R1 ufficiale, e termina all’ottavo posto nonostante Lowes gli cada davanti proprio all’ultima curva. Ma Niccolò è bravo a restare in sella e a tagliare il traguardo davanti a West e a Ramos, che chiudono la top ten. De Rosa, che ieri era caduto, oggi finisce undicesimo e conquista così i suoi primi punti mondiali. Non raccoglie punti Vizziello, diciassettesimo.
Savadori stava facendo un’ottima gara, ed era sesto prima che venisse interrotta. E’ partito forte anche nella seconda manche, ma ha esagerato ed è caduto al secondo passaggio. Gara sfortunata per l’altro pilota Aprilia, De Angelis, che ha rotto il freno anteriore proprio in fondo al rettilineo dei box, al secondo giro della prima gara. Alex è riuscito a non cadere, ma è stato costretto al ritiro. Camier oggi ha percorso solo due giri, prima che la sua MV lo lasciasse a piedi.