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La notizia non è tanto che Davies abbia fatto meglio di Rea, ma che gli abbia inflitto un distacco considerevole, che il campione del mondo ha tentato sino all’ultimo secondo di colmare. Alla fine però il responso del cronometro è stato chiaro: 1’46”229 per il gallese, contro 1’46”694 del nordirlandese. Sono 465 millesimi che pesano molto, soprattutto sul morale del pilota della Ducati, che qui a Imola vuole vincere e togliere quel sorriso di superiorità che Rea gli ha mostrato nel parc fermè di Assen dopo la Superpole.
Lotta aperta tra i due protagonisti del mondiale Superbike, mentre i loro compagni di squadra sono lontani. Sia Sykes che Melandri si sono fermati a quasi un secondo dal leader Davies, che ha percorso molti giri veloci, mostrando di avere un passo invidiabile.
Fores si conferma al quinto posto, ma con uno svantaggio di 1,6 secondi, a conferma che tra i primi quattro e gli altri qui a Imola c’è proprio un abisso. Lo spagnolo del team Barni è caduto anche oggi pomeriggio e poi si è migliorato di pochi decimi.
Sale al sesto posto Alex Lowes, che precede il solito generoso Camier e l’altra Yamaha ufficiale, quella di VdMark, che così come Torres e Hayden, non ha migliorato il suo crono del mattino. Entrano nella top ten e quindi nella Superpole2 anche un sorprendete Mercado, primo dei piloti Aprilia ed Eugene Laverty con la RSV4 del team Milwaukee. Buio peso per Lorenzo Savadori, diciannovesimo ed alle prese con grossi problemi di grip, che gli impediscono di guidare come potrebbe, su una delle sue piste preferite.
Dovranno passare attraverso la Supeprole1 il pilota BMW Jordi Torres ed i due piloti Honda Hayden e Bradl, che hanno chiuso nell’ordine dall’undicesimo al tredicesimo posto. Nonostante il dolore al braccio che lo sta limitando da quasi due anni, De Angelis è sedicesimo, davanti agli altri due italiani Russo e Badovini, che oggi ha ceduto la maglia nera dell’ultima posizione a De Rosa.