SBK 2017. I commenti dei protagonisti dopo Gara1

di Carlo Baldi
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Davies è passato dal lettino del fisioterapista al primo gradino del podio. Rea e Sykes puntano il dito sulla mancanza di grip, che ha ostacolato molto anche Melandri

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9 luglio 2017

Un Davies in formato Superman gioisce per quella che considera una delle più belle vittorie della sua carriera e già pensa alla gara successiva, nella quale dovrà prendere il via dalla terza fila a causa del nuovo regolamento. Rea ad un certo punto sperava di vincere ma la reazione di Chaz negli ultimi giri gli ha tolto ogni velleità di vittoria. Johnny dice di non pensare alla classifica, ma intanto afferma di essere contento per aver aumentato il suo vantaggio su Sykes. Da parte sua Tom ha accusato molto il calo di gomme e di grip che a metà gara ha posto fine alla sua leadership e lo ha costretto a correre in riserva e a limitare i danni.

Gara deludente per Melandri che con il caldo ha visto diminuire l’aderenza delle gomme. Per questo non ha potuto spingere forte come avrebbe voluto e dovuto per stare con i primi.

Chaz Davies: “Sono state due settimane difficili, trascorse sul divano e sul lettino del fisioterapista e quindi tornare in pista a Laguna Seca e vincere è una cosa davvero speciale. Questa vittoria significa molto per me, perché parlando con la squadra prima di venire qui avevo detto: ‘se potrò correre, sarò pronto a giocarmi il primo posto’. Ma è più facile a dirsi che a farsi. È stata dura. La temperatura dell’asfalto è salita molto ed il grip è calato. Non potevo forzare al 100% con l’anteriore, ma ho gestito la gara. Mi aspettavo che Johnny mi attaccasse negli ultimi giri ma non è successo ed ho ottenuto una delle vittorie più memorabili della mia carriera. Ora penseremo ad una strategia per domani (oggi, NDR), per attaccare partendo dalla terza fila”.

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Jonathan Rea: "Pensavo che sarebbe potuta essere la mia gara, ma oggi non c’era modo di battere Chaz. A metà gara circa mi sono sentito veramente a mio agio. Davies era stato più veloce di qualche decimo in alcuni giri, ma io sono riuscito a ricucire lo strappo ed ho pensato di poter vincere. Ma negli ultimi sette giri ho davvero lottato molto con l'ingresso in curva e perdevo terreno dall'ultima curva al T1. Chaz ha guadagnato due o tre decimi al giro negli ultimi sette giri proprio in quel settore, uno svantaggio notevole che non era possibile recuperare. Sentivo di poter essere veloce ovunque, tranne che nell'ultimo settore. II mio vantaggio in campionato è aumentato, ma non voglio pensare alla classifica sino alla pausa estiva ".

Tom Sykes : “Ho sentito che il mio passo calava verso la fine, ma era solo un calo di aderenza dello pneumatico posteriore in ingresso di curva. Sono deluso per questo, ma non ho potuto farci niente. Ho fatto del mio meglio durante la corsa per modificare il mio ingresso in curva, anche lavorando con il freno motore, ma non sono riuscito ad aumentare il grip. Sento che in molti parlano dell'elettronica, ma quando non c'è aderenza, non c’è aderenza e basta. Abbiamo fatto un buon passo in avanti rispetto a ieri e domani cercheremo di essere ancora più veloci. Oggi (sabato, NDR) ho vinto un'altra Superpole che è sempre una soddisfazione, ma per me è stato più importante il fatto che abbiamo migliorato il nostro set up e dobbiamo fare altrettanto per la gara di domenica".

Marco Melandri : “È stata una gara un po’ deludente perché avevamo il passo dei migliori in prova ma inaspettatamente abbiamo sofferto davvero tanto con il grip in gara, sia per quanto riguarda l’anteriore che il posteriore. All’inizio non riuscivo a spingere e speravo che con il passare dei giri la situazione migliorasse, invece abbiamo faticato molto. Ho cercato semplicemente di ottenere il miglior risultato possibile per noi, ed oggi non potevamo fare di più. Il caldo ha reso le cose più difficili per tutti, ma cercheremo di capire perché noi abbiamo avuto un calo più marcato. Partire dalla pole position domani ha un’importanza relativa, dobbiamo innanzitutto risolvere i problemi incontrati oggi in gara ma sono fiducioso che ce la faremo”.