SBK 2017. Il GP di Aragón, la parola ai protagonisti

SBK 2017. Il GP di Aragón, la parola ai protagonisti
Ecco le dichiarazioni dei primi tre piloti di Gara-2 ad Aragón. Davies è determinato a vincere, Rea è contento dei punti conquistati, mentre Melandri punta il dito sull’usura delle gomme
2 aprile 2017

Punti chiave

Chaz Davies

All’inizio sei rimasto un poco indietro a causa della tua posizione in griglia o era una tattica per preservare le gomme?

«Quando ho visto che nessuno davanti se ne andava non ho avuto fretta nel rimontare, ma allo stesso tempo non mi sentivo ancora completamente a mio agio sulla moto e quindi ho aspettato prima di spingere a fondo. Per la gara abbiamo cambiato il motore e questo non aveva la necessaria erogazione. Poi con il proseguire della gara e con l’usura delle gomme il ritmo è diminuito e le cose per me sono migliorate. Tanto che sono andato in testa ed ho imposto il mio ritmo».


Dopo queste prime sei gare quali pensi sia il gap tra Ducati e Kawasaki?

«Rispetto alla fine della passata stagione, loro hanno fatto un grande passo in avanti e noi ci dobbiamo impegnare per migliorare a nostra volta e rendere la nostra moto più performante. Al momento tendiamo a stressare troppo le gomme sia in ingresso curva che all’interno della curva stessa. La velocità massima ora è abbastanza buona, così come i rapporti del cambio, ma dobbiamo lavorare per migliorare la maneggevolezza della moto, che rappresenta al momento il loro punto forte».


Questa vittoria cambierà la tua tattica nelle prossime gare?

«No, la mia tattica sarà sempre la stessa. E’ facile dire “pensa a fare punti”. Io potrei finire sempre al secondo posto, in tutte le gare e raccogliere tanti punti in gare noiose. Però non sarebbe sufficiente per vincere il titolo. Io ho già finito il campionato Superbike in seconda e in terza posizione e ora lo voglio vincere e per vincere il titolo devi vincere le gare. Al momento non abbiamo il pacchetto necessario per farlo, ma oggi ci siamo riusciti e quindi continuiamo a lavorare duro per migliore, ad iniziare dai test di domani qui in Spagna».

 

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Jonathan Rea

Quando eri davanti hai provato a distanziare i tuoi avversari?

«Sono andato in testa abbastanza presto, ma poi non ho potuto staccare i miei avversari perché il vento sul rettilineo era molto forte e il gruppo si ricompattava».


Oggi non era possibile vincere?

«Quando Chaz mi ha superato ho dovuto incrementare il mio ritmo per restare con lui. Davies ha commesso alcuni errori ma nessuno così grave da permettermi di superarlo e di restare davanti. Nell’ultimo giro ci ho provato. Ho lottato per la vittoria, provando a superarlo in alcuni punti a me favorevoli, ma non ha funzionato. Però non me la sento di lamentarmi troppo, perché in alcuni punti del circuito eravamo davvero veloci. I miei complimenti a Chaz, perché vincere dopo la caduta di ieri è davvero una cosa impressionante».


Un weekend comunque positivo per te

«Sono contento per come ho guidato oggi e per i 45 punti che ho raccolto in questo weekend, anche se non ero al massimo della forma (influenzato ndr) La moto ha funzionato davvero bene e non vedo l’ora di correre ad Assen».   
 


Marco Melandri

Ci hai provato sino a quando le gomme te lo hanno permesso

«Sì, è stata una bella gara. All’inizio ho cercato di non stressare troppo le gomme, specialmente il posteriore, e risalire con calma la classifica. Quando ero dietro a Johnny  mi sentivo a mio agio e la gomma più morbida che avevamo scelto oggi mi dava il grip necessario. Mi sarebbe piaciuto provare ad andare in testa quando mancavano 7 o 8 giri alla fine, ma l’anteriore ha iniziato a darmi dei problemi. Quando è arrivato Chaz riuscivo a tenere il loro passo, ma non avevo abbastanza confidenza con l’anteriore per provare a superarli. A due giri dalla fine ho preso un grosso rischio all’ultima curva e quindi ho preferito portare a casa questo podio. Oggi questo era il risultato migliore che io possa ottenere. Per fortuna domani abbiamo una giornata di prove e potrò lavorare per migliorare la mia situazione».


I test di domani arrivano al momento giusto

«Sì, sarà una giornata di prove molto utile per me e sarà importante lavorare sull’usura delle gomme in gara  prepararci per Assen. Quella olandese potrebbe essere una buona pista per noi, sperando che il meteo sia buono, anche se non temo la pioggia».


Cosa ti manca per poter lottare per la vittoria?

«Dobbiamo lavorare ancora sull’usura delle gomme, per avere sempre il grip necessario in tutte le fasi della gara. Non siamo carenti in velocità, ma ci manca quel grip e quella fiducia indispensabili per spingere forte nelle decisive fasi finali e provare ad attaccare per vincere».

 

 

 

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