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Con le due sessioni cronometrate di oggi a Phillip Island è iniziato il mondiale 2017. La Superbike compie 30 anni e lo fa sulla fantastica pista australiana, in una giornata nuvolosa ma con temperature miti. Il turno decisivo è stato quello del mattino che ha visto un vero corpo a corpo tra Rea e Davies, conclusosi a favore del pilota della Ducati, che ha fatto segnare il fantastico crono di 1’30”189 ed ha preceduto di 66 millesimi il campione del mondo. I due si sono confrontati in pista ed hanno percorso alcuni giri gomito a gomito, ma senza nessun contatto. Pur migliorandosi di qui tre decimi rispetto alla pole fatta segnare nelle prove ufficiali di martedì, Rea ha dovuto cedere alla prodezza di Chaz, che è riuscito ad abbassare il suo miglior crono di ben sette decimi.
Sono riscontri cronometrici importanti, perché sfiorano il best lap della pista australiana (1’30”020 di Sykes nella Superpole 2016) ma sono stati ottenuti con gomme da gara. Terzo posto per un velocissimo Xavi Fores che era andato molto bene anche in prova, ma che oggi è riuscito addirittura a far meglio di Sykes e Melandri, che hanno terminato le cronometrate al quarto ed al quinto posto rispettivamente. Il pilota della Kawasaki fatica a trovare il feeling giusto con la sua Ninja su questa pista, che non è certo una delle sue preferite (solo quinto e sesto nelle gare dello scorso anno), mentre Marco nella seconda sessione è stato disturbato dal vento. Ha abbassato di quasi un decimo il tempo del mattino, ma non è riuscito a ripetere quel tempone che martedì lo aveva posizionato subito alle spalle di Rea. Nulla di allarmante per il ravennate, che ha ancora a disposizione la Superpole2 di domani per migliorare la sua attuale seconda fila.
Si sono qualificati direttamente per la Superpole2 anche Lowes e Savadori. L’inglese della Yamaha nel pomeriggio ha abbassato il suo tempo del mattino, ma è rimasto al sesto posto, mentre Lorenzo è passato dal tredicesimo posto del primo turno al settimo finale. Numero da circo questa mattina per il giovane pilota dell’Aprilia, che stava per essere disarcionato dalla sua RSV4 che scalciava come un cavallo imbizzarrito, ma Savadori è miracolosamente riuscito a restare in sella, pur spaccando il cupolino con il braccio.
Conquista la Superpole 2 anche Hayden, ottavo. Un risultato che però non deve trarre in inganno in quanto è il frutto di un solo giro veloce, al quale non ne sono seguiti altri. I problemi di gioventù della nuova CBR1000RR restano tutti, come conferma il sedicesimo posto di Bradl, causato anche da una caduta del tedesco nella sessione mattutina. Completano lo schieramento della Superpole le due BMW di Torres e Reiterberger, nono e decimo. Lo spagnolo è sembrato più costante rispetto al proprio compagno di squadra, che ottiene comunque un buon risultato, visto come erano andate le sue prove ufficiali di inizio settimana (quindicesimo).
Il primo degli esclusi dalla SP2 è Eugene Laverty che non riesce ad adattarsi alla RSV4 per i noti problemi di elettronica che ha evidenziato dopo le prove ufficiali. Delude VdMark solo dodicesimo con l’altra Yamaha ufficiale. L’olandesino non è ancora riuscito ad andare veramente forte con la R1 e spera di farlo magari nella prima Superpole di domani mattina. Male anche Camier, solo tredicesimo, ma senza colpe. Questa mattina la sua MV ha accusato un problema al propulsore che ha sporcato la pista d’olio, causando l’interruzione del turno con la bandiera rossa. Il problema non è stato risolto in tempo per la sessione pomeridiana e Leon è rimasto nel suo box.
Non male Krummenacher, quattordicesimo al debutto con la Kawasaki del team Puccetti, squadra a sua volta debuttante in Superbike. Lo svizzero precede un’altra Kawasaki privata, quella di De Angelis, che è caduto nel finale del turno del pomeriggio, mentre cercava di migliorare il suo crono. Gli altri italiani: diciassettesimo Badovini e ventunesimo ed ultimo Russo. Sfortunato Ayrton caduto nel finale per evitare Bradl, autore di un highside. Entrambi stanno lavorando per mettere a punto le rispettive moto, soprattutto in funzione delle gare di domani e domenica.