SBK 2017. Magny Cours, Gara-1. La parola ai protagonisti

SBK 2017. Magny Cours, Gara-1. La parola ai protagonisti
Ecco cosa hanno dichiarato i primi tre piloti di Gara-1 a Magny Cours, mentre Davies spiega il suo inaspettato decimo posto e Sykes…dà il bentornato a Baz
30 settembre 2017

E’ stata soprattutto la gara che ha consentito a Jonathan Rea di portare a tre i suoi titoli mondiali, e questo ha messo in secondo piano la bella lotta finale tra Melandri e Sykes. Un duello fatto di sorpassi a ripetizione, che ha avuto il suo apice nel contatto tra le moto dei due piloti che si contendevano il secondo gradino del podio. Alla fine ha avuto la meglio l’italiano, ma per Sykes è stato comunque un grande successo salire sul podio, nonostante la sua martoriata mano sinistra. Tom si congratula con Rea, e spiega perché lui di titoli ne abbia vinto uno solo. 


Gara da dimenticare per Davies, che ha comunque portato la sua Panigale R al traguardo lottando contro un’elettronica che l’aveva resa un cavallo imbizzarrito. Per quanto riguarda le dichiarazioni di Rea, è incredibile come la gioia per il titolo mondiale lasci ben presto il posto al pensiero per le prossime gare, e addirittura per i test invernali.  

 

Jonathan Rea: "Ad essere onesti non riesco a spiegare bene tutta la mia emozione. Sono super fiero della mia squadra e della Kawasaki. È stato un lavorocollettivo, e anche se sono io a èportare la moto oltre la linea del traguardo, sono state tante le persone che hanno reso possibile questa vittoria. Ogni stagione è a suo modo diversa e speciale. Il 2015 è stato un anno senza precedenti, sono entrato in un team di alto livello e con una moto ben sviluppata: una moto che era pronta per vincere, ed abbiamo vinto. Il 2016 è stato speciale, perché abbiamo avuto una ZX-10R nuova e sono davvero orgoglioso della mia squadra per averla sviluppata nel migliore dei modi. Abbiamo vinto molte gare nella scorsa stagione, e pur non avendo raccolto più punti rispetto alla precedente, siamo riusciti a capire la nostra moto e non è stato per niente facile. In questa stagione abbiamo mostrato tutta la forza della nostra squadra, della Kawasaki e di Pere Riba. Abbiamo fatto molti test invernali e abbiamo risolto molti problemi, e questo ci ha permesso di iniziare il campionato con una doppia vittoria, a Phillip Island ed in Thailandia. Devo ringraziare Mr. Matsuda e tutti coloro che in Giappone hanno lavorato duramente per permettermi di vivere il mio sogno. Io ho vinto le gare, ma c’è una lunga lista di nomi ai quali devo dire grazie. Ora penso alla gara di domani e al finale di stagione, a seguire penseremo al 2018, perché ancora non sappiamo con quali regolamenti correremo. I test invernali saranno molto importanti per la prossima stagione, e sono sicuro che la mia squadra e la Kawasaki daranno sempre il 100% ".

 

Marco Melandri: “È stata una gara fantastica. All’inizio le condizioni erano molto difficili e il grip era davvero scarso. Col passare dei giri ho preso fiducia e ho iniziato a spingere sempre più forte. Quando ho visto che Sykes era leggermente in difficoltà ho capito che potevo forzare ancora il mio ritmo, perché non eravamo in crisi con le gomme e nessuno sarebbe rientrato a cambiarle. Abbiamo fatto una battaglia spettacolare negli ultimi due giri. Ho dato tutto per recuperare, e onestamente oggi non avremmo potuto fare di più. Per domani spero in una gara asciutta, perché comunque qui sul bagnato è facilissimo commettere errori. Non abbiamo girato tanto sull’asciutto in questo weekend, ma saremo tutti nella stessa barca, e quindi siamo pronti a giocarcela”.  

 

Tom Sykes: “Considerando l'infortunio che ho avuto, sono felice di essere qui, più che l’essere salito sul podio. A volte ho lottato con l’aderenza delle mie gomme in curva, e Melandri nel finale era messo meglio di me. Mentre lottavamo per il secondo posto abbiamo avuto un contatto (dice letteralmente : "ci siamo dati un bacio”) quando le nostre traiettorie si sono incrociate. Oggi ho terminato al terzo posto, ma se qualcuno mi avesse offerto questo tipo di risultato solo due settimane fa, l'avrei preso al volo. Faccio ancora fatica a mettermi le calze la mattina, quindi non sapevo come avrei potuto guidare la mia moto. Grazie al mio team e alla Kawasaki per avermi permesso di correre nelle migliori condizioni possibili.”


A chi gli chiede quanto dolore abbia dovuto sopportare, Tom risponde: “In generale molto, ma nei cambi di direzione era davvero difficile”. 


Infine Sykes si congratula con Rea per il suo terzo titolo mondiale, e ad un collega che gli fa notare come lui di titoli ne abbia invece vinto uno solo ribatte: “Anche io avrei potuto avere nel mio curriculum tre titoli mondiali. Ricordiamoci che uno l’ho perso per mezzo punto contro un campione come Max Biaggi, e in un altro non sono stato aiutato dal mio compagno di squadra. Aiuto sul quale hanno invece potuto contare Biaggi e Guintoli che hanno vinto i due campionati ai quali mi riferisco”.

Che sia un modo per dare il bentornato a Baz, che è qui a Magny Cours in cerca di una sella per il prossimo anno?

 

Chaz Davies: “Eravamo partiti bene e la moto era competitiva a inizio gara, ma dopo tre giri abbiamo avuto un problema elettronico ed è diventato molto difficile controllarla. Il posteriore ha iniziato a bloccarsi e derapava molto in accelerazione. A quel punto ho solo puntato ad arrivare fino al traguardo. Naturalmente siamo un po’ delusi, anche perché ieri, sull’asciutto, avevamo fatto progressi costanti. Il nostro passo non era il migliore, ma eravamo comunque competitivi. Per domani speriamo di trovare pista asciutta già dal warm up, perché ci resta una modifica all’assetto da verificare. Sono abbastanza fiducioso riguardo alla direzione che avevamo imboccato ieri, quindi contiamo di rifarci con un bel risultato”.

 

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