Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Prima sessione di prove cronometrate per il mondiale Superbike a Jerez de la Frontera, in una giornata fresca e soleggiata, dopo le piogge cadute nel corso della notte. Oltre al solito strapotere di Jonathan Rea, questa prima sessione ha messo in luce molti outsiders ad iniziare dai padroni di casa Roman Ramos e Jordi Torres, che sono anche stati in testa alla classifica, prima che nei minuti finali il campione del mondo mettesse tutti tacere con un giro in 1’40”291, che è più basso di un secondo rispetto al record della pista che lo stesso Rea aveva ottenuto in gara nel 2015. Su un tracciato come quello di Jerez, staccare il secondo di 6 decimi nella prima sessione del weekend non è cosa da poco, ma ormai il pilota della Kawasaki ci ha abituato a simili exploit.
Alle sue spalle si è classificato Alex Lowes. Rinfrancato dal secondo posto di Portimao l’inglese della Yamaha è stato costantemente veloce ed ha preceduto di soli due millesimi Marco Melandri, primo dei piloti Ducati, con Davies solo settimo a quasi un secondo dalla vetta, ma più impegnato a trovare un buon assetto per la sua Panigale che non a guardare il cronometro.
Sulla pista dove nel 2013 ottenne una doppietta, Laverty chiude al quarto posto, confermando di puntare deciso al podio in questo penultimo round del campionato. VdMark con l’altra Yamaha ufficiale è quinto e precede la rivelazione Roman Ramos, che a venti minuti dal termine della sessione era in testa con la Kawasaki del team Go Eleven ed ha percorso molti giri veloci. Anche l’altro spagnolo Jordi Torres ha capeggiato la classifica, ma il suo è stato un solo giro veloce che lo ha posizionato all’ottavo posto finale.
Tom Sykes soffre ancora per la mano infortunata a Portimao, e non ha spinto subito, preferendo lavorare con i suoi tecnici al set-up della sua Ninja, per poi chiudere in nona posizione davanti al nostro Lorenzo Savadori.
Pur essendo la pista di casa Fores non entra nella top ten e precede De Rosa, autore di una scivolata nel finale del turno. Tredicesimo posto positivo quello di Sylvain Guintoli, rientrato nel mondiale Superbike dopo una stagione nel BSB ed al debutto assoluto con la Kawasaki del team Puccetti.
Le due Honda di Takahashi e Giugliano chiudono con lo stesso identico tempo di 1’43”402 e sono in fondo alla classifica, ad oltre tre secondi da Rea. Sul tortuoso e tecnico tracciato andaluso la nuova CBR mostra tutti i suoi attuali limiti, ma piloti e tecnici sono al lavoro per migliorare la situazione.
Dovrà lavorare molto anche il team di Camier visto che il pilota MV è solo diciassettesimo. Per quanto riguarda gli altri italiani, Russo e Andreozzi sono rispettivamente quindicesimo e sedicesimo, mentre Badovini ha terminato la sessione al ventunesimo posto, complice anche una scivolata nei minuti finali.