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Pur partendo dalla terza fila, a Rea è bastato un solo giro per portarsi in testa ed imporre il suo ritmo, che anche oggi è stato insostenibile per tutti i suoi avversari. Nonostante un problema con la seconda marcia che lo ha rallentato a sette giri dalla fine, e qualche perdita di aderenza dovuta ai numerosi dossi presenti sul tracciato portoghese, Johnny non ha avuto rivali, anche perché Chaz Davies, che era in seconda posizione ed era l’unico che girava su tempi vicini ai suoi, è caduto a due giri dalla fine alla curva due rendendo ancora più facile il trionfo del campione del mondo in carica, che ora vede molto vicino il suo terzo titolo mondiale.
Quando mancano tre round e ci sono ancora 150 punti disposizione, Rea ha un vantaggio di 120 punti su Sykes e 135 su Davies, che con la scivolata di oggi non ha approfittato dell’assenza di Tom nella lotta per il secondo posto in campionato. La caduta del gallese della Ducati ha permesso a VdMark di salire sul secondo gradino del podio: un risultato meritato da parte del giovane olandese della Yamaha, che così come aveva fatto anche ieri, ha condotto in porto un’ottima gara senza commettere errori e sfruttando al massimo il potenziale di una R1 che non è ancora al livello delle Kawasaki o delle Ducati.
Melandri chiude al terzo posto una gara difficile, nella quale ha dovuto correre ad elastico. La sua moto non era a posto ed un problema al freno posteriore manuale ha aumentato le difficoltà del ravennate, che non ha mai mollato ed è stato premiato dal podio. Laverty conferma ancora una volta i progressi Aprilia, ma c’è voluta tutta la grinta e l’abilità di guida del nordirlandese per portare la RSV4 al quarto posto, a meno di tre secondi dal podio. L'esperienza consente ad Eugene di guidare sopra i problemi, più di quanto possa fare Savadori, che porta comunque a casa un onorevolissimo sesto posto. Tra le due Aprilia si inserisce Jordi Torres: partito come sempre… con calma, lo spagnolo del team Althea è stato autore dell’ennesima rimonta, che lo ha portato al quinto posto finale. Doverosa la menzione a Badovini, che con la Kawasaki del team Grillini ottiene il nono posto finale, che è anche il suo miglior risultato stagionale.
Molte le cadute, oltre a quella di Davies. Al primo è toccato a Russo, che è caduto alla curva cinque ed ha travolto l’incolpevole Ramos. Entrambi poi sono rientrati in pista, per chiudere rispettivamente al quattordicesimo ed al quindicesimo posto. Al quarto passaggio è caduto De Rosa, mentre Forés ha atteso il decimo giro per gettare al vento una quinta posizione che avrebbe anche potuto trasformarsi in un podio.
Brutta la caduta di Lowes: l’inglese della Yamaha è stato vittima di un high side ed ha dovuto ricorrere alle cure della Clinica Mobile. Sfortunata la gara di Camier. La sua MV ha iniziato a fumare attorno al terzo giro, ma lo ha appiedato al decimo, impedendo a Leon di concludere un’ottima gara.
Non ha preso il via Stefan Bradl, dolorante ad un polso a causa della caduta di ieri. Il suo compagno di squadra Takahashi ha chiuso invece il suo primo weekend in Superbike con un inaspettato decimo posto.