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Le sorprese non sono mancate in questa seconda sessione di prove cronometrate disputate nella Cattedrale della velocità, ad Assen, ma riguardano le posizioni dalla terza in giù, perché ai primi tre posti ci sono sempre loro: Rea, Davies e Sykes.
In un turno nel quale i primi quindici sono divisi da un secondo e quattro decimi, i primi tre hanno comunque fatto la differenza, staccando di quattro decimi un ottimo Torres, che è riuscito a portare in quarta posizione la BMW del team Althea. Con una zampata ad un quarto d’ora circa dalla fine, Rea è balzato in testa alla classifica con un crono che è di un solo secondo sotto il best lap della pista olandese, stabilito da Baz nel 2014, quando però la pista era in una conformazione diversa. Hanno resistito al campione del mondo solo Davies e Sykes, staccati di poco più di un decimo. Anche ad Assen, quindi, sarà lotta a due tra Kawasaki e Ducati, che spera in un recupero da parte di Melandri, oggi solo decimo a quasi nove decimi dal leader Rea.
Oltre alla sorpresa Torres, da rimarcare le prestazioni dei piloti Aprilia e MV. Dietro allo spagnolo della BMW troviamo infatti Lorenzo Savadori, quinto a mezzo secondo dalla vetta, autore di un grande giro nelle fasi finali. Ma ciò che stupisce non è tanto la quinta posizione del giovane pilota italiano (non è certo la prima volta che Lorenzo chiude le prove nelle prime posizioni), quanto il fatto che al settimo posto si sia classificato Eugene Laverty, a dimostrazione che entrambe le Aprilia oggi sono andate davvero forte.
Tra Savadori e Laverty si è inserito in sesta posizione Leon Camier con la MV. Dopo un weekend spagnolo da dimenticare, l’inglese è stato autore di un ottimo giro, chiuso a soli sette decimi dalla prima posizione.
Deludono invece le due Yamaha, ad iniziare dal padrone di casa VdMark, che con il suo quarto posto di questa mattina aveva illuso i tifosi olandesi. Nel pomeriggio il pilota della Yamaha non è andato oltre l’ottavo posto, precedendo il suo compagno di squadra Lowes, il quale questa mattina era stato autore di una scivolata che non aveva compromesso di tanto il suo risultato, mentre nel pomeriggio si è ripetuto, ma questa volta ha distrutto la sua R1.
Con la decima posizione, Melandri ha acciuffato l’ultimo posto libero nella Superpole-2 di domani, mentre ne sono invece stati esclusi, tra gli altri, uno sfortunato Forés - quinto nella prima sessione ma vittima di problemi tecnici nel finale di questo secondo turno -, i due piloti Honda, Hayden e Bradl, De Angelis e De Rosa, al debutto quest’anno in Superbike. Dovranno disputare la Superpole-1 anche Mercado, scivolato poco prima di Lowes, e gli italiani Russo e Badovini, rispettivamente penultimo e ultimo.