Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Cielo nuvoloso e temperature decisamente basse questa mattina, ad Assen, per le prime prove cronometrate del quarto round del campionato mondiale Superbike. Nella "Cattedrale della velocità" il più veloce è risultato Tom Sykes, che sembra quindi essersi messo definitivamente alle spalle il virus che lo aveva debilitato ad Aragón. Il suo miglior tempo di 1’35”676 è già più basso del record della pista che Rea aveva stabilito in gara nel 2015 (1’35”889), e questo ci fa capire come sia Sykes che lo stesso Rea, che lo segue staccato di soli due decimi, siano partiti davvero forte, grazie anche alla giornata di test svolta ad Aragón il lunedì dopo la gara e alle due disputate successivamente a Portimão. Una Kawasaki già al massimo quindi, ma Davies non è lontano e cede solo tre decimi al leader Sykes. Sul suo circuito di casa VdMark è quarto, e non si vuole far sfuggire l’occasione di regalare alla Yamaha il primo podio con la nuova R1.
Il secondo pilota Ducati in classifica non è Melandri, solo decimo e staccato di un secondo e due decimi dalla vetta, ma lo spagnolo Forés, quinto davanti ad un brillante Hayden. L’americano sfrutta la grande conoscenza della pista da parte del suo team, l’olandese Ten Kate. Una piacevole sorpresa il settimo posto di Alex De Angelis, con la Kawasaki privata del team Pedercini. Il pilota di San Marino precede l’Aprilia di Laverty e la BMW di Torres. Lowes aveva iniziato bene il turno, ma poi non si è migliorato ed è solo undicesimo, davanti a Camier e a Lorenzo Savadori. Al rientro dopo l’infortunio di Buriram, che gli aveva fatto saltare il round di Aragón, l’italiano dell’Aprilia è entrato in pista verso la fine del turno, percorrendo solo tredici giri.
De Rosa, al debutto con la BMW ex Reiterberger, è diciottesimo e precede Russo, con la Yamaha del team Guandalini. Ayrton Badovini chiude invece in ultima posizione: il pilota di Biella è rimasto a lungo nel suo box, ed ha potuto percorrere solo due giri a causa di problemi tecnici che hanno afflitto la Kawasaki del team Grillini.