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Tom Sykes
Finalmente una vittoria.
«Sì. Ci voleva. Ieri sera sono andato a letto, ma non riuscivo ad addormentarmi. Ero scontento di come era andata la prima gara e del fatto che qualcuno nel mio team mi aveva chiesto perché non fossi riuscito a superare Davies e a salire sul podio. Oggi dovevo e volevo ottenere un buon risultato. Volevo dimostrare a me stesso e agli altri che sono ancora il pilota che in passato ha vinto molte gare ed un titolo mondiale. Inoltre questa mattina ho visto la gara di Krummenacher, che è partito ultimo ed ha concluso al secondo posto girando al doppio della velocità degli altri e questo mi ha dato un’ulteriore carica».
Una vittoria scaccia crisi?
«Ultimamente ho trascorso dei momenti difficili, ma dovevo trovare la forza di reagire. Ho pensato a tutto il lavoro fatto per arrivare dove sono e anche che ai risultati di questo inizio di stagione, che non sono stati quelli che volevo e che non mi ripagavano di tutto il lavoro e l’impegno che avevo messo nei test invernali. Quella di oggi è stata una vittoria molto importante, che mi ha emozionato. Sono stato molto veloce e costante, e sono riuscito a girare per tutta la gara sui tempi delle prove. Ho commesso solo un piccolo errore a pochi giri dalla fine, ma con le gomme consumate ci poteva stare. E’ una vittoria che voglio dedicare alla mia famiglia, ai miei amici ed al mio team».
Cosa hai cambiato sulla tua moto rispetto a ieri?
«Non ho cambiato niente sulla mia moto. E cambiata solo la mia determinazione e la mia voglia di vincere. Sono partito forte, e quando ho visto che avevo la pista libera davanti a me ho voluto sfruttare questa opportunità e dimostrare a tutti che posso ancora essere il più veloce».
Qualcuno diceva che con questa moto poteva vincere solo Rea
«Esatto. Era ora che anche io vincessi, proprio per dimostrare che so sfruttare la mia Kawasaki e che sono un top rider della Superbike. Il mio team a volte mi mette molta pressione, ma è normale visto che siamo in un team ufficiale dalle grandi ambizioni. Oggi ho tramutato la pressione in determinazione, e vinto proprio sul circuito dove Rea è più forte».
Jonathan Rea
«La mia posizione in griglia non mi ha certamente aiutato all'inizio. Ho sprecato un sacco di tempo ed ho stressato le gomme per rimontare dalla nona posizione. Quando ho avuto la pista libera ho potuto vedere che il divario nei confronti di Tom restava costante. Ho anche incontrato alcuni problemi con delle vibrazioni all’anteriore. E la moto si è rivelata un poco instabile. Ho gestito la mia gara e ho capito subito che oggi non sarebbe stata la mia giornata. Tom è stato più forte, ma la mia gara è stata compromessa dal mio nono posto in griglia. Non puoi dare a un pilota come Tom la possibilità di partire in pole position. Complimenti a lui ed alla sua squadra, hanno fatto un ottimo lavoro. Io raccolgo questi punti e penso a Imola. Ho un vantaggio di 30 punti in classifica, e ho raggiunto l’'obiettivo che avevo in questo round».
Michael van der Mark
«Oggi purtroppo la mia moto non era a posto come ieri, ed è stato tutto più difficile partendo dalla terza fila della griglia. Quando Rea mi ha superato ho provato a resistergli, ma poi nel finale ho avuto un piccolo problema e ho capito che non avrei potuto contendergli la seconda posizione. Ho stretto i denti e alla fine ho ottenuto un altro podio davanti al mio pubblico, e questa è la cosa più importante. E’ stato un weekend incredibile, nel quale siamo stati veloci sin dall'inizio. Abbiamo avuto un meteo pure incredibile, moltissime persone: ho davvero apprezzato la mia gara di casa e sono davvero felice di aver conquistato due trofei. Non vedo l'ora di andare a Imola, ma prima speriamo di fare un buon test a Brno. Abbiamo alcune cose da provare sulla moto, ma in generale ormai abbiamo trovato un buon assetto e speriamo che anche a Imola possa funzionare. Se riusciremo a trovare un po 'di velocità in più a Brno, saremo in grado di lottare per la vittoria davanti ai tifosi italiani della Yamaha».
Xavier Forés
«E’ stata una gara simile a quella di ieri. All’inizio ho cercato di seguire Sykes, ma anche di non stressare troppo la gomma. Quando Rea e Van der Mark mi hanno superato ho cercato di restare con loro, ma ho fatto alcuni piccoli errori, e poi a cinque giri dalla fine ho cominciato a far fatica a guidare per colpa della gomma davanti. E’ stato un weekend più duro di quello che pensavo e dal quale ho cercato di tirar fuori il massimo. Siamo stati competitivi in prova e anche in Superpole, ma in gara non c’è stato niente da fare, nel finale non avevamo il passo necessario per poter lottare per il podio».
Marco Melandri
«Oggi ho dato il massimo ed ho lottato come se mi stessi giocando la vittoria, ma purtroppo è stata una gara difficile. Anche oggi ho dovuto fare i conti con lo stesso problema che da tempo ci penalizza. Il nostro potenziale è più alto e sia la mia squadra che la Ducati stanno lavorando tanto per migliorare e quindi sono fiducioso per il futuro. I test della prossima settimana (a Brno il 25 e 26 Aprile) saranno molto importanti. Credo che la soluzione ai miei problemi non sia lontana, e quindi spero di tornare presto a lottare per il podio e la vittoria».
Michael Ruben Rinaldi
«Pensavamo di poter fare di meglio. Abbiamo lavorato molto sulla seconda parte di gara, ma purtroppo dopo la partenza abbiamo riscontrato un problema che ci ha penalizzato. Peccato, perché il nostro potenziale sta crescendo, ma queste sono le corse. Ma guardiamo ad Imola, una pista che mi piace molto e dove posso continuare a migliorare».
Chaz Davies
«Guardando il lato positivo, non abbiamo perso tanti punti in campionato, ma la gara di oggi è stata più complicata rispetto a ieri. Abbiamo cambiato l'assetto, ma nelle prime fasi non ero al 100% a livello di grip e sul finale ho avuto delle vibrazioni sul posteriore che mi hanno rallentato. Dobbiamo ancora capire cosa le abbia causate, ma da quel momento in poi ho semplicemente cercato di portare a termine la gara. Abbiamo faticato più del previsto qui ad Assen, ma la base è buona, e dobbiamo solo essere più reattivi. Imola ci ha portato bene negli ultimi anni, quindi spero di raccogliere dei risultati migliori».