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Jonathan Rea
«E’ stata una gara molto divertente, ma anche difficile: ho dovuto lottare con VdMark, e sapevo di avere Davies alle mie spalle. Nel corso della gara ho provato almeno tre volte a staccare i miei avversari, ma non è stato possibile. A quel punto ho preferito mantenere la testa della gara per poterla gestire. Mi sono risparmiato per i giri finali, e quando ne mancavano quattro ho iniziato a spingere forte e a tirare fuori tutto quello che avevo. Questo mi ha permesso di prendere un leggero vantaggio che si è rivelato sufficiente per vincere. Sono molto felice, anche perché la mia moto qui è stata perfetta. Nelle prove abbiamo lavorato bene ed abbiamo fatto dei long run che ci hanno fatto comprendere come funzionavano le gomme usurate, e come guidare in quelle condizioni. La gomma anteriore che ho scelto non era quella che mi dava il maggior feeling, ma era la più affidabile sulla distanza, e infatti è stata la scelta giusta. Pirelli ha lavorato davvero bene sino ad ora, e spero che continui a progredire e a fornirci sempre qualche novità migliorativa. Questa pista è forse la mia preferita: ci ho girato tanto in passato, anche nei test, e la conosco molto bene. Inoltre ritengo sia una di quelle piste dove il pilota fa ancora la differenza. Qui puoi andare forte anche se la tua moto non è perfettamente a punto. Questa è la mia dodicesima vittoria ad Assen: non so se sia un record, ma sono comunque contento di riuscire a entrare nella storia della Superbike, e pensare che in futuro mi si possa ricordare come uno dei protagonisti di questo campionato. Per domani spero di avere ancora un buon feeling all’anteriore anche nei giri conclusivi».
Michael van der Mark
«Durante la gara ho cercato di risparmiare le gomme per il finale, anche perché vedevo che Johnny non stava spingendo al massimo e che teneva qualcosa per gli ultimi giri. Avevo paura che se ne potesse andare, quindi ho deciso di stargli incollato il più possibile, con l’obiettivo di attaccarlo nell’ultimo giro. Però lui ha preso un piccolo vantaggio, e non sono stato in grado di tentare un sorpasso. Assen è una pista dove riesco a dare il massimo e che mi piace moto, inoltre la conosco molto bene: la mia moto non era al massimo, ma qui un pilota può spingere a fondo anche se la sua moto non ha un setting perfetto. E così è stato. Per domani dobbiamo chiedere qualcosa di più alla nostra moto per poter stare con Rea sino alla fine e puntare alla vittoria. Il calore del pubblico è stato incredibile, e l’ho avvertito anche durante la gara. Sono contento che sia venuta così tanta gente, e penso che sia anche grazie a me se il pubblico olandese ora è più vicino alla Superbike di quanto non lo sia stato in passato».
Chaz Davies
«E' stata una bella battaglia. Michael mi ha soffiato sul collo per tutta la gara e alla fine mi ha superato. Ho pensato di rispondergli e di superarlo a mia volta, ma poi mi sono accorto che lui aveva un ritmo superiore al mio e allora ho lasciato che fosse lui a tenere il passo di Rea. Sono davvero contento di questa gara anche perché ieri è stato molto difficile, poi in qualifica ci siamo migliorati ed oggi ritengo di aver fatto un ottimo lavoro. Partiremo da qui per apportare alcune modifiche migliorative alla nostra moto per la gara di domani. Partirò ancora dalla terza fila, proprio come oggi e spero di riuscire a recuperare in fretta perché diventa sempre più difficile».
Tom Sykes
«Il quarto posto di oggi in gara è stato dovuto al fatto di essere partito un po' indietro, perché il set-up della moto era davvero valido e anche la velocità era abbastanza buona. Forse abbiamo perso un po' nei primi giri, ma la nostra moto è rimasta molto consistente. Alla fine ho girato sui tempi di chi ha vinto, ma non sono riuscito a superare Davies, che guidava in modo diverso rispetto ai piloti che ho superato sino ad arrivare a lui, e che tenevano una linea diversa. Chaz stacca molto forte e la sua moto ha una gran accelerazione.
Ho mancato il podio, ma siamo andati molto bene dove si poteva far scorrere la moto. Domani proverò a sfruttare la pole position con la griglia ribaltata».