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Tanto per cambiare il più veloce in pista è stato Jonathan Rea, ma questa volta i suoi avversari sono molto vicini, ad iniziare dal suo compagno di squadra Tom Sykes, che ha terminato a soli due decimi da Johnny. Il campione del mondo ha fatto segnare il suo best lap nel primo turno (1’37”202), quello più fresco, girando subito sotto il record della pista stabilito in gara da Sykes nel 2017. Nelle altre due sessioni Johnny si è limitato a lavorare con la sua squadra in funzione delle gare di domani e domenica.
Sykes è stato il più veloce nella seconda sessione, avvicinandosi al suo compagno di squadra e precedendo Lorenzo Savadori. Il giovane pilota italiano è stato autore di un’ottima prestazione che gli ha permesso di chiudere al terzo posto la seconda sessione, a pochi decimi dalle due Kawasaki ufficiali, mentre nel terzo è stato superato di soli quattordici millesimi da Alex Lowes, che vuole rifarsi dopo il brutto weekend di Portimao.
Alle spalle dell’inglese troviamo l’altra Yamaha ufficiale di VdMark e dietro di lui, in fila indiana, tutte e quattro le Ducati Panigale.
Rinaldi e Davies hanno fatto segnare esattamente lo stesso tempo (1’37”710) ed hanno preceduto Melandri per quattro e Fores per venti millesimi. Non è stata una giornata facile per nessuno dei piloti della casa bolognese. Nella prima sessione Melandri ha rotto nel giro di ingresso in pista, saltando quindi il turno e la stessa sorte è toccata a Rinaldi nel secondo. Anche Fores ha avuto problemi tecnici nella seconda sessione, nella quale ha percorso solo due giri. Problemi diversi per Davies, che non si è ancora ripreso dalla doppia frattura alla spalla che gli procura ancora molto dolore.
La top ten è chiusa dal padrone di casa Loris Baz che con la BMW del team Althea acciuffa l’ultimo posto libero nella Superpole2 di domani.
Pur facendo segnare un tempo di soli 658 millesimi superiore a quello di Rea, Eugene Laverty (caduto nel secondo turno senza conseguenze) chiude undicesimo, manca la qualifica alla seconda Superpole e dovrà passare attraverso la prima.
Stessa sorte per Camier, che è il primo pilota ad andare oltre il secondo di distacco dal leader Rea. Dietro all’inglese della Honda si piazza il turchino Razgatliuoglu, che precede Torres con la MV, Gagne e Mercado, autore di una spettacolare quanto per fortuna innocua caduta questa mattina, all’uscita dalla variante che immette sul traguardo.
Diciannovesimo posto per Jeremy Guarnoni, chiamato in fretta e furia dal team Pedercini a sostituire Hernandez, dopo aver saputo del forfait del colombiano solo nel pomeriggio di ieri.