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Se la gara di ieri era stata abbastanza noiosa e scontata nel risultato, quella odierna è stata invece avvincente ed incerta sino alla fine. Nei primi giri la griglia invertita ha fatto si che si creasse un serpentone di 11 piloti, che al terzo giro ha perso il leader Fores, costretto al ritiro da un problema tecnico, che ha ammutolito la sua Panigale.
In testa si è portato VdMark, che ha spinto come un forsennato per sgranare il gruppone e ci è riuscito, mentre alle sue spalle Melandri e Rea si sono fatti largo a spese di Sykes, che da terzo si è ritrovato quinto, preceduto anche da Davies.
Con VdMark stabilmente in prima posizione, Rea e Melandri iniziavano un bel corpo a corpo che si risolveva al nono giro, quando il campione del mondo riusciva a superare il ravennate, che sino a quel punto aveva risposto ad ogni attacco.
Superato Melandri, Johnny poteva mettersi all’inseguimento di VdMark stabilendo subito il giro veloce della gara in 1’34”944, a dimostrazione di come il sorpasso ai danni dell’olandese della Yamaha fosse ormai nell’aria. Anche a causa delle sue non perfette condizioni fisiche (un fastidioso dolore al collo) Rea faticava più del previsto a superare VdMark e questo permetteva a Melandri di riavvicinarsi ai primi due, mentre alle sue spalle il gruppetto degli inseguitori, composto da Davies, Sykes e Lowes, accusava un gap di quasi due secondi.
A tre giri dalla fine avveniva il sorpasso che decideva la gara. Il pilota della Yamaha però non si dava per vinto e non mollava la ruota di Rea, mentre Melandri premeva alle sue spalle. Si arrivava così al giro finale che vedeva Rea prevalere di tre decimi su VdMark e di sei su Melandri.
Quarto posto per Davies che, ha rimontato dall’ottava posizione che occupava al primo giro, ma da metà gara in poi ha fatto segnare gli stessi tempi dei primi tre, senza ovviamente riuscire a riprenderli.
Sykes chiude quinto dopo la “solita” gara, che lo vede partire forte per poi perdere posizioni. L’inglese della Kawasaki ha preceduto Lowes, penalizzato dalla sua partenza dalla quarta fila. Settima posizione per Savadori davanti al suo compagno di squadra Laverty. Dopo il podio di ieri ci si aspettava certamente di più dall’inglese del team Milwaukee che, scattato dalla terza fila, si è piazzato in ottava posizione al quarto giro e, senza mai riuscire ad aumentare il proprio ritmo, ha concluso nella stessa posizione.
Baz che ieri era caduto alla seconda curva, ha portato in fondo una gara accorta, ma certamente al di sotto delle aspettative generate dai suoi risultati in prova.
Ottima la gara di un coriaceo Rinaldi, che partito dall’ultima fila è riuscito a rimontare sino all’undicesimo posto finale, davanti a Razgatlioglu, stoico a concludere entrambe le gare nonostante una dolorosa micro frattura al piede, conseguente alla sua caduta di Laguna Seca.
Canepa conclude tredicesimo con la R1 “laboratorio” e precede Gagne e Ramos.
Oltre a Fores non hanno concluso la gara Jacobsen, Andreozzi e Torres, tutti e tre per problemi tecnici.