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Quest’anno il mondiale Superbike ci regala gare avvincenti ed imprevedibili. Dopo che ieri Rea si era confermato imbattibile nella Cattedrale della velocità, oggi a vincere è stato Tom Sykes, che esce quindi nel migliore dei modi dal suo momento di crisi. Grazie alla controversa regola dell’inversione della griglia, Sykes è partito come un missile dalla pole position, si è portato in testa ed ha iniziato a martellare su tempi che nessuno dei suoi avversari riusciva a replicare. In pochi giri Tom accumulava un vantaggio di oltre due secondi, che salivano a sei al diciottesimo passaggio. Nei giri finali il pilota della Kawasaki ha gestito il suo vantaggio ed è andato a vincere la sua prima gara della stagione. Rea non era a posto come ieri e dopo aver recuperato dalla terza fila ha prima lottato con VdMark: una volta superato il padrone di casa, non ha potuto far altro che vedere da lontano la sagoma verde del suo compagno di squadra, che con la sua vittoria va a interrompere un filotto di sette vittorie consecutive ad Assen.
Un altro podio per VdMark, anche se oggi il pilota della Yamaha si è dovuto accontentare della terza piazza: ma contro l’imprendibile Sykes ed il solito, grintosissimo Rea, c’era poco da fare. Forés è il primo dei piloti Ducati, ma anche per lui, come per gli altri piloti della Casa italiana, i problemi non sono mancati ed il quarto posto è stato senza dubbio il miglior risultato che lo spagnolo oggi potesse ottenere. Davies chiude al quinto posto una gara che non lo ha mai visto tra i protagonisti. Dopo la partenza dalla terza fila Chaz si è scrollato di dosso molti dei piloti che lo precedevano, ma ormai i primi erano lontani, e la sua moto oggi non gli permetteva le rimonte alle quali ci ha abituato. Buona la gara di Torres, che con il sesto posto odierno porta a casa il suo miglior risultato da quando è alla MV. Questa gara, e la sua settima posizione, sono la fotografia del momento che sta vivendo Marco Melandri, che deve lottare per portare a casa un onesto piazzamento. Lorenzo Savadori chiude la top ten, seguito dall’altra Aprilia di Davide Giugliano, segno che questi sono i risultati che attualmente si possono ottenere con la RSV4 del team Milwaukee. Ancora dolorante e disorientato dalla caduta di ieri Rinaldi conclude al dodicesimo posto, davanti a Jacobsen con l’unica Honda presente in pista e a Lowes, che era caduto nelle prime fasi della gara. Sono caduti anche Mercado e Ramos, che al contrario dell’inglese della Yamaha non hanno ripreso la gara