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E’ stata una Superpole anomala a causa delle condizioni della pista. Rispetto a ieri, grazie al grande lavoro degli organizzatori, sollecitati dalla Dorna, le condizioni del tracciato di San Juan sono migliorate moltissimo e lo hanno dimostrato i tempi che i piloti avevano fatto segnare nella FP3 di questa mattina, che sono stati più bassi anche di quattro secondi.
Per la Superpole però il grande caldo (temperatura esterna di oltre 33 gradi) e il vento che continua a soffiare e a portare sabbia in pista, hanno reso nuovamente scivoloso e infido il tracciato argentino.
Basti pensare che il tempo con il quale Alvaro Bautista ha conquistato la pole position è stato di 1’40”771, un secondo e sette decimi più lento della pole di Marco Melandri dello scorso anno (1’39”012).
Lo spagnolo della Ducati è stato bravo a sfruttare gli ultimi due giri, a non commettere errori e ad approfittare dei due lunghi rettilinei sui quali come sappiamo la Panigale V4 fa la differenza.
Bravo anche Michael Van der Mark che ha chiuso a 125 millesimi dall’ex MotoGP ed è riuscito a precedere Jonathan Rea, anche se per soli 15 millesimi di secondo. Il cinque volte campione del mondo è stato tradito dalla sabbia nel suo penultimo giro, con una sbandata che lo ha costretto ad andare fuori pista. Johnny ha comunque sfruttato l’ultima tornata a propria disposizione per agguantare la prima fila.
Che sia stata una Superpole molto particolare lo dimostrano anche il quarto posto di Toprak Razgatlioglu e l’ottavo di Alessandro Delbianco.
Il turco non riesce a sfruttare la gomma da tempo, ma oggi nessuno lo ha fatto, visto quanto era scivolosa la pista e di conseguenza Toprak ha conquistato un risultato che gli permetterà di scattare dalla seconda fila, e visto che questa mattina nelle FP3 il pilota del team di Manuel Puccetti era stato il più veloce (1’39”651) non è un azzardo inserirlo tra i possibili vincitori della gara di questo pomeriggio (sera in Italia).
Alex Lowes è quinto davanti a Michael Ruben Rinaldi, che ieri aveva chiuso le libere in terza posizione e che anche oggi ha confermato di gradire moltissimo questo tracciato e di possedere una grande sensibilità di guida, che lo favorisce sul fondo scivoloso.
Sensibilità che sappiamo essere anche nelle corde di Delbianco, che oggi ha ottenuto il suo miglior piazzamento in carriera in Superpole, ottavo dietro al già citato Rinaldi e a Chaz Davies, dal quale ci si aspettava qualcosa in più.
Decima posizione per Marco Melandri, che ha preceduto Leon Camier e Jordi Torres, che scatteranno con il ravennate dalla quarta fila.
Superpole catastrofica per Tom Sykes e Leon Haslam, tredicesimo e quattordicesimo. Il pilota della BMW ha avuto un problema tecnico che gli ha impedito di spingere a fondo, mentre l’inglese della Kawasaki si è infortunato nella caduta di ieri nel corso delle FP2 ed è dolorante alla caviglia e al ginocchio.
Così come ieri, Markus Reiterberger e Eugene Laverty occupano le ultime posizioni della classifica assieme a Loris Baz, caduto nei minuti iniziali di questa Superpole e a Leandro Mercado, che non è sceso in pista a causa di un problema tecnico alla sua Kawasaki privata.