SBK 2019. Bautista chiude in testa le FP in Thailandia

SBK 2019. Bautista chiude in testa le FP in Thailandia
Primo tempo per lo spagnolo della Ducati, ma Rea è a soli tre decimi. Le quattro Yamaha in fila indiana dal terzo al sesto posto, occupato da Melandri. Rinaldi è quattordicesimo
15 marzo 2019

Cambia la pista, ma non cambia (almeno per ora) il risultato. Bautista ha dominato la giornata odierna, chiudendo in testa entrambe le sessioni di prove libere che hanno aperto il secondo round del mondiale Superbike al Chang International Circuit di Buriram, in Thailandia.


“Se vi aspettavate che qui io potessi andare più piano rispetto a Phillip Island vi sbagliavate di grosso”. Con queste parole Álvaro ha riassunto la sua giornata thailandese. Lui davanti e gli altri ad inseguire. E’ disarmante la facilità con la quale Bautista ha trovato subito un buon assetto per la sua V4, e quanto sia stato veloce sin dai primi giri. Assetto che il suo compagno di squadra Chaz Davies fatica invece a definire: il gallese è solo undicesimo, a oltre un secondo dal suo compagno di squadra, ma non è tanto il distacco che preoccupa, quanto proprio le sue difficoltà ad adattarsi alla nuova arma letale bolognese. Chaz ha la seconda velocità di punta (dopo Bautista) ma perde molto nel terzo e, di conseguenza, nel quarto settore. 


Anche Rea ha trovato subito il giusto set up per la sua Ninja, ed è apparso più fiducioso rispetto al primo round australiano. “Qui l’usura gomme non ci penalizza – il suo commento odierno – e posso spingere forte in modo costante”. Secondo a due decimi dopo il primo turno del mattino, il campione del mondo nel pomeriggio ha perso un altro decimo nei confronti dell’attuale leader della classifica mondiale. Il suo passo è buono, ma il gap negativo nei confronti della Panigale V4 sembra poter fare la differenza anche qui in Thailandia.


Dietro ai due protagonisti di questo inizio di stagione troviamo una sfilata Yamaha, con tutti e quattro i piloti della Casa dei tre diapason in fila indiana. Il più veloce è stato Cortese, ottimo terzo, davanti a Lowes, VdMark e al nostro Melandri. Il ravennate ha stupito tutti in conferenza stampa: “Ho lo stesso problema che su questa pista avevo con la Ducati – ha dichiarato Marco – la moto sbacchetta e perde la traiettoria sulle buche e nei cambi di marcia. Sono molto preoccupato – ha proseguito – perché a questo punto non so cosa pensare. Ho provato a cambiare posizione in sella, ma senza risultato”.


Dietro al trenino bianco-blu troviamo Leon Haslam, che si ferma a oltre otto decimi da Bautista e precede Laverty e Camier. Il nord irlandese del team GoEleven è stato nelle zone alte della classifica in entrambi i turni, ed il suo ottavo posto finale regala una massiccia dose di ottimismo e di fiducia alla sua squadra. Bravo anche Camier, che continua a lavorare sulla Firebalde con i tecnici del team Althea. Una giornata sottotono per le BMW di Sykes e Reiterberger, decimo e dodicesimo, con una S1000RR tutta da sistemare su questa pista. Torres, Rinaldi e Mercado chiudono nei primi quindici, con il giovane italiano ancora preso ad imparare un tracciato per lui completamente nuovo. Giornata tutta in salita per il “turchino” Razgatlıoğlu, che domani cercherà di trovare un buon assetto per la Kawasaki del Turkish Puccetti Racing. Ultima posizione per Delbianco, che però aveva visto il Chang International Circuit solo sulla Playstation.

 

Scarica i risultati e le statistiche del GP di Thailandia 2019

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Caricamento commenti...

Hot now