SBK 2019. Bautista: "Dobbiamo risolvere i problemi di instabilità della V4"

SBK 2019. Bautista: "Dobbiamo risolvere i problemi di instabilità della V4"
Ecco le dichiarazioni dei tre piloti che sono saliti sul podio di Gara1 a Imola. Rea dedica la vittoria alla Kawasaki ed al suo team, mentre per Bautista oggi non si poteva proprio fare di più
11 maggio 2019

Jonathan Rea

Ti aspettavi di vincere oggi?

Sapevo di avere un passo gara molto veloce però non ero per niente tranquillo perché vedevo che Bautista e Davies si miglioravano in ogni turno. Per questo abbiamo continuato a lavorare a testa bassa nelle prove, per migliorare la nostra moto. Pensavo che il mio avversario più difficile fosse Chaz. In gara ho cercato di andare subito in testa perché non sapevo come avrei potuto girare dietro ad una Ducati, che è una moto molto particolare. Per questo ho preferito andare subito in testa e spingere al massimo, con la pista libera davanti a me.    

 

A chi dedichi questa vittoria?

Devo ringraziare la Kawasaki che non ha mai smesso di lavorare e di impegnarsi per migliorare la mia moto, e soprattutto il mio team che ha sempre dato il 100% e mi ha supportato al massimo. Questa vittoria spero li ripaghi almeno in parte del grande lavoro svolto. Inoltre voglio fare i complimenti alla Pirelli che ci ha messo a disposizione una nuova gomma posteriore davvero eccezionale, la SC0 Y0446, che si adatta benissimo al mio stile di guida. Posso dare gas prima, avere più grip ed una durata maggiore dello pneumatico sulla distanza. L’ho usata la prima volta solo ieri e non ho fatto molti giri. Questa mattina l’ho provata ancora nelle libere ed ho capito subito che avrei dovuto utilizzarla anche in gara. Great job Pirelli!

 

Cosa ci puoi dire della Panigale V4 R?

La V4 ha una grande accelerazione ed una velocità di punta notevole. In alcune piste come quella di Buriram è stato impossibile competere con Bautista, che in uscita di curva mi staccava di 30 metri. Qui a Imola ci sono molti stop and go e con un buon set up un pilota può fare la differenza. Noi oggi avevamo un buon assetto e l’esperienza per essere competitivi ed è stata una grande giornata per la Kawasaki, che ha piazzato due moto sul podio, la mia e quella di Toprak.

 

Hai vinto con otto secondi di vantaggio su Bautista sulla pista della Ducati. Un sogno.

In questi giorni con i miei meccanici abbiamo scherzato spesso sul fatto di poter vincere nella tana del lupo e sono davvero felice per la mia squadra e per me. Non è facile vincere quattro campionati di fila e poi vedere arrivare un nuovo pilota ed una nuova moto che dominano ogni gara. Devi essere forte e restare convinto delle tue possibilità e di quelle del tuo team. Essere convinto che possano arrivare giornate come quella odierna.

 

Ci saranno altre piste favorevoli alla Kawasaki?

Non lo so. Qui i presupposti per vincere c’erano tutti. Al di la delle caratteristiche della pista io qui ho vinto sette gare e per Bautista oggi è stata invece la prima gara in assoluto. In questo campionato io devo vincere quando è possibile farlo e quando non posso farlo devo conquistare il miglior risultato possibile. La stagione è ancora lunga e arriveranno anche piste come Donington, Jerez e Portimao dove forse la Kawasaki avrà meno difficoltà, ma il livello quest’anno è molto più alto e quindi sarà sempre difficile stare davanti alle Ducati.


 

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Alvaro Bautista

Sei soddisfatto del tuo secondo posto?

Oggi non era possibile fare meglio del secondo posto. In prova avevo visto che qui Rea era fortissimo, ma non sapevo cosa sarebbe successo in gara. Non ho mai pensato di rassegnarmi alla seconda posizione ed ho spinto al massimo sino alla fine. Però la pista era nuova per me e io non riesco ancora a dare il 100%  su questo tracciato. Avevo detto già ieri che i problemi che ancora affliggono la nostra moto qui vengono amplificati, e mi riferisco soprattutto alla stabilità della moto. Per questo sono felice della mia seconda posizione.

 

Sino a ieri quando vincevi infliggendo ai tuoi avversari distacchi abissali era difficile credere che la tua moto avesse dei problemi, ma qui a Imola li abbiamo visti tutti. Pensi di poterli risolvere? Avete già capito come e dove intervenire?

Penso che più che di trovare un buon setup si tratti proprio del carattere della moto. Sono problemi che abbiamo dall’inizio del campionato e non abbiamo ancora modificato nulla. Ovviamente proveremo a risolvere i nostri problemi perché la nostra moto si muove ancora troppo ed abbiamo già alcune idee di come poterli risolvere.

 

Pensi che ci saranno altre piste difficili per voi come lo è Imola?

Non credo. Le altre piste dove potremmo avere dei problemi potrebbero essere Jerez o Misano, ma sono piste che conosco bene. Forse una pista non facile potrebbe essere quella di Portimao, ma ci correremo a settembre e quindi nel frattempo avremo trovato le soluzioni aio nostri problemi.  

 

Domani potrebbe piovere.

Si ho visto le previsioni. Ovviamente tutti i piloti sperano che non piova, ma se pioverà dovremo vedere quali saranno le condizioni della pista. Nelle prove che ho fatto qui a fine aprile ha piovuto ed ho girato sul bagnato. Se domani pioverà molto forte potrebbe essere un problema, perché questa non è la pista migliore sulla quale correre quando piove. Ma incrociamo le dita e aspettiamo domani.     

 

Toprak Razgatlioglu

E’ il tuo primo podio di quest’anno.

Sì e sono davvero molto contento di averlo conquistato qui nella gara di casa della mia squadra. Il mio obiettivo in questa stagione è quello di salire sul podio, ma sino ad ora non era stato possibile.

 

Sei partito indietro, dalla quarta fila.

Purtroppo in Superpole con la gomma da tempo la moto non era stabile e non mi dava lo stesso feeling che avevo invece nelle prove. Per questo ho dovuto partire dall’undicesima posizione. Avevo paura che la mia posizione di partenza potesse compromettere la gara, ma sono partito forte ed ho visto subito che la moto aveva un setting perfetto. Ho spinto al massimo ed ho raggiunto i piloti in lotta per il podio.

 

Bello il duello con Van der Mark.

Ci siamo divertiti, ma non è stato per niente facile tenerlo dietro. Ho fatto molta fatica a resistere ai suoi attacchi, ma volevo fortemente questo podio per me e per il mio team che lavora sempre molto per me”.

 

Hai già sentito Sofuoglu?

Normalmente mi chiama al telefono per sapere com’è andata, ma oggi non l’ha fatto. Probabilmente conosce già il risultato e penso sia contento.