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Bautista si impone anche in gara1 ad Assen, restando in testa dal primo all’ultimo giro. La novità rispetto alle vittorie precedenti è che questa volta Rea è a soli tre secondi dal dominatore rosso. Lo spagnolo ha optato per una gomma SC0 al posteriore, più morbida della SC1 scelta invece dal campione del mondo, che sperava evidentemente in un finale diverso, ma l’elettronica e la guida “soft” di Bautista hanno fatto si che lo pneumatico resistesse sino al traguardo. Johnny è stato bravo a recuperare dalla terza fila e ad arrivare alle spalle del leader del campionato, ma una volta in seconda posizione non solo non è riuscito a recuperare il gap, ma ha iniziato a perdere due/tre decimi al giro.
Sale sul terzo gradino del podio l’idolo locale Van der Mark, che al decimo giro ha superato la sorpresa Reiterberger e si è portato al terzo posto, mantenendolo poi senza grossi problemi sino al traguardo. Il tedesco della BMW è stato la sorpresa di questa prima manche ed ha fatto una grande gara. Secondo nei primi giri, Reity ha poi via via perso terreno sino a concludere con un onorevole sesto posto, per la prima volta davanti al compagno di squadra Sykes, oggi solo decimo, anche a causa di un repentino calo di gomme proprio nei giri finali, nonostante avesse scelto una SC1 al posteriore.
Quarto posto per Lowes che si è aggiudicato il duello con Haslam. L’inglese della Kawasaki aveva superato il connazionale a due giri dalla fine, con un sorpasso da manuale all’ingresso dell’ultima chicane, ma nel giro successivo ha rovinato tutto andando largo e regalando il quarto posto al pilota della Yamaha.
Deludente la gara di Davies, non tanto per il settimo posto finale, ma soprattutto perché oggi Chaz ha dimostrato di non aver ancora trovato feeling con la Panigale V4. Il gallese ha preceduto un volitivo Jordi Torres, ottavo con la Kawasaki privata del team Pedercini, grazie ad un sorpasso all’uscita dell’ultima chicane ai danni di uno stoico Razgatlioglu che corre nonostante le molte abrasioni causate dalla sua caduta di ieri in Superpole.
Camier è undicesimo, mentre Melandri e Cortese chiudono mestamente al dodicesimo e tredicesimo posto, compagni di sventura con la R1 privata del team GRT.
Da dimenticare la gara di Laverty, solo quattordicesimo così come quella di Rinaldi ritiratosi a cinque giri dalla fine. Un ritiro anche per Delbianco a metà gara circa.