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Si è appena conclusa una delle gare più noiose degli ultimi anni in Superbike. Dopo aver segnato il miglior crono nelle prove libere del venerdì, conquistato Superpole e Gara-1, lo strapotere di Bautista e della sua Panigale V4 è sempre più evidente, e alla fine sono dieci i secondi che separano lo spagnolo dal campione del mondo Rea, che porta a casa per la sesta volta la seconda posizione. In testa dal primo all’ultimo giro, ad Álvaro ne sono bastati tre per accumulare un vantaggio di quasi due secondi, e tagliare così le gambe agli avversari. Ma non è che alle spalle di Bautista lo spettacolo sia stato più avvincente. Lowes ha tenuto il passo di Rea, ma non ha mai tentato una sola volta il sorpasso. Chi sembrava potesse portare un poco di sale ad una gara insipida è stato Chaz Davies, ma nel corso del nono giro un problema tecnico lo ha costretto al ritiro: piove sul bagnato per il gallese, che avrebbe bisogno di stare più tempo possibile sulla sua V4 per riuscire a sfruttarne tutto l’enorme potenziale, ma che al contrario è spesso fermato da problemi che non sembrano invece affliggere il suo compagno di squadra.
Van der Mark è quarto e primo del gruppetto degli inseguitori. L’olandese ha preceduto un opaco Haslam ed il nostro Melandri. Il ravennate ci ha suo malgrado regalato gli unici brividi di questa gara, quando la sua R1 si è messa a sbacchettare in rettilineo come nemmeno la Panigale a 2 cilindri faceva lo scorso anno. Marco ci ha detto che sia lui che il suo team conoscono la soluzione del problema, ma gli effetti si vedranno solo a partire dal prossimo round di Aragon. Rinaldi porta a casa un buon ottavo posto anche se va detto che erano solo 17 i piloti al via e sono stati solo 13 quelli che hanno tagliato il traguardo. Alle defezioni di Camier e della wild card Warakorn, caduti nella gara sprint ed infortunati per fortuna senza gravi conseguenze, si sono aggiunti i problemi alla moto di Laverty (caduto ieri sembra per problemi ai freni e con la moto ancora ferma al vaglio dei tecnici Ducati e Brembo) ed il ritiro di Sykes e Mercado, oltre al già citato Davies.
La nona posizione è occupata da Razgatlioglu, davanti a Torres e sono andati a punti anche Reiterberger con l’altra BMW, Kiyonari e il giovane Delbianco che torna in Italia con i suoi primi punti mondiali.
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